Il 15 maggio scorso ci lasciava Ezio Bosso, grande maestro della musica e talento reso noto ai più da Carlo Conti ospitandolo a Sanremo
Venerdì 15 maggio ci ha lasciato uno dei protagonisti principali della musica italiana Ezio Bosso, maestro di musica e di vita, lasciando un vuoto incolmabile nella musica italiana, soprattutto in quella da camera. La musica per Bosso era una cura al suo male incurabile e un sollievo per l’anima; ci fu anche un filosofo burbero e molto negativo che trattò la musica come una signora ovvero Arthur Schopenhauer.
Ezio Bosso un maestro di musica e vita.
Il 16 maggio scorso su Rolling Stone é uscito Un saluto/elogio ad al maestro Bosso, scomparso il giorno prima, da parte dei componenti della sua orchestra, nell’articolo c’è un rimando al video pubblicato da loro su Youtube accompagnato da questa frase “Ci manchi caro Ezio, ci manca quel sorriso che ci dai. Ciao Maestro”. Il video è un collage con le foto di ogni componente dell’orchestra, dove mettono in musica una composizione che è stata scritta da Ezio Bosso stesso nel 2011, dopo l’operazione subita al cervello a causa di un tumore e la diagnosi di una malattia degenerativa che, con grande forza e coraggio, ha combattuto e contrastato con la musica.
Arthur Schopenhauer e il potere della musica metafisica
Arthur Schopenhauer è stato senza dubbio il filosofo che ha dato più importanza alla musica, mettendola in una posizione privilegiata all’interno del suo sistema metafisico. Per conoscere meglio la posizione del maestro bisogna prima capire che la funzione estetica e metafisica che attribuisce alla musica in questo sistema. La musica innanzitutto è la diretta rappresentazione della Volontà di cui ne ha parlato in abbondanza. Per il filosofo infatti la musica è immagine immediata della Volontà nella sua trascendenza; lui stesso afferma «la musica è del tutto indipendente anche dal mondo fenomenico, semplicemente lo ignora, e potrebbe in certo qual modo sussistere anche se il mondo non fosse più affatto, il che non può essere detto a proposito delle altre arti». Qui la musica da Schopenhauer stesso viene paraganota alle idee e gli dà lo stesso valore, portandola in cima al complesso della metafisica. E voi concordate con il maestro che la musica in cima al mondo??
Ecco il testo scritto da lui in aprile durante il lockdown
“Sono in ogni nota che ho curato
Esisto in ogni nota insieme
Alle mie sorelle e fratelli
Figli o nipoti
Sono ogni nota studiata
Suonata e donata
Amata
perché non c’è nota che non ami
E che non abbia amato
Sono rinato
Nota dopo nota
Una nota alla volta
Fino ad abbracciarle tutte
Ci manchi caro Ezio
Quel sorriso che ci dai
È dura
I giorni non distratti dalle tue note
Cura e terapia
E in ogni nota che stiamo curando
Preparando, studiando
Ci sei
In ogni nota
E saremo
Ogni nota”.