È vero che gli opposti si attraggono? Le coppie dei film ci rispondono.

Chi non ha mai sognato un amore come quello di Jack e Rose di Titanic? E chi non ha mai desiderato la complicità di Gomez e Morticia Addams? La psicologia sociale affronta la realtà delle differenze/somiglianze che determinano l’attrazione.

Le coppie di opposti, si sa, sono di gran lunga le preferite dal cinema e dalla tv. Basti pensare alla dolce Sandy e al tostissimo Danny di Grease, lo squattrinato giramondo Jack e la nobile e benestante Rose di Titanic, Belle e la Bestia. Allo stesso modo, però, amiamo il romanticismo tra i cinici e passionali coniugi Addams e l’amore anticonvenzionale tra Sheldon e Amy di The Big Bang Theory, due menti geniali quanto strambe.

Gli opposti si attraggono, ma non sempre

Forse amiamo così tanto le coppie in cui “gli opposti si attraggono” perché le differenze sono viste spesso come ostacoli, degli svantaggi in partenza per gli innamorati avversati dalle stelle, che conquistano la nostra simpatia proprio perché “partono svantaggiati”. Le stesse dinamiche si verificano abbastanza spesso anche nella realtà, quando ci capita di essere attratti da persone che possiedono una o più caratteristiche che riteniamo importanti, ma che non ci appartengono. Sia chiaro, ciò non vuol dire che capita di frequente che le persone si innamorino di qualcuno totalmente diverso da loro, ma semplicemente che si è tendenzialmente più attratti da persone che possiedono caratteristiche complementari alle proprie e che si vorrebbe possedere personalmente.

Gli studi di Towsend e Levy del 1990 hanno dimostrato, con argomentazioni veramente poco romantiche, che, nell’esprimere un giudizio su persone di diverso status e diversa attrattiva fisica, gli uomini mostrano una preferenza per donne attraenti, ma con basso status, mentre le donne valutano positivamente sia uomini con un alto status e solo moderatamente attraenti che uomini molto attraenti con uno status modesto. Ciò sembrerebbe corrispondere a uno scambio aspetto/status, che si riflette anche nell’attrazione tra persone di età significativamente diverse, poiché nelle donne la gioventù è sinonimo di bellezza mentre la maturità è associata in genere ad uno status più elevato, come nel caso di Jay e Gloria di Modern Family. Se questi dati derivano principalmente dall’enorme divario di genere nella società, piaga millenaria ardua da alleviare, la buona notizia è che studi più recenti hanno rivelato che tra gli annunci personali pubblicati in rete sui siti di incontri, quelli in cui la donna si presenta come ambiziosa e di successo ricevono n media il 50% di risposte in più rispetto a quelli in cui la donna si definisce attraente e slanciata.

Chi si somiglia si piglia: alcuni studi

Per quanto l’attrazione fisica sia perlopiù il primo ingranaggio ad attivare il desiderio di affiliazione con una persona particolare, magari approcciandola con una simpatica battuta da rimorchio sperando di avere successo, ci sono anche altri fattori che determinano tale decisione. La più saliente secondo la ricerca psicosociale è di sicuro la somiglianza. Kandel, ad esempio, si concentrò sulle comunanze fisiche analizzando i profili degli studenti di una scuola superiore scoprì che i loro migliori amici molto spesso avevano caratteristiche demografiche simili alle loro: stesso genere, stesso colore della pelle, età e classe frequentata uguali. Sicuramente ben più determinante è l’affinità caratteriale tra le persone. Per analizzarla, Newcomb fece compilare ai suoi studenti universitari, prima che iniziassero a frequentare le lezioni, un questionario sui loro atteggiamenti e valori. Osservando le dinamiche relazionali all’interno della classe, una volta iniziati i corsi, il professore notò che durante le prime settimane i partecipanti avevano la tendenza ad affiliarsi con studenti che abitavano in zone poco distanti da loro, ma con il passare del tempo si instauravano relazioni più solide e durature con chi risultava avere atteggiamenti di fondo simili, emersi anche nel questionario. Nelle relazioni sentimentali l’importanza della somiglianza è ancora più evidente. Le coppie simili per ambiente sociale di provenienza, personalità, interessi e attività del tempo libero tendono maggiormente a provare attrazione reciproca e risultano ancora più affini con il passare del tempo, come dimostra lo studio longitudinale di Gruber-Baldini, Schaie e Willis. I tre ricercatori hanno testato alcune coppie sposate, monitorando annualmente le caratteristiche psicologiche e gli atteggiamenti dei loro membri per 21 anni. I risultati hanno dimostrato che con il passare del tempo marito e moglie tendono ad assomigliarsi sempre più tra loro, implicando una relazione reciproca tra somiglianza e attrazione: chi è simile a noi ci appare anche più attraente, ma allo stesso modo l’attrazione può portarci a modificare i nostri atteggiamenti rendendoli più simili a quelli della persona che ci attrae.

Teorie a favore dell’equazione “simile=bello”

Pur essendo, quindi, attratti da persone fisicamente e oggettivamente belle, pare che sia una tendenza naturale quella di cercare l’affiliazione con qualcuno che si pensa abbia un livello di attrazione fisica simile al proprio, ecco perché chi ritiene di essere particolarmente bello probabilmente attaccherà bottone con un’aspirante top model. Ciò si spiegherebbe con l’ipotesi del matching, teoria che suggerisce che noi siamo attratti da persone dalla nostra stessa attrattività poiché pensiamo che a loro volta loro ci ritengano ugualmente attraenti, riducendo il rischio di un eventuale rifiuto e garantendo una relazione più lunga e felice. Un’altra possibile argomentazione che sostiene che la somiglianza sia alla base dell’attrazione sarebbe la teoria dell’equilibrio di Fritz Heider, il quale riteneva che le persone cercano di conservare un senso di equilibrio e di coerenza cognitiva nei pensieri e nelle sensazioni così come nelle loro relazioni sociali. Ciò comporta che una relazione tra due persone sarà equilibrata se per entrambi sono importanti gli stessi valori e se si trovano d’accordo su temi salienti nelle loro vite. Ovviamente una relazione equilibrata risulta anche più piacevole e per questo si instaura più frequentemente. Un’ultima spiegazione della relazione tra somiglianza e attrazione è il desiderio di confronto sociale, secondo cui proviamo una maggiore simpatia per qualcuno quando concorda con il nostro punto di vista, perché ciò rafforza il nostro senso del sé, mentre evitiamo chi mette in dubbio la concezione che abbiamo di noi stessi e non ci conferisce validità sociale.

Per chi credeva di trovare la formula dell’affinità di coppia e realizzare uno dei suoi propositi per l’anno nuovo in tempi da record, la dura verità è che una formula non esiste (“inatteso” colpo di scena). Forse nessuno potrà mai sperare in una storia d’amore come quella di Jack e Rose (evitare di fare la loro stessa fine sarebbe già un traguardo), ma quel che conta, sulla scia delle precedenti ovvietà, è essere felici.

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