“La Favorita” è il titolo di uno dei film che ha ricevuto il maggior numero di nomination agli Oscar 2019. Il suddetto è anche l’ultima opera del regista Yorgos Lanthimos ( che ha firmato anche film come “The Lobster” o “The Alps” ). In questa pellicola l’artista visionario applica la sua visione nichilista ad una triade di donne legate da complesse dinamiche, sullo sfondo della spietata aristocrazia britannica in un’Inghilterra sanguinosa e violenta.
La storia
Le vicende raccontate sono ambientate nell’Inghilterra del 1700 sotto il regno della regina Anna e in lotta con la Francia. La regina è una donna debole di salute e di spirito affiancata e aiutata dalla fedele Lady Sarah. Nel sontuoso palazzo in cui avvengono gli intrecci farà la sua venuta Abigail, donna nobile caduta in disgrazia che cercherà di riconquistare il titolo perduto. Queste sono le componenti della triade che si avvicenda per tutto il film, mettendo in scena complessi e sottili giochi di potere. Abigail, accecata dalla smania di riconquista, mette in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per spodestare Lady Sarah dalla posizione di favorita della regina, per prenderne il posto e ottenerne le grazie e il potere. La regina, una donna debole alle lusinghe e ai piaceri della carne, facilmente influenzabile dalle persone che la circondano, contesa e strattonata tra due donne di grande ingegno e abilità. Chi avrà la meglio tra le due? Guardate questo splendido film per scoprirlo.

La psicologia
Ovviamente non siamo qui per una recensione cinematografica, ma per un’analisi psicologica di questa donna. Quale donna? Abigail. Questa protagonista è sicuramente quella che si caratterizza per le tinte più fosche delle altre, per un’immoralità superiore. All’apparenza si presenta come una giovane donna molto avvenente, sincera, quasi candida per quanto sembri timida e schiva. Abbiamo però una psicologia deforme che presto rivela quale sia il vero volto nascosto dietro quella timidezza. Abigail è una donna crudele, violenta, disposta a qualunque cosa, alla più terribile, per scalare in fretta i gradini dell’aristocrazia britannica. Guardando il film si possono individuare tratti caratteriali forti che potrebbero far pensare ad una donna affetta da disturbo antisociale di personalità. Un soggetto affetto da tale disturbo è caratterizzo per la messa in atto di comportamenti così caotici e non in sintonia con la società e la realtà da indicare la presenza di una psicosi sottostante. Questo tipo di pazienti possono essere molto problematici da gestire nella situazione terapeutica perché facili alle menzogne, al rubare e alla minaccia. All’interno delle classificazioni diagnostiche il disturbo presenta una serie di sintomi che sono riscontrabili nelle azioni del nostro personaggio:
- Violazione dei diritti altrui
- Incapacità di conformarsi alle norme sociali
- Disonestà
- Irritabilità
- Irresponsabilità abituale
- Mancanza di rimorso.
Se guarderete il film noterete come l’ultimo punto è quello che più caratterizza la linea caratteriale di Abigail. Soggetti di questo tipo all’interno di una società potrebbero essere emarginati e percepiti come criminali, criminali da punire, e spesso capita che vengano chiusi nelle carceri senza l’idea che magari andrebbero aiutati in altri modi, magari con dei percorsi di cura e sostegno.
Se un giorno doveste vedere qualcuno che pesta un coniglietto, guardatevi le spalle ed evitate di stringere un legame troppo importante, potreste ritrovarvi con un amore forte rovinato e imprigionati in una gabbia ornata di affreschi, con il vostro temuto aguzzino a spazzolarvi i capelli.
Giuseppe Benedetto.