Se due settimane fa avevamo trattato Pikachu, questa volta valuteremo un altro tra i mostriciattoli tascabili più famosi: Blastoise.
Il Pokémon crostaceo (anche se è una tartaruga…) è in grado di usare i cannoni sul guscio per sparare potenti getti di acqua. In Pokémon versione giallo è scritto che “Dopo aver preso la mira colpisce il nemico con getti d’acqua più potenti di un idrante.”. Una buona potenza, dopotutto. A ribadire potenza e precisione di questi cannoni ci pensano sia Pokémon Smeraldo che asserisce “I cannoni ad acqua che fuoriescono dalla corazza di BLASTOISE emettono getti così precisi da riuscire a colpire una lattina ad una distanza di 50 metri.” e Argento che ci dice “I cannoni sul suo guscio sparano getti d’acqua capaci di bucare l’acciaio.”
Ma tutto questa potenza, su quale principio si basa?
L’equazione di Bernoulli. Chiunque abbia fatto, o sta facendo il liceo scientifico qualche riminiscenza deve pur averne, di questa equazione. Esattamente, cosa dice?
In un fluido incomprimibile e ideale l’equazione seguente descrive il suo comportamento:
Dove: P è la pressione, ρ è la densità del fluido, v è la velocità, g è l’accelerazione di gravità mentre h è la quota del fluido. I pedici indicano la situazione 1 e la situazione 2.
Se il mondo fosse ideale, basterebbe creare una differenza di pressione per far muovere il fluido. Ma la realtà non è così, per cui bisogna introdurre dei nuovi termini:
Questa nuova equazione mantiene la struttura del caso ideale (sono stati solo divisi tutti i membri per ρ e g e h ora è chiamato z) con in più due termini: H è detta “prevalenza” ed è l’energia fornita dalla pompa e Δpf che rappresenta le perdite dovute, per esempio alla resistenza che il fluido incontra nel suo percorso.
Quindi quello che Blastoise è molto semplice: con i suoi cannoni fornisce l’energia per vincere le perdite di carico e una differenza di pressione tale da muovere l’acqua. Possiamo individuare delle semplificazioni nel caso in cui Blastoise usi i cannoni a corto raggio. Se la distanza è breve la traiettoria parabolica che segue il getto è quasi rettilinea. In questo caso la differenza di quota può essere considerata nulla.