Spesso spendiamo buona parte del nostro tempo e del nostro denaro solamente per beni che ci danno un prestigio e una status sociale, scopriamo perché.
Il consumo vistoso, mirato a ottenere un prestigio sociale prima era destinato solo alle classe agiate, mentre dal secolo scorso si è aperto anche a diversi strati della popolazione.
Breve storia della moda
L’attenzione per i vestiti, per i trucchi, per lo status sociale è sempre stato al centro dell’interesse per gli uomini e per le donne. Basti pensare alla Grecia o alla Roma antica, oppure ancora di più all’antico Egitto, dove sete, tessuti e trucchi erano tenuti in alta considerazione e conferivano status e prestigio sociale.
Tuttavia è chiaro ed evidente come per millenni questo era riservato alla sole classi alte, che potevano permettersi di investire buona parte dei loro risparmi e denari per comprare vestiti o altri accessori. Pensiamo ai faraoni dell’antico Egitto, ai nobili nell’Antica Roma o in Grecia. Anche nella modernità le corti, celebre è quella francese, si dedicava tantissima attenzione alla moda e ai vestiti.
A partire dallo scorso secolo l’attenzione per la moda si è allargata, abbracciando anche altre classi. Si parla in storia di avvento della società di massa, perché infatti le masse hanno iniziato ad avere tantissime nuove possibilità.
Il consumo vistoso
Veblen è stato un sociologo e un economista statunitense che ha parlato di consumo vistoso. Ovvero ha spiegato come mentre per millenni i beni ad essere acquistati erano per lo più dei beni di prima necessità, che servivano a mantenersi in vita, i beni cominciano a partire dal XIX secolo, con l’industrializzazione e con le catene di montaggio, ad essere acquistati da tutti.
Questo è un passaggio epocale, che è una delle manifestazioni della società di massa. Così che molto spesso si innescano dei meccanismi che spingono gli individui a lavorare, per produrre dei beni di massa che poi verranno acquistati da loro stessi oppure da altri loro colleghi. Vestiti, trucchi, scarpe, tutti questi oggetti servono per acquisire e mantenere un certo status sociale.
La moda infatti, come il consumo vistoso, serve proprio per questo fine. Creare un modo per distinguere lo status sociale di alcuni individui con altri.
Ma come ti vesti?!
Il programma “Ma come ti vesti?!” parla appunto di tutti i meccanismi di cui si parlava di sopra. Ovvero delle persone comuni che vanno da appositi consiglieri per scegliere i loro vestiti migliori e decidono come rifarsi un guardaroba. Interessante è notare anche come questo viene appunto condiviso da altri individui, creando degli stereotipi e qualcosa che viene condiviso a livello collettivo.
Quindi possiamo vedere appunto come il fenomeno della moda venga percepito dai soggetti come importante per crearsi uno status sociale e per sentirsi importanti loro stessi, tanto da voler richiedere l’aiuto di un professionista.
Questo fenomeno nasce appunto solo con la società di massa, dove tante altre classi della popolazione possono pensare non più soltanto ai bisogni primari ma anche ai bisogni secondari. Dando quindi tantissimo peso e attenzione ai vestiti, accessori e gadget che hanno la funzione di consumo vistoso e di far acquisire ai tizi e alla persone un determinato status sociale.