Da sempre considerato un genere inferiore, la commedia romantica è la medicina essenziale per affrontare quel periodo del mese che contraddistingue l’essere femminile.
Conosciamo la struttura narrativa della romance comedy e il semplice motivo per il quale è un genere adatto al pubblico femminile.
La struttura narrativa
La commedia romantica è quel genere cinematografico che presenta una struttura, oramai, ben consolidata. Molto simile a drammaturgie teatrali con stesso tema amoroso, a questo la commedia affianca umorismo e, delle volte, discorsi sociali legati alla donna. Lo schema presenta sempre due personaggi, un lei ed un lui, che inizialmente si contrastano per carattere o differenza sociale e, attraverso accadimenti, peripezie ed equivoci, finiscono col provare qualcosa l’uno per l’altra.
Proprio perché vi è questa ripetitività nelle storie, gli sceneggiatori pongono la loro attenzione nella costruzione dei due personaggi, in modo da farli comprendere nelle loro mancanze e arrivare alla fatidica unione nell’happy ending.
Un Esempio
Prendiamo in analisi un film poco conosciuto e, soprattutto, dal soggetto originale. Will Gluck, assieme agli sceneggiatori K. Merryman e D. A. Newman nel 2011 idealizzano una storia d’amore fra una “cacciatrice di teste” e un art director. Jamie (Mila Kunis) e Dylan (J. Timberlake) vengono lasciati nello stesso periodo dai relativi partner: la prima perché emotivamente disturbata e da occhi troppo grandi, il secondo perché troppo legato al lavoro e indisponibile emotivamente. Si incontrano a New York, dato che Dylan è stato reclutato da Jamie per lavorare all’interno di una rivista. Il setting urbano è tipico delle commedie romantiche: luogo dove la vita è dinamica e conoscere persone è più semplice che altrove. Difatti, Jamie convincerà Dylan a rimanere a New York facendoli vivere scene da film hollywoodiani. Tra i due nasce una amicizia con sesso senza pregiudizi, da qui il titolo Friends with benefits.
Non succede nulla di sconvolgente all’interno del film, ma la scoperta del passato dei due protagonisti porta il pubblico a empatizzare con questi. Lei figlia di una madre hippy che non ricorda il nome dell’uomo con cui ha avuto Jamie e invade il salotto della figlia quando litiga con il partner di turno. Lui di Los Angeles non sopporta la città, è stato abbandonato dalla madre quando era più piccolo e il padre soffre di alzheimer.
Il sesso viene prima che i due protagonisti conoscessero il passato dell’altro. La loro sembra la relazione perfetta per i tempi moderni. La comunicazione è identica a un legame tra due migliori amici, il sesso tra due amanti senza pregiudizi e il proprio lavoro va a gonfie vele. È la vita che il pubblico femminile del XXI secolo sogna ogni giorno.
La commedia romantica
Avendo una trama semplice, la commedia romantica, assieme all’horror e film d’animazione, si posiziona nella categoria “sottogenere”, se non addirittura, in “commerciale”.
È strettamente legato ad un intrattenimento di massa e, spesso, il solo scopo di questi lungometraggi è di natura economica. Di conseguenza rifiutato dalla critica in quanto limita la creatività degli autori e l’artisticità degli attori.
Ma proprio perché i personaggi non sono eroici, complessi o nobili, il pubblico riesce a mettersi nei loro panni in modo più semplice. Diviene una piacevole lettura di una propria e ipotetica routine, quella che le donne sotto un plaid rosa, sgranocchiando patatine e dolci, provano a vivere pur di non sentire quel tipico dolore mensile.