Hai mai provato ad ascoltare musica classica? Se la cosa può sembrarti noiosa ed antiquata, ti invito allora a conoscere i suoi benefici su corpo e mente.

Mozart, Beethoveen, Chopin, Bach, Vivaldi, Shubert sono solo alcuni nomi dei grandi compositori che hanno fatto la storia della musica.
Il semplice ascolto attento ad occhi chiusi di una delle loro sinfonie può, quasi, farti respirare l’atmosfera dei migliori teatri del mondo. La suggestione apportata dai suoni non accompagnati da parole porta l’ascoltatore a viaggiare nei meandri della propria mente, ricordi, emozioni.
Scopriamo allora quali sono, secondo recenti studi, i cinque maggiori benefici che l’ascolto di musica classica può fornirci.

Una medicina musicale
Innumerevoli studi hanno dimostrato come una suonata di Mozart o Chopin riescono a ridurre la pressione sanguigna, grazie all’effetto rilassante indotto dall’ascolto che favorisce la distensione. Possiamo allora dire che, il Nocturne di Chopin, può essere un nostro valido alleato anti infarto ed ictus. Buone notizie dunque per i più pigri e golosi, che fanno fatica a seguire le regole di uno stile di vita sano.
Inoltre, da diverse sperimentazioni realizzate in reparti oncologici e post operatori, pare che la musica classica sia un capace di ridurre il dolore del corpo e della mente. Un antidolorifico molto efficace, in grado in un’ora di rilassare molto di più che qualsiasi centro benessere.
Favorisce il sonno
Essendo un buon alleato per il rilassamento del corpo e della mente, ascoltare per mezz’ora brani classici favorisce un buon sonno ristoratore, necessario al sistema immunitario generale.
Sul web è possibile trovare tracce con la durata delle sinfonie da una/due ore, propedeutiche proprio alla stimolazione del sonno.
Riduce l’ansia
I brani classici sono formidabili per combattere l’ansia e gli effetti che essa produce. Effetto tradotto in una notevole riduzione dei livelli di cortisolo nel corpo e, conseguentemente, uno stato di maggiore relax e tranquillità.
Per chi non si sente a suo agio nella pratica della yoga e meditazione, ma allo stesso tempio ripudia l’utilizzo di psicofarmaci ansiolitici come il famoso Xanax, potrebbe dunque provare ad accompagnare la camomilla prima di andare a dormire con un buon sottofondo musicale.
Stimolatore della creatività ed antidepressivo
L’ascolto di un brano classico produce reazioni importanti a livello emotivo in grado di evitare depressione ed apatia. Induce la nostra mente verso l’immaginazione e la creatività.
Gli studi dimostrano come l’imparare a suonare uno strumento da bambino permette, specialmente ai più sensibili, di incanalare al meglio la propria emotività in qualcosa di positivo e costruttivo.
La musica in generale da sempre è capace di influenzare le nostre emozioni, può farci sentire allegri con la voglia di ballare, così come può farci piangere per il ricordo di qualcuno.
La musicoterapia nasce proprio dagli studi sui benefici della musica classica, oggi è una terapia molto in voga nei pazienti più difficili con disabilità fisiche o mentali. Molti centri diurni fanno laboratori di musicoterapia.

Effetto Mozart
Risale al 1993 la famosa relazione di due fisici, Gordon Shaw e Frances Rauscher, passata poi alla storia come ”Effetto Mozart”.
I risultati di ricerche condotte prima su pazienti con traumi neurologici importanti, e su gruppi di studenti dopo, hanno certificato che l’ascolto della musica di Mozart favorisce l’apprendimento e sviluppa il quoziente intellettivo. Migliora il ragionamento spazio-temporale.
Le reazioni neurologiche prodotte dall’ascolto di brani classici aumentano la concentrazione e l’attenzione.
Test condotti su gruppi di studenti hanno dimostrato come, coloro che avevano seguito la stessa lezione con sottofondo musicale, ricordassero meglio e con più precisione le cose.
Un esperimento condotto in Israele, ha fatto emergere come anche sul posto di lavoro un sottofondo di musica classica favorisce l’armonia ed il sorriso. I benefici prodotti dall’armonia e dal clima disteso sono percepibili anche sui risultati, in quanto si riscontrava una maggiore efficienza, sinonimo di migliore produttività.
Altri studi invece, hanno rivelato come la musica di Beethoveen favorisce addirittura la crescita delle piante.

La musica classica è un mondo che abbraccia: arte, cultura, storia e spiritualità.
Moltissime preghiere si sono trasformate in note meravigliose, prima tra tutti ”Ave Maria” di Shubert; così come molti brani classici sono stati ispirati ad opere letterarie, poesie, quadri. Alcuni sono divenuti sigle di periodi storici o movimenti politici, ad esempio la ”Marcia di Radetzky” . Un opera originariamente composta da Johann Strauss al termine della Prima guerra d’indipendenza e rivisitata dal compositore ufficiale del regime di Hitler, Leopold Weninger, che la rese l’inno del nazismo tedesco.
Così come un libro, essendo privo di immagini suscita a ciascuno fantasie diverse, la musica classica non avendo il testo con le parole, lascia libero l’ascoltatore di attribuire alla sinfonia le parole suggeritegli dal cuore, sul momento.
L’Italia vanta grandi compositori dal calibro di: Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi e Gioacchino Rossini, autori di opere senza tempo capaci di incantare ancora il mondo. Dunque potremmo dire che, la musica classica e lirica, fanno parte del nostro patrimonio culturale nazionale in modo profondo. Sono moltissimi nel paese gli eventi in cui è possibile ascoltare musica di questo genere dal vivo, ad esempio in teatri all’aperto come il famoso ”Teatro del Silenzio’‘ di Lajatico, in Toscana.
Sono esperienze che come i concerti pop, possono donare spettacoli eccezionali.
Pure per chi non ha mai suonato uno strumento musicale, tanto meno il pianoforte o violino, conoscere e ascolatare la musica classica è semplicissimo. Su Youtube sono presenti numerose raccolte con spezzoni dei brani più belli e famosi.
Da un’ infarinatura generale è poi possibile capire quali sono i compositori maggiormente capaci di far vibrare le nostre corde ed apportarci i benefici sopra menzionati.