In cielo volano incantesimi ora che Minerva McGranitt ha lasciato il mondo dei babbani

Si spengono i riflettori su Maggie Smith: l’attrice aveva 89 anni.

Attrice eccelsa e donna straordinaria. In più di sessant’anni di carriera la Smith ha decisamente lasciato il segno.

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Dolorosi addii

E così, a distanza di un anno esatto dalla scomparsa dell’amato Silente, anche la McGranitt ci ha lasciato. All’età di 89 anni Maggie Smith ha chiuso gli occhi per l’ultima volta. Centinaia i messaggi di cordoglio dei fan e di tutti coloro che avrebbero desiderato vederla passeggiare tra i corridoi della propria scuola, passare tra un banco e l’altro, trasformando ora uno zaino in un pappagallo, ora un topolino di un dizionario tascabile. In quanti avrebbero amato avere una professoressa come lei? Pronta a battersi a spada, anzi bacchetta, tratta per il bene dei propri alunni, ma anche severa quando necessario, quando il rispetto delle regole è fondamentale per la sicurezza dell’intera scuola. Per quello che avremmo voluto vivere e per il segno lasciato dall’attrice nei nostri ricordi d’infanzia, oggi siamo qui a pensare, ricordare e scrivere articoli sulla sua scomparsa.

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Costellazioni di premi

La fama della Smith non può certo fermarsi alla saga di Harry Potter. Sin da giovanissima la sua propensione per il mondo della recitazione è sempre stata più che spiccata. Dopo aver studiato presso la Oxford Playhouse School, entra a far parte della Old Vic: famosa compagnia teatrale inglese che negli anni ha portato sul palcoscenico un’infinità di opere classiche e contemporanee. In teatro e al cinema la Smith conquista il pubblico con le sue interpretazioni dei classici della letteratura inglese. Sarà, infatti, proprio per la sua Desdemona in “Othello” (1965) che otterrà la prima candidatura agli Oscar come attrice non protagonista. I riconoscimenti non si fermano di certo qui. Nel corso degli anni l’attrice ha conquistato ben cinque BAFTA, cinque Screen Actor Guild Award, quattro Emmy Award, tre Golden Globe, un Tony Award e due Oscar come miglior attrice protagonista ne “La strana voglia di Jean” e come miglior attrice non protagonista in “California Suite”. Sarebbe un errore, quindi, associarla solo ed esclusivamente alle tanto amate lezioni di trasfigurazione. Ad ogni modo, le ultimissime generazioni hanno avuto modo di apprezzarla soprattutto nelle vesti di prof, ma anche in quelle di lady in “Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro” e ovviamente in quelle di contessa madre in “Downtown Abbey”.

Il ricordo

Non solo un’attrice straordinaria, ma anche una donna infinitamente umana, solare e gentile. Questo è il ritratto della Smith che viene fuori dalle testimonianze di coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con lei. Tra questi anche Emma Watson che in una storia di Instagram scrive: “Solo da adulta ho capito di aver condiviso lo schermo con la grandezza nel vero senso della parola. Era vera, onesta, divertente e rispettosa di sé”. A lei si aggiungono molti altri, tra cui J.K. Rowling senza la quale penna il personaggio di Minerva McGranitt non sarebbe mai esistito. L’autrice britannica scrive: “In qualche modo pensavo che sarebbe vissuta per sempre”. Cara Rowling, ci uniamo a te.

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