Acqua, terra, fuoco, aria. Qual’è l’elemento in grado di dominare gli altri? Qual’è il principio primo da cui tutto deriva?
Attraverso la filosofia di Talete e Anassimandro, comprenderemo non solo l’inizio della filosofia antica, ma anche l’importanza attribuita all’aria nel famoso prodotto di animazione.
All’origine
Talete, grande sapiente del suo tempo, viene considerato uno dei primi grandi filosofi. Tuttavia, per molti studiosi, la vera storia della filosofia comincia grazie a Platone e Aristotele, i quali sono riusciti ad attribuire alla disciplina dei canoni formali e logici. Ciò che è certo, è la grande fama e sapienza di Talete, che lo portarono a diventare una figura mitica, quasi leggendaria. Ciò che lo contraddistingue maggiormente in ambito filosofico, è di certo la ricerca dell’arché, il principio primo da cui tutto deriva. A distanza di migliaia di anni, la sua idea suona così vera da essere sconvolgente. Secondo Talete, il principio primo del nostro pianeta, è l’acqua. È da essa che tutto si è formato, ed è a essa che tutto ritornerà. Questa indagine, svolta da Talete, sembra indirizzare la filosofia in un ambito preciso, ovvero quello dell’indagine nel sovrasensibile, volta a comprendere però il mondo che ci circonda. Dopo di lui, molti filosofi tenteranno di ricercare il principio primo. Uno di questi, è Anassimene.
L’avatar
L’avatar sembra rispecchiare il concetto di arché, principio primo. È l’unica persona in grado di controllare ogni elemento, riconducendoli tutti nella sua figura. Nessuna montagna è troppo alta, nessuna fiamma troppo ardente. L’avatar è virtualmente imbattibile, nel suo essere quasi divino. Ogni elemento gli è sottomesso, permettendogli così di vegliare sul mondo con ogni mezzo necessario. Tuttavia, essendo un’umano, persino l’avatar è fallace. Così, quando il mondo ha più bisogno di lui, minacciato da una guerra in grado di incrinare per sempre l’equilibrio, l’avatar svanisce nel nulla.
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. L’avatar era il centro di equilibrio, il baricentro del mondo. Alla sua scomparsa, gli equilibri si spostano. L’odio si tramuta in ferocia, la ferocia in avidità, e l’avidità in fiamme. Fiamme di una guerra destinata a bruciare il mondo intero.
Il risveglio dell’avatar
É qui che comincia la storia di avatar. Nel freddo artico del nord, tra aurore sublimi e oceani infiniti, un ragazzo ed una ragazza scorgono qualcosa intrappolato nel ghiaccio: un ragazzino con uno strano segno sulla fronte. Il suo nome è Eng, colui che è destinato a divenire avatar, il guardiano del mondo. Tuttavia, il primo elemento che Eng è in grado di padroneggiare, è soltanto l’aria
La scelta non è casuale. Soprattutto se a guardare questa serie fosse stato uno dei più grandi filosofi antichi: Anassimene. Per lui infatti, non esiste principio primo più degno dell’aria. È da essa che tutto deriva. L’aria non solo permette il movimento, ma è in grado di modellare ogni elemento. Sono infatti correnti di aria calda, dice Anassimene, a permettere il fuoco, e così via, andando a formare gli elementi di fuoco, terra e acqua.
È così che Eng, ottenendo il controllo dell’aria, sarà poi in grado di comprendere e possedere tutti gli altri elementi.