Assassinio Kennedy: 2800 files online, pubblicazione alcuni documenti rinviata da Trump

Dopo oltre mezzo secolo cade il velo su alcuni dei segreti meglio custoditi della storia americana: sono online sul sito degli Archivi nazionali USA migliaia di file classificati sulla Presidenza di John Fitzgerald Kennedy.

Duemilaottocentonovantuno è il numero di documenti desecretati dal National Archives di Washington riguardo all’assassinio del 35° presidente USA, John Fitzgerald Kennedy. Questo omicidio, che fa ormai parte della storia a tutti gli effetti in quanto sono passati più di 50 anni dal fatto, è stato al centro di innumerevoli cospirazioni e teorie su complotti. Oltre alle migliaia di pagine rese pubbliche dal presidente Trump, ci sono oltre 300 documenti che, rimarranno segreti per almeno altri sei mesi per motivi di sicurezza nazionale, in quanto il presidente ha ceduto alle richieste di CIA FBI e altre agenzie.

Il merito di questa desecretazione, nonostante Trump cerchi di far passare il messaggio di un particolare interesse per la trasparenza delle attività del governo, non è esattamente suo: ciò che ha fatto non è stato altro che rispettare le scadenze dell’ultimo passaggio di una legge dei primi anni novanta. Il congresso americano creò una legge apposita (“President John F. Kennedy Assassination Records Collection Act”) riguardo alla diffusione dei documenti secretati, firmata dal presidente George Bush il 26 ottobre 1992. La legge prevedeva che tutta la documentazione fosse resa pubblica entro 25 anni dalla data della sua approvazione, quindi entro questo giovedì, salvo ulteriori valutazioni del presidente su temi di sicurezza nazionale.

Era il 22 novembre del 1963, quando il presidente Kennedy si trovava a Dallas, in Texas, su un automobile scoperta assieme alla moglie. Venne ucciso da colpi di fucile sparati a distanza. Lee Harvey Oswald fu arrestato e accusato formalmente dell’omicidio. Molti sospetti nacquero intorno all’omicidio Kennedy sia per la rapidità con cui vennero condotte le indagini, sia per il fatto che lo stesso Oswald venne ucciso due giorni dopo da Jack Ruby nella Centrale della polizia di Dallas, mentre stava per essere trasferito alla prigione della contea.

Lee Harvey Oswald

Ma queste pagine desecretate potrebbero mettere in luce nuovi punte del caso, anche se alcuni documenti non sono molto chiari e potrebbero essere smentiti da indagini successive. Nell’anno dell’uccisione di Kennedy era direttore dell’FBI John Edgar Hoover, tra i documenti vi è un memorandum scritto da Hoover nel quale si ricorda che l’ufficio di Dallas aveva ricevuto una telefonata anonima da una persona che sosteneva di far parte di un gruppo organizzato per uccidere Oswald: “Abbiamo mandato una notifica al capo della polizia e ci ha assicurato che Oswald sarebbe stato protetto a sufficienza. Questa mattina abbiamo chiamato nuovamente il capo della polizia avvisandolo della possibilità di qualche iniziativa contro Oswald, e nuovamente siamo stati rassicurati circa l’adeguata protezione. Tuttavia, ciò non è stato fatto”. Il memorandum è datato 24 novembre 1963, giorno dell’uccisione di Oswald.

Dai documenti è inoltre emerso che Oswald due mesi prima dell’uccisione del presidente fece un viaggio di sei giorni in Messico, dove incontrò agenti russi e cubani, come riportano le intercettazioni dei servizi USA.

Si legge di un ‘comitato’ Jack Ruby: poco prima che Oswald venisse ucciso, mentre era sotto la custodia cautelare della polizia, l’FBI di Dallas ricevette una telefonata da parte di un uomo che sosteneva di parlare a nome del ‘comitato per uccidere Oswald’.

Sono state rivelate possibilità di implicazioni tra la Cia e la Mafia rispetto a un tentato omicidio di Castro. La Cia voleva assoldare Sam Giamcana , uno dei maggiori esponenti della mafia di Chicago e offrirgli 150 mila euro per uccidere Fidel.

Tra le migliaia di pagine pubblicate si evincono i timori del direttore del FBI Hoover, ”Non ci sono novità, se non che anche Oswald è morto. La cosa che mi preoccupa di più è trovare qualcosa che convinca il pubblico che Oswald è il vero assassino”, e la reazione dell’URSSSecondo la nostra fonte, gli uomini del partito comunista sovietico ritengono che l’omicidio di Kennedy sia stata una ben organizzata cospirazione e che non può essere l’atto di un uomo solo’‘ (fonte: la Repubblica)

Il fatto più interessante e sconcertante riguarda i documento del 4 gennaio del ’64. Un informatore ha identificato il poliziotto di Dallas J.D Tippit come l’assassino effettivo di John F. Kennedy. Tippit è stato ucciso da Oswald 45 minuti dopo la morte del presidente. Secondo una nota inviata all’FBI, un informatore avrebbe detto che “il presidente è stato effettivamente assassinato dal poliziotto Dallas Tippit“. La nota dice anche che una settimana prima dell’assassinio Tippit, presunto capo della destra di John Birch Society di Dallas, si incontrò nel nightclub di Jack Ruby con Oswald. (fonte dailymail.com)

 

Il giorno 26 marzo 1964, ha riportato che (lui) ha tenuto una conversazione con H. Theodore Lee il 20 marzo ’64, in cui questi ha comunicato all’informatore che aveva inoltrato tutta la corrispondenza riguardo al commerciante di Lee Harvey Oswald per stabilire a Dallas un capitolo della FPCC per l’FBI. L’informatore ha detto che Lee ha riferito dichiarazioni riguardanti l’assassinio del Presidente Kennedy da individui precedentemente attivi nell’FPCC, ha dichiarato che in realtà il Presidente è stato assassinato dalla poliziotto di Dallas Tippit. (…) Lee ha anche detto che mentre Oswald era un avvocato del FPCC aveva anche preso parte ad alcuni movimenti anti Fidel Castro, ed era in una posizione tale da sapere tutto riguardo entrambe le parti delle questioni coinvolte.
J.D. Tippit

Gli interessi da parte dei servizi di intelligence di mantenere top secret questi documenti sono collegati al fatto che queste carte rivelano i metodi di raccolta delle fonti, che vengono custoditi gelosamente. Solo dopo 54 anni i documenti sono divenati pubblici, durante questo periodo sono sorte numerose teorie del complotto. Le teorie complottiste e questa ossessiva curiosità nei confronti della verità nascono in parte dall’ignoranza e in parte dalla diffidenza delle masse nei confronti degli accademici, che hanno troppo spesso un atteggiamento distaccato in questione che riguardano la sensibilità e l’opinione pubblica. Il governo, con il materiale presente in questi documenti, avrebbe avuto la possibilità di smentire numerose cospirazioni campate in aria, ma ha preferito seguire gli interessi dei servizi segreti. Non è ancora disponibile tutto il materiale, poiché i servizi segreti hanno richiesto altri sei mesi per revisionare oltre 300 documenti. C’erano 25 anni di tempo per prepararsi a questa storica scadenza, e almeno 9 mesi per l’amministrazione Trump, perché questo rinvio dell’ultima ora?

Chi controlla il passato controlla il futuro e chi controlla il presente controlla il passato

-pincorno