Molte persone sono convinte che la scienza sia in grado di rispondere a qualsiasi domanda. Purtroppo si sbagliano. Ecco dunque una lista dei misteri più affascinanti che tutt’oggi restano privi di una spiegazione.
1- La pandiculazione
Non bisogna lasciarsi spaventare dal termine poiché, in realtà, è qualcosa di molto comune nella vita di ogni giorno. Pandiculazione è infatti sinonimo della parola “sbadiglio”: una profonda inspirazione spesso accompagnata da piccole contrazioni muscolari. Sul perché sbadigliamo si sa ancora poco. All’inizio si pensava che la causa avesse a che fare con una carenza di ossigeno. Questa teoria, però, è stata smentita semplicemente dimostrando che la pandiculazione immette nei polmoni una quantità inferiore del gas rispetto al normale processo respiratorio.
2- Da cosa è composto il 96% dell’Universo?
Sarete sorpresi nello scoprire che conosciamo solo il 4% della materia di cui è formato l’Universo. Apparentemente si potrebbe pensare di espandere leggermente la tavola periodica ma, in realtà, non siamo circondati da atomi ancora sconosciuti. Si ipotizza che il 23% e il 73% dell’Universo siano composti rispettivamente da materia ed energia oscura. La prima interagisce con la materia ordinaria solo attraverso l’attrazione gravitazionale e l’interazione nucleare debole. La seconda invece spiegherebbe l’espansione accelerata dell’Universo. La caratteristica comune, tuttavia, è che al momento nessuno sa di cosa siano fatte, cioè, se si tratti di un qualche tipo di particelle ancora sconosciuto o di altro.
3- Il sesto senso
La scienza riconosce ufficialmente cinque sensi (tatto, vista, udito, olfatto e gusto). Eppure non tutte le percezioni giungono al nostro cervello mediante i normali organi sensoriali. Per citare qualche esempio basta menzionare la precognizione, la chiaroveggenza e la telepatia che vengono infatti definite percezioni extrasensoriali. Non è chiaro quali siano i canali attraverso i quali le informazioni si muovano e di certo non si tratta del sistema nervoso. Tuttavia, persino l’esistenza stessa di queste percezioni è molto dibattuta. Si ritiene infatti che gli unici esperimenti effettuati per confermarla (gli esperimenti Ganzfeld) non si fondino su un metodo scientifico.
4- Perché non esistono magneti con un solo polo?
Benché possano essere prodotti in laboratorio, le condizioni necessarie per la creazione di monopoli magnetici non sono frequenti in natura. Per ottenere un risultato accettabile, infatti, è stato utilizzato del gas di rubidio a una temperatura prossima allo zero assoluto. Tuttavia il buon esito dell’esperimento non pone fine ai dubbi della comunità scientifica: creare un polo magnetico infatti non equivale a isolarlo da un dipolo.
5- Le guarigioni inspiegabili
Persino la Chiesa preferisce indagare con cautela prima di definire un’inspiegabile guarigione come: “miracolo”. Va detto che la maggior parte di questi fenomeni ha una valida spiegazione scientifica, ma ciò non vale per tutti. Ad esempio, su circa settemila guarigioni avvenute a Lourdes solo 67 sono state riconosciute come miracolose. Tra queste ce n’è una in particolare sulla quale vale la pena soffermarsi: quella di Maria Bailly, avvenuta in presenza del medico e scienziato Alexis Carrel, Premio Nobel per la medicina nel 1912. Lo scienziato, esterrefatto da quanto accaduto sotto i suoi stessi occhi ha affermato in seguito: “Non dimenticherò mai l’esperienza sconvolgente, di quando vidi come una grossa formazione di cancro sulla mano di un lavoratore si riduceva davanti ai miei occhi a una piccola cicatrice; non posso capirlo, ma non posso dubitare di ciò che ho visto con i miei occhi”.
6- Cosa c’era prima del Big Bang
Anche in tal caso la risposta è un sonoro: “Boh”. Teoricamente, per poter essere a conoscenza di fatti anteriori alla nascita del nostro Universo dovremmo ricevere un segnale proveniente da un punto esterno a esso. In tal modo potremmo “interpretare” queste onde, radiazioni, particelle, … e scoprire se effettivamente ci fosse qualcosa di preesistente al Big Bang. C’è inoltre chi sostiene l’esistenza di un precedente universo. Quest’ultimo, andato incontro a un Big Crunch, avrebbe generato l’enorme massa instabile che, esplodendo, avrebbe dato vita a quello che tutti noi conosciamo come Big Bang. Ma questa è solo un’ipotesi.
7- Quale sarà la fine dell’Universo
In merito al destino del nostro amato Universo non si sa molto. Esiste infatti un gran numero di teorie a riguardo, ma, per il momento, nessuna certezza. Tra queste, quelle che sembrano avvicinarsi di più alla realtà sono le teorie dell’universo eterno, di quello con esistenza apparentemente finita, del multiverso e dell’Universo ciclico.
Gli scienziati sembrano però concordare sul ruolo chiave giocato dalla forma e dalla densità che l’Universo assumerebbe. Quest’ultima determinerebbe l’influenza della gravità che potrebbe provocare un Big Crunch o, nel caso in cui fosse insufficiente, l’espansione senza fine del cosmo, ammesso che non ne esistano altri nei dintorni.
8- Cos’è la coscienza
Partendo dal presupposto che la coscienza non è un semplice pensiero, nessuno è stato in grado di darle una valida definizione. L’argomento sembra infatti difficile da discutere restando esclusivamente sul piano oggettivo e, al momento, la risposta sulla natura della coscienza ci viene fornita solo dalla filosofia e dalla teologia. Cosa dire, a quanto pare, ancora una volta, il pensiero filosofico precede la conoscenza scientifica.
9- Le sfere di fuoco del fiume Mekong
Parliamo ora di un fenomeno osservabile da chiunque: ogni anno, in Autunno, dal fiume Mekong fuoriescono delle sfere di fuoco che salgono nel cielo fino a qualche metro d’altezza. Essendoci la coincidenza con una festività locale gli abitanti del posto attribuiscono la causa al mitologico serpente Naga. In ogni caso gli scienziati sono ancora perplessi riguardo la natura del fenomeno: alcuni sostengono che sia opera di batteri, altri che dietro tutto ciò si nasconda l’uomo.
10- DNA non codificante
Il 98% del genoma umano non codifica alcun tipo di carattere. Esso viene definito come DNA spazzatura e il motivo della sua esistenza rimane un mistero. Si ipotizza che possa essere parte di geni rimasti quiescenti e che avrebbero perso utilità durante il corso dell’evoluzione. Altre teorie gli attribuirebbero invece funzioni regolatorie o di semplice separazione per dividere due sequenze codificanti. Attualmente il DNA spazzatura è ancora il soggetto di numerosi studi, ma forse, tra qualche anno, quest’ultimo paragrafo potrebbe essere eliminato dall’articolo che hai appena letto.
Andrea Grillo