Droghe e dipendenza: come non diventare come Yogi e Reggie di FC4

La dipendenza da droghe può essere considerata un avvelenamento della persona a livello psichico e fisico. L’assuefazione da stupefacenti, o anche solo l’assunzione abituale di essi, stravolge le capacità del cervello e il suo normale processo neurobiologico, chiamato plasticità neuronale, ovvero l’adattamento delle strutture cerebrali e del loro funzionamento agli stimoli esterni. Basti prendere come esempio, comico, alcuni personaggi di videogiochi che rappresentano lo stereotipo del “bruciato”, in particolare possiamo prendere Yogi e Reggie, da Far Cry 4.

La plasticità neuronale

Tale processo è governato da neurotrasmettitori come la dopamina o la serotonina la cui azione è fortemente influenzata dall’ utilizzo di droghe in quanto esse provocano un adattamento a stimoli non naturali comportando quindi una sfalsata interpretazione del reale.

Il processo è ancora più accentuato se avviene in fase adolescenziale, periodo in cui la mente è nel culmine della sua instabilità.

Le informazioni viaggiano all’interno del sistema nervoso sotto forma di segnali elettrici detti impulsi nervosi. Il passaggio di tali impulsi da un neurone all’altro è possibile grazie a strutture dette sinapsi.
Esistono due tipi di sinapsi: le sinapsi elettriche, dove l’impulso nervoso passa direttamente da un neurone all’altro, e le sinapsi chimiche dove, perché il passaggio del segnale sia possibile, è necessario un mediatore chimico in quanto i due neuroni sono separati da uno spazio chiamato spazio sinaptico.

Le sinapsi chimiche sono le responsabili delle nostre sensazioni ed emozioni in quanto lavorano tramite il rilascio di neurotrasmettitori, generalmente ormoni, che inducono tali sensazioni. I neurotrasmettitori sono contenuti all’interno di vescicole che nel momento in cui l’impulso nervoso raggiunge il neurone presinaptico si sciolgono rilasciando il proprio contenuto nello spazio sinaptico.
I neurotrasmettitori liberati raggiungono i recettori presenti sulla membrana post-sinaptica attivandoli e permettendo il passaggio dell’impulso tramite effetti specifici che variano in base alla finzione del neurone. Il meccanismo d’azione degli stupefacenti perturba il normale funzionamento del sistema sinaptico provocando un aumento della produzione di dopamina, oppure inibendo quei neuroni adibiti al suo riassorbimento.

La cocaina, per esempio, ha come effetto principale quello di inibire il riassorbimento della dopamina nel neurone da cui è stata liberata. Altre sostanze quali l’alcool, la nicotina o derivati dell’oppio incrementano indirettamente la produzione del neurotrasmettitore e inibiscono il rilascio delle sostanze che funzionano da regolatori provocando quindi un continuo meccanismo di produzione-rilascio.

La cocaina

Le aree cerebrali colpite dall’uso delle sostanze stimolanti sono: quella adibita al controllo delle emozioni e degli impulsi, quella dedicata alla cognizione spazio-temporale e quella che regola l’organizzazione e la pianificazione delle idee. Ciò causa nel consumatore la perdita di autocontrollo, frequenti stati confusionali, distorta percezione della realtà e impossibilità di provare piacere se non tramite l’utilizzo di cocaina.

In una situazione di normale funzionamento si ha il rilascio di dopamina, la ricezione dell’impulso ed infine il riassorbimento dell’ormone.

In un tossicodipendente invece si ha un meccanismo differente: in un primo momento il neurone presinaptico libera la dopamina che va a stimolare i recettori del neurone postsinaptico, nel contempo le molecole di cocaina ostruiscono i siti di riassorbimento dell’ormone facendo in modo che esso si assesti nella fessura sinaptica iperstimolando il recettore e inducendo effetti di euforia.

Ciò crea una sensazione di piacere duratura ed anomala da cui il cervello si difende nello stesso modo in cui noi ci “difenderemmo” da un rumore molesto. Infatti il cervello fa in modo di eliminare parte dei recettori della dopamina eliminando quindi l’anomalia.

Gli ansiolitici

Classe di sostanze che similmente alle droghe provocano assuefazione, gli ansiolitici hanno un meccanismo analogo agli stupefacenti, agiscono infatti sulla liberazione nelle sinapsi delle sostanze che regolano le emozioni, il piacere o gli impulsi nervosi, con unica differenza che se somministrati in tempi e quantità ben definiti e sotto stretta osservazione dello stato di salute del paziente, possono produrre effetti molto positivi. Prendiamo ora d’esempio la benzodiazepina. La sua azione sul cervello umano è in grado di combattere gli stati d’ansia grazie alla sua azione sul neurotrasmettitore GABA acronimo di Acido Gamma Ammino Butirrico.

Il GABA regola l’eccitabilità neuronale di gran parte del sistema nervoso (circa il 40% dei nostri neuroni presentano recettori che rispondono alla molecola) in quanto è il principale neurotrasmettitore inibitorio nei mammiferi ed ha proprietà sedative ed ansiolitiche. L’azione inibitoria del neurotrasmettitore avviene tramite i recettori GABA che ricevendo l’impulso nervoso aprono un canale di passaggio per ioni negativi (Cl-).

La cellula nervosa si iperpolarizza e ne consegue un sovraccarico che la rende meno recettiva, o addirittura inattiva, ad ulteriori stimoli, inibendone quindi l’azione. Questo meccanismo naturale viene potenziato dalle benzodiazepine che, agendo sui recettori del GABA, aumentando la quantità di ioni Cl che entrano nel canale e, di conseguenza, rendono il neurone ancora meno recettivo.

Yogi e Reggie

La storia di questi due ragazzi è abbastanza particolare. Reggie e Donald (aka Yogi) fin da giovani furono coinvolti in piccoli crimini e comportamenti al limite della legalità, ben presto però si resero conto di non essere abbastanza brutali o violenti per entrare nel mondo delle rapine o altri crimini più grandi. Erano, però, bravi ad improvvisare; ovvero truffare.

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Si stabilirono inizialmente a Bangkok, dove iniziarono a vendere droghe varie ai turisti, fino ad arrivare a spacciarsi per Santoni di qualche tipo. Portarono avanti questa truffa “mistica” fino al momento in cui i loro problemi con le autorità locali si fecero troppo grandi, a quel punto semplicemente cambiarono luogo. I due girarono il mondo riproponendo lo stesso tipo di truffa in ogni posto in cui arrivavano: prima aprivano un negozio di facciata, poi iniziavano a vendere droghe per “espandere la mente” ai ricchi turisti occidentali per poi scomparire nuovamente. L’ultima tappa del loro viaggio è proprio il Kyrat, luogo immaginario in cui si svolge il gioco, dove le loro attività si intrecciano alla storia principale…

-Valto

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