Il film “Il viaggio di Yao” rappresenta la fuga del Senegal dalla povertà infantile

La povertà minorile, nel mondo, crea un circolo vizioso che replica lo svantaggio attraverso le generazioni ed è necessario debellarla

Il viaggio di Yao” è una commedia on the road in cui l’attore Omar Sy racconta la sua verità personale, ritornando nella sua terra natia. A fare da sfondo alla sua storia c’è la realtà del Senegal che vuole riscattarsi.

Il viaggio di Yao

L’attore francese Omar Sy insieme a Lionel Louis Basse sono i protagonisti del film “Il viaggio di Yao”, una commedia on the road che parla di un famoso attore francese, Seydou Tall, nato in Francia da famiglia senegalese, che si dirige in Senegal per promuovere il suo libro autobiografico, il quale ha raccolto grande successo. Ad attenderlo al suo arrivo c’è il piccolo Yao, un ragazzino di povere origini che ha dovuto affrontare da solo, e in segreto, un tragitto di ben trecentottantasette chilometri, esclusivamente per poter ricevere un autografo dal suo idolo. Appena il signor Tall apprende la storia del ragazzo, viene sopraffatto da un poetico senso di responsabilità, decidendo così di riaccompagnarlo a casa a sue spese, affrontando così un viaggio attraverso il Senegal la cui inaspettata destinazione si rivelerà essere la comprensione di sé e l’importanza delle proprie origini.

Il Senegal sullo sfondo

A fare da sfondo a questo viaggio, interiore oltre che concreto, ci sono le sublimi realtà senegalesi. Il Senegal nonostante possieda una certa stabilità politica e sociale, e sia economicamente più avanzata rispetto ai paesi vicini, rimane uno dei paesi più poveri al mondo infatti il 47% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, come viene d’altronde mostrato nel film di Omar Sy. I protagonisti del road movie infatti, durante il loro percorso, si imbattono in paesini e villaggi in cui la miseria dilaga e le giornate non vengono mai programmate. Lo stesso caseggiato di Yao è quanto di più umile ci possa essere, dalla scuola alla casa le giornate volano, ma il viaggio che il giovane decide di intraprendere è la rappresentazione di un intero paese che vive con gli occhi pieni di speranze affinché possa migliorarsi, acculturarsi e crescere sempre di più.

Povertà infantile ostacolo della speranza

Dove nasciamo, come e da chi non sono di certo una scelta ma solo un fortuito caso, un caso che non permette a tutti di avere pari opportunità o addirittura pari diritti. Uno dei problemi che l’uomo fronteggia ogni giorno, che lui stesso a creato e che non riesce a risolvere, è la povertà ovvero una condizione che implica l’impossibilità di alcuni individui di soddisfare i propri bisogni primari. In tema di povertà ciò che preoccupa molto è la povertà minorile in quanto essa crea un circolo vizioso che riproduce lo svantaggio attraverso le generazioni ed incide pesantemente sui bambini. Infatti, mediamente, i bambini poveri alla nascita sono sottopeso, hanno meno possibilità di sopravvivere al primo anno di vita, ottengono risultati bassi nei test scolastici standardizzati, mostrano maggiori problemi comportamentali, una volta cresciuti lasciano precocemente gli studi, lavorano meno e una volta adulti vivranno con uno stipendio basso. Una situazione disagiante, inoltre, porta i più piccoli a subire gravi stress che si ripercuoteranno crescendo tanto da comprometterne il loro sviluppo cognitivo. In questo modo la povertà crea un muro invalicabile davanti alle speranze e ai sogni di bambini che nascono involontariamente dalla parte trascurata del mondo.

Yao è speranza

Il personaggio di Yao, come precedentemente detto, rappresenta la speranza di un intero paese e di migliaia di bambini perché è riuscito per un momento a scavalcare il muro che la povertà gli ha costruito attorno ed ha rincorso un ideale, un sogno, per poi riportare i benefici della sua avventura alla sua gente.

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