La riduzione del consumo di carne potrebbe rallentare il riscaldamento globale?

Molti studi affermano che una riduzione del consumo di carne è necessaria per ridurre le emissioni di azoto e per contrastare il cambiamento climatico.

Il consumo di carne è in continuo aumento e così anche gli allevamenti intensivi. L’utilizzo di fertilizzanti per le coltivazioni per alimentare gli animali e lo smaltimento dei letami inducono un aumento delle emissioni di azoto e quindi un aumento del riscaldamento globale.

IL RUOLO FONDAMENTALE DELLA CARNE E LE EMISSIONI DI AZOTO

Nessuno può mettere in discussione il ruolo fondamentale della carne nell’alimentazione. Esso, oltre a fornire nutrienti essenziali, garantisce lavoro e sicurezza alimentare a buona parte dell’umanità, in molti casi migliora la qualità della vita.

Purtroppo però, gli ultimi studi condotti sull’allevamento animale hanno registrato migliaia di tonnellate di ossido di azoto rilasciati dagli allevamenti (circa 65 milioni di tonnellate l’anno). Numeri che il nostro pianeta non può sostenere. Il problema principale è riconducibile all’utilizzo di fertilizzanti per le coltivazioni necessarie al nutrimento animale.

La produzione mondiale di carne ha sfiorato 340 milioni di tonnellate nel 2018 ed è previsto che la richiesta mondiale di prodotti di origine animale superi 600 milioni di tonnellate nei prossimi due/tre decenni. Di fronte a questi numeri, le domande da porsi sono tante. Quali strategie adotterà il settore zootecnico per sostenere tale richiesta? Cosa comporterà in termini di costi ambientali?.

PERCHÉ L’EMISSIONI DI AZOTO SONO NOCIVE PER L’AMBIENTE? 

Per ossidi di azoto si intende generalmente l’insieme di ossido e biossido di azoto permangono in atmosfera per pochi giorni (4-5). Essi vengono rimossi in seguito a reazioni chimiche che portano alla formazione di acidi e di sostanze organiche dannose per l’ambiente. Questi processi chimici vengono sfruttati dall’allevamento.

Oltre agli effetti dannosi sulla salute dell’uomo, le emissioni di azoto producono danni alle piante, riducendo la loro crescita. Sulle piante, l’esposizione agli ossidi di azoto induce la comparsa di macchie sulle foglie e rallenta il processo di fotosintesi. Eccessive emissioni di azoto possono nuocere gravemente al nostro pianeta terra alterando il suo equilibrio con un successivo aumento di temperatura portando al cosiddetto riscaldamento globale.

COSA DOVREMMO FARE PER CONTRASTARE L’ECCESSIVA PRODUZIONE DI CARNE?

Negli ultimi anni la richiesta di carne è aumentato in maniera esponenziale portando i consumatori ad un acquisto smisurato di carne di ogni tipo. La prima cosa utile che noi tutti potremmo fare è limitare il consumo di carne razionando essa settimana per settimana. La seconda cosa utile da fare è incentivare economicamente il settore della ricerca per la creazione di nuove tecnologie per l’allevamento che sostituiscono quelle attuali che inducono emissioni eccessive dannose per l’ambiente come l’utilizzo di fertilizzanti per le coltivazioni destinate ad alimentare l’animale.La terza e ultima cosa utile da fare è sensibilizzare i nostri conoscenti contro l’eccessivo consumo di carne che potrebbe essere causa di patologie nell’uomo come il cancro.

Probabilmente la terra sta andando incontro ad un processo che porterà ad effetti devastanti ed irreversibili, ma non possiamo rimanere indifferenti per garantire un futuro alle nuove generazioni.

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