Salvador Dalì è stato un famosissimo pittore spagnolo.

Tra le persone più importanti della storia, Dalì ha segnato il secolo scorso con la sua arte rivoluzionaria.
Salvador Dalì: una mente geniale
Salvador Dalì (Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989), è stato pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore.
Dalì è famoso principalmente per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere.
Massimo esponente del surrealismo, Dalì caratterizza le sue opere con un tocco peculiare che venne attribuito all’influenza che i maestri del Rinascimento ebbero sulla sua arte.
Il suo talento trovò espressione in svariati campi, tra i quali la pittura, il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di tutti i settori.
Egli stesso affermava che il suo amore era
“per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali”
Dalì è anche ricordato per i suoi vezzi, i suoi atteggiamenti e i suoi bizzarri comportamenti che hanno contribuito a renderlo uno degli artisti più completi ed eclettici della storia.
Famosa è la foto che lo ritrae uscire dalla metropolitana di Parigi con un formichiere al guinzaglio.
La foto venne pubblicata sul Paris-Match il 26 luglio 1969 e fu scattata da Patrice Habans.

Alcune caratteristiche delle opere più famose
Le sue opere più famose sono caratterizzate da forme e oggetti ormai divenuti punti di riferimento e, in alcuni casi, hanno segnato la storia, e non soltanto quella dell’arte.
Tra gli elementi più caratteristici della sua pittura possiamo citare i famosi “orologi molli”, apparsi per la prima volta nel quadro “La persistenza della memoria” e gli animali con le zampe lunghe, come quelli ritratti ne “La tentazione di Sant’Antonio”.
Una delle opere più famose di Dalì è il quadro “Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio” nel quale si può vedere una donna nuda sdraiata supina su un pavimento instabile e con un fucile puntato addosso. Il resto del quadro è occupato da diverse figure: un melograno mangia un pesce il quale mangia una tigre che sta per mangiare un’altra tigre.

L’eredità di Salvador Dalì
Legato alle avanguardie artistiche del 1920 e del 1930, in particolare al surrealismo, Salvator Dalí sviluppò nelle sue opere una sensazione di paranoia che unisce reale e inconscio dando vita a immagini strane e talvolta inquietanti.
Nei suoi quadri sono forti i rimandi al simbolismo. I caratteristici “orologi molli”, ad esempio, si rifanno alla teoria di Albert Einstein secondo la quale il tempo è relativo e non qualcosa di fisso.
L’idea degli orologi rappresentati in questo modo venne a Salvador Dalí mentre osservava un pezzo di formaggio Camembert che, in una calda giornata d’agosto, si scioglieva e gocciolava.
In questa geniale mescolanza di surrealismo, simbolismo, tratti rinascimentali e sperimentazioni, Salvador Dalì ha espresso la profondità dei suoi stessi pensieri e sogni (e quelli di molte altre persone).
Dai tratti vivi e dai colori violenti alle forme più rotonde e allungate, Dalì ha saputo spaziare più di qualsiasi altro pittore.
Le sue opere e le sue fotografie rimangono, quindi, un indelebile segno di genialità creativa che ha segnato la storia.