Il nuovo titolo dell’azienda franco canadese Ubisoft, uscito il 10 novembre scorso, ci rende partecipi delle invasioni vichinghe nell’Inghilterra del IX secolo.

In Assassin’s Creed Valhalla vestiremo i panni di Eivor, giovane guerriero vichingo dal passato tragico. Insieme a lui intraprenderemo un viaggio che ci porterà alla conquista dell’Inghilterra. Il progetto del gioco è stato curato dallo storico francese Thierry Noël.
Chi erano gli invasori? I vichinghi
Con il termine vichinghi si indicano prevalentemente i saccheggiatori scandinavi che invasero l’Inghilterra anglosassone nel IX secolo. In realtà, ancora oggi gli storici hanno pareri discordanti sull’origine di questa parola. Sappiamo per certo che che i vichinghi erano una classe elitaria dei popoli scandinavi. Non erano solamente invasori, ma esercitavano anche altre professioni. Erano, ad esempio, esploratori, navigatori, commercianti e coloni. Essi si contraddistinguevano soprattutto per la loro abilità nel combattimento, a cui prendevano parte anche le donne. Quest’ultime ricoprivano un ruolo primario nella società vichinga ed erano guerriere formidabili. I vichinghi utilizzavano anche lo scudo come arma. Avremmo la possibilità di sfruttare questa abilità nel gameplay di Assassin’s Creed Valhalla. Nel IX secolo i vichinghi appresero l’arte della navigazione e decisero di dedicarsi all’esplorazione. Le loro celebri imbarcazioni, conosciute come drakkar, erano velocissime e permisero loro di primeggiare sugli altri popoli. Le invasioni vichinghe divennero famose per la loro crudeltà e spietatezza. Tuttavia, le fonti storiche ed archeologiche di quei secoli provengono soprattutto dalle vittime di tali invasioni. Infatti, i vichinghi non erano soliti lasciare testimonianze scritte. Gran parte della loro tradizione è stata tramandata in maniera orale e posta per iscritto solo in un secondo momento.

L’Inghilterra anglosassone del IX secolo era divisa
Durante l’Alto Medioevo la Gran Bretagna era un territorio diviso con una società multietnica. La regione settentrionale era abitata da diversi popoli: i Pitti, gli Scozzesi e i Britannici. Nell’isola di Mann vi erano invece insediamenti di Irlandesi. Nella regione meridionale vivevano gli Anglosassoni. Sebbene fossero in maggioranza cristiani ed agricoltori, i popoli della Gran Bretagna possedevano lingue e tradizioni differenti fra loro. In particolare, l‘Inghilterra anglosassone era divisa in quattro regni: East Anglia, Northumbria, Mercia e Wessex. Di essi, quello di Mercia era il più ricco. La società anglosassone era gerarchica e a capo di essa vi era il re. Sotto di esso vi erano gli ealdorman, ovvero i prefetti delle contee britanniche. Anche i proprietari terrieri, thegn, avevano un ruolo primario nella società anglosassone dell’epoca. Infine, vi erano i semplici agricoltori, che vivevano nelle campagne, e gli schiavi, i quali eranno assoggettati al volere dei padroni. Gli Anglosassoni si erano insediti in Inghilterra a partire dal V secolo. Parlavano Old English e avevano costruito una realtà fiorente dal punto di vista commerciale. Città come Ipswich e Hamwich ne rappresentavano l’esempio più riuscito.
Le motivazioni dietro le invasioni erano diverse
Il periodo che fa da sfondo ad Assassin’s Creed Valhalla, nonostante la denominazione di Dark Ages, fu all’insegna di grandi trasformazioni e importanti scambi culturali e commerciali. Dopo la caduta dell’Impero romano i vichinghi contribuirono a riconnettere l’Europa, in quanto sbarcarono quasi ovunque. Le motivazioni che spinsero i vichinghi ad invadere la Gran Bretagna erano molteplici. Innanzitutto, la mancanza di risorse in Scandinavia. Questo spinse i vichinghi a recarsi in Inghilterra per perpetrare razzie ed ottenere beni da portare in patria. In secondo luogo, lo stato perpetuo di belligeranza presente fra le tribù scandinave portò alcune tribù a cercare la stabilità altrove. Per questo, lo scopo finale delle invasioni divenne la colonizzazione col passare del tempo. L’Inghilterra anglossassone era una meta ambita, dato che i regni che la componevano erano divisi e spesso in guerra fra di loro.
Quale fu la storia delle invasioni vichinghe
I vichinghi invasero l’Inghilterra anglosassone nel IX secolo. Attraversarono il Mare del Nord con le loro navi da guerra, le drakkar. Una delle prime incursioni vichinghe vi fu nel 793 a Lindisfarne, in un monastero sulla costa nord orientale inglese. La scelta dei monasteri non è casuale, dato che essi venivano costruiti in aree remote. Di fatto, risultavano semplici da conquistare. Se dapprima lo scopo primario delle invasioni erano le semplici razzie, a partire dall’865 il loro scopo fu quello di creare insediamenti agricoli. Nel 866 venne conquistata la città di York, capitale del regno di Northumbria. Negli anni successivi i Vichinghi riuscirono a conquistare anche il regno di Mercia e di Anglia. L’unico regno anglosassone che riuscì abilmente a respingere gli invasori vichinghi fu il Wessex, grazie al re Alfredo il Grande, che vinse nella battaglia di Edington, sconfiggendo la Grande Armata del re Guthrum.