Il demonio, Satana, il Diavolo o come preferite definirlo, è una delle figure bibliche più rappresentate nelle opere letterarie e non. Scopriamo insieme quattro opere che hanno come protagonista il diavolo.
Demonio: Spirito provocatore di tutto il male che è perpetrato e propagato nel mondo per la perdizione dell’uomo; tende a differenziarsi da diavolo, spec. nel senso di ‘spirito infernale’ e negli usi figurati.
Per le sue prerogative il Diavolo è stato (e continuerà ad esserlo) una delle figure più acclamate nel mondo letterario e non. Dunque scopriamo insieme alcune opere che hanno come protagonista nientepopodiméno che il demonio.
1. LA BIBBIA
C’è chi lo reputa il primo romanzo fantasy dell’uomo, la Bibbia è una serie di testi sacri per il Cristianesimo e l’Ebraismo. La Bibbia si configura come il primissimo libro in cui viene chiamato in causa colui che prenderà il nome di Satana.
Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
Nelle Sacre Scritture il demonio assume connotazioni diverse: Nell’Antico Testamento si presenta sotto forma di serpente (Gen 3,1) o di drago, viene chiamato anche Belial che tradotto in ebraico significa inutilità, indicando così coloro che operano contro la volontà Dio.
Tuttavia dal libro di Enoch, che contiene il pensiero ebraico precristiano, deriva l’idea secondo cui sarebbero esisti degli angeli caduti dopo aver ingravidato le donne terresti. Tra questi c’era Lucifero, un angelo talmente bello e buono che viveva nell’Eden che abusò del suo libero arbitrio tale da diventare la personificazione del male.
In Eden, giardino di Dio, / tu eri coperto d’ogni pietra preziosa: / rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici / e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi; / e d’oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, / preparato nel giorno in cui fosti creato./ Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;/ io ti posi sul monte santo di Dio/ e camminavi in mezzo a pietre di fuoco./ Perfetto tu eri nella tua condotta,/ da quando sei stato creato, / finché fu trovata in te l’iniquità.
2. IL MAESTRO E MARGHERITA
il prof. Alessandro Barbero ha definito Il Maestro e Margherita come la più bella storia d’amore mai raccontata prima. Il romanzo di Bulgakov inizia dall’incontro del Diavolo con due scrittori intenti ad enumerare l’esistenza di Dio.
Sembrava avere poco più di quarant’anni: bocca stranamente storta, ben rasato, bruno, l’occhio destro nero, il sinistro chissà perché verde, sopracciglia nere, una più alta dell’altra; tutto sommato, uno straniero.
Satana si presenta al cospetto di questi due gentiluomini come un esperto di magia nera, sotto il nome di Woland. Non è un caso che si faccia chiamare in questo modo, in quanto Woland è uno dei nomi germanici per definire il diavolo, adottati anche da Goethe nel Faust.
3. SE I GATTI SCOMPARISSERO DAL MONDO
Negli ultimi anni lo scrittore Kawamura Genki ha scalato le classifiche configurandosi tra i migliori libri letti nell’ultimo secolo. L’autore giapponese mette in scena con ironia e fantasia il topos del patto con il diavolo: il protagonista scopre all’inizio del libro di essere un malato terminale, per questo per un giorno in più di vita, il diavolo gli chiede in cambio di far scomparire dal mondo qualcosa.
“Per ottenere una cosa, bisogna sacrificarne un’altra.”
Siamo abituati a immaginare il diavolo con due paia di corna, un forcone immerso tra le fiamme, ma ahimé non è questo lo scenario in cui si presenta in Se i gatti scomparissero dal mondo.
Il Diavolo si presenta come il Doppelgänger del protagonista, ma con un tetro sorriso diabolico stampato in faccia, con una canotta hawaiana e bermuda. Come ogni diavolo che si rispetti, al losco personaggio spetta scegliere cosa far scomparire, portando così il protagonista a una serie di riflessioni interessanti.
4. LUCIFER
Genki ci insegna che il Diavolo non deve per forza avere due corna per poter essere definito tale. A costatazione di ciò corre in nostro aiuto Tom Ellis nei panni di Lucifer, omonima serie tv del 2016.
La serie racconta le avventure di Lucifer, il Signore dell’Inferno che, annoiato, ha deciso di lasciare il proprio trono vacante per insediarsi tra gli umani. Si stabilisce a Los Angeles, la città degli angeli caduti, insieme alla demone torturatrice di anime nonché sua migliore amica e prendendo le vesti di Lucifer Morningstar, un affascinante e carismatico miliardario che gestisce un esclusivo nightclub, il Lux.
La sua nuova vita procede a gonfie vele fino a quando non si consuma il brutale omicidio di una ragazza proprio fuori dal Lux. L’omicidio sarà la carta che cambierà radicalmente le sorti del Signore dell’Inferno: dopo aver svelato il diabolico segreto, il capo del dipartimento di polizia rimasta affascinata dalla sua capacità di carpire i più profondi e nascosti desideri della gente, chiede a Lucifer di unirsi come consulente nel team della Omicidi di Los Angeles.
Che abbia o meno le corna oppure che sia un maestro di magia nera, o ancora, appare come un uomo affascinante, non ha importanza. Il Diavolo fin dalle antiche scritture è parte di quella dicotomia tra bene e male che ha ispirato e continuerà ad ispirare le opere letterarie e non.