
A chi non piace gustarsi un buon bicchiere di vino la sera, magari nella vasca da bagno, per godersi il meritato riposo dopo le fatiche e le rogne di una giornata? L’alcol accompagna i piaceri della vita, da una cena a base di pesce, ad un appuntamento romantico. A volte, invece, viene utilizzato come espediente per dimenticare, almeno temporaneamente, le proprie delusioni amorose. Ma cosa succede quando un piacere diventa un vizio? Nella vita è giusto che ci sia un equilibrio per ogni cosa e lo stesso vale anche in questo caso. Sappiamo bene quali sono le conseguenze di un consumo abituale di sostanze alcoliche. Le persone più fragili sprofondano nel tunnel dell’alcolismo dal quale è veramente difficile uscire. Tuttavia, c’è qualcuno che risente più di altri delle conseguenze dell’abuso: diversi studi hanno evidenziato che le donne sono più sensibili degli uomini ai problemi legati all’alcolismo.
Essere complicate

Sappiamo bene quanto possano essere difficili da capire le donne. Questo si riflette anche nell’alcolismo. Spesso le donne tendono a nascondere o dissimulare i loro problemi. Automaticamente, questo si riflette in una maggiore difficoltà nell’individuare patologie come quelle dell’abuso di sostanze alcoliche. Spesso, la dipendenza viene nascosta nelle stesse mura domestiche dai parenti, dalla famiglia che prova a gestire, e contenere, il problema prima che questo si ingigantisca più del dovuto. Perchè fare questo? Per cercare di proteggerla da una condizione che potrebbe rivelarsi fortemente stigmatizzante. Del resto, come sappiamo, la figura femminile è quella che, al giorno d’oggi, è sottoposta maggiormente a stereotipi. Essere bollate come alcoliste significherebbe incorrere anche in esclusione ed isolamento sociale. In fin dei conti, chi si fiderebbe mai di un’ubriacona? Come potrebbe mai essere una buona madre?
Gli effetti sul corpo…

Il corpo femminile presenta una massa corporea inferiore rispetto a quello maschile. Per questo motivo, presenta un’efficenza minore nel metabolizzare le sostanze alcoliche. Di conseguenza, a pari quantità alcoliche tra uomo e donna, quest’ultima presenta un tasso di alcolemia maggiore rispetto all’uomo. Proprio per questi fattori, la donna risulta essere più vulnerabile dell’uomo allo sviluppo dell’alcolismo e, di conseguenza, più sensibile allo sviluppo di malattie cardiovascolari, epatiche e anche psichiatriche. L’abuso di alcol, inoltre, ha delle conseguenze importanti sulla fertilità della donna, in quanto potrebbe essere il responsabile di una minore produzione di ormoni femminili che altera la regolarità del ciclo mestruale che, alle volte, può anche scomparire. Per non parlare degli effetti dell’alcol sulle donne in gravidanza, in quanto anche l’assunzione di piccole dosi può essere trasmessa al feto, che non possiede gli enzimi capaci di metabolizzare l’alcol. Il bambino, quindi, potrebbe sviluppare delle intossicazioni alcoliche in utero, che possono portare ritardo mentale e malformazioni. Si pensa, inoltre, che un individuo che contrae una dipendenza dall’alcol sviluppi un gene che, con la procreazione, potrebbe essere passato al bambino, il quale, a sua volta, potrebbe sviluppare una dipendenza da sostanze alcoliche.
…e sulla mente

Anche se non sembra, la dipendenza dall’alcol influisce sulla psiche dell’individuo. Come abbiamo detto, le donne sono portate a cercare di auto-medicalizzarsi e a cercare di risolvere problemi di nascosto. Problemi tra le mura domestiche, con la famiglia, con il partner devono essere risolti silenziosamente, ma la donna non deve proteggersi solo dallo stigma sociale. Conoscete la classica frase “bevo per dimenticare”? L’alcol rappresenta una barriera che protegge da situazioni che provocano stress, ansia e frustrazione. Quando l’autostima è molto bassa, si tende ad utilizzare l’alcol per cercare di essere più piacenti, dato il suo effetto fortemente disinibente. In secondo luogo, l’alcol viene utilizzato come espediente per fuggire dalla realtà, per godere di un attimo di goliardia prima di tornare alla dura e secca realtà che, molto spesso, appare troppo dura da affrontare da soli. Spesso ci si sente troppo fragili, incapaci di affrontare gli eventi della vita. Spesso si tende a cercare una via di fuga dalle proprie responsabilità. Tuttavia, questa via di fuga, alle volte, si può rivelare addirittura fatale.
Possibili soluzioni?

Un primo step per aiutare un alcolista è quello di portarlo, o portarla, a riconoscere di avere un problema. Nessuno è disposto a farsi aiutare se non è consapevole di stare correndo un rischio. La terapia può aiutare moltissimo la persona a superare i problemi intrinsecamente legati all’alcol, affinché si renda conto di non avere più bisogno del suo salvagente per superare la giornata. Le terapie di gruppo risultano, in questo caso, vincenti, poiché, in questo modo, gli individui si sentono capiti, vicini l’uno con l’altro e, specialmente nel caso della donna, esenti da qualsiasi stereotipo e giudizio con il quale ha paura di scontrarsi.
Alice Tomaselli