L’italiano Alex Bellini, classe ’78, è un famoso esploratore che nel 2019 ha dato vita al progetto “10 rivers, 1 ocean” per cercare di diffondere una maggiore consapevolezza in merito al tema dell’inquinamento delle acque.
Il progetto “10 rivers 1 ocean” nasce dall’idea di Alex e dal team group con sua moglie Francesca e un insieme di partner e sponsor con l’obiettivo di navigare i dieci fiumi più inquinati al mondo. Diamo un’occhiata al suo straordinario iter ecologico.
Un po’ di geografia: la definizione di fiume.
Occorre fare una premessa geografica per capire meglio il viaggio di Alex Bellini.
Il fiume è un corso d’acqua perenne, alimentato da sorgenti, da acque meteoriche, da infiltrazioni sotterranee, da falde, dallo scioglimento dei ghiacciai ed eventualmente da altri fiumi (che fungono da affluenti). Il suo corso ha termine in un lago, in un fiume o nel mare. La foce può essere di due tipi: a delta o a estuario. La foce a delta è tipica dei fiumi che sfociano in mari chiusi (es. Mediterraneo) la sua formazione è dovuta all’accumulo di detriti. Mentre la foce a estuario è tipica dei fiumi che sfociano nei mari aperti (es oceani) e crea una forma “a imbuto”, senza accumulo di materiali.
Il fiume è caratterizzato da numerose proprietà:
- La lunghezza= che dipende dalla morfologia del bacino idrografico.
- La pendenza= il rapporto (o meglio il dislivello) tra la sorgente e la foce.
- La velocità= che è determinata dalla pendenza e, a sua volta, determina l’erosione.
- La portata= uno dei fattori principali che esprime (in metri cubi) il volume d’acqua che attraversa una sezione trasversale in una data unità di tempo.
Con il progetto elaborato dall’esploratore italiano Bellini, scopriremo come i corsi d’acqua siano perennemente minacciati da varie tipologie di inquinamento.
L’inquinamento dei fiumi
I materiali inquinanti provengono, per lo più, dagli scarichi delle grandi industrie e dalle aziende agricole; si tratta di pesticidi, fertilizzanti, prodotti petroliferi e derivati, metalli pesanti (es mercurio, piombo, cromo, arsenico) e , soprattutto, plastica. La plastica attraversa i fiumi e finisce in mare.
Tra i corsi d’acqua italiani più inquinati ritroviamo: il Sacco, il Lambro in Lombardia, il Sarno in Campania, l’Aniene nel Lazio… Il Sacco e il Sarno rientrano nella top three anche a livello europeo, superati solo dal Danubio.
è difficile stilare con esattezza una classifica dei fiumi più inquinati perché occorrerebbe considerare il livello e il tipo di inquinamento, la portata e altri parametri del corso d’acqua, il periodo di tempo (es. alcuni fiumi sono particolarmente inquinati soltanto in determinati periodi, a cadenza stagionale). A ogni modo, tra i fiumi più inquinati al mondo abbiamo: il Rio Grande (Usa-Messico), il Danubio, l’Elk River (Usa), il Gange (navigato da Alex Bellini nel maggio dello scorso anno), l’Indo e il Nilo.
L’idea di Alex Bellini
Navigare i dieci fiumi più inquinati al mondo a bordo di zattere realizzate con materiali riciclati, raccolti nei pressi dei fiumi stessi. Un progetto “a metà strada tra un’esplorazione e un progetto di divulgazione ambientale“, citando le parole di Alex.
Apparentemente, potrebbe sembrare un’idea folle, rivoluzionaria, ma è proprio la volontà di voler dare avvio a una “rivoluzione” il senso che c’è dietro a questo grande progetto. Perché rivoluzione? Per arrivare, finalmente, alla promozione di soluzioni concrete (non utopiche) per proporre soluzioni non utopiche per fronteggiare il problema dell’inquinamento da plastica, per raggiungere più persone con una comunicazione alternativa, per giungere a una maggiore consapevolezza collettiva. La triade degli obiettivi di Alex è: navigare, condividere ed educare. Una sintesi perfetta del suo grande progetto che incarna fatti e non parole, azioni e non solo pensieri. Un invito attivo al rispetto degli ecosistemi fluviali e marini.
Alex ci tiene aggiornati sulla sul suo blog e le sue pagine social e, intanto, è divenuto virale l’hashtag #WEAREALLINTHESAMEBOAT.