50 sfumature di cielo. Perché lo vediamo di colori diversi

Tutti noi abbiamo visto almeno una volta, dal vivo o in foto, un tramonto suggestivo e affascinante. Un bambino o magari anche un adulto potrebbe chiedersi il perché il cielo ci appare di diverse colorazioni durante l’arco della giornata. La risposta la possiamo trovare nell’atmosfera che circonda il pianeta.

Il cielo è da sempre fonte di ispirazione per poeti e narratori, oggetto di studio di scienziati e teatro di spettacoli quali eclissi e stelle cadenti. Durante la giornata esso assume colorazioni diverse, ma a cosa è dovuto ciò? Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo verso il nostro sole e le radiazioni che ci invia.

Il sole emette una radiazione bianca che comprende tutti i colori dello spettro del visibile (ovvero le radiazioni che l’occhio umano riesce a vedere). Ciascuna radiazione, presa singolarmente, si distingue dalle altre grazie alla propria lunghezza d’onda (e di conseguenza la propria energia). In base a questo parametro la radiazione assume un colore diverso rispetto alle altre. Ad esempio, a 320 nanometri si ha una radiazione blu, mentre a 720 nanometri una radiazione rossa (tutte le radiazioni visibili sono comprese all’interno di questo intervallo di lunghezze d’onda).

I colori del cielo

CieloLa principale responsabile del fenomeno è la nostra atmosfera. Le diverse lunghezze d’onda delle varie radiazioni interagiscono con essa in modo diverso. A mezzogiorno, quando il sole si trova sopra la nostra testa e non ci sono nuvole, vediamo il cielo azzurro. Questo perché la luce solare percorre il minor percorso possibile nell’atmosfera prima di arrivare a noi. Durante questo tragitto, le particelle dell’atmosfera sono in grado di diffondere le radiazioni con basse lunghezze d’onda (quelle vicine al blu). Invece quelle con maggiori lunghezze d’onda (vicine al rosso) non fanno in tempo ad essere deviate dalle particelle. Ed è proprio per questo che il cielo ci appare azzurro e il sole giallo/arancio.

Cielo
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Al contrario, al tramonto, la luce solare prima di arrivare a noi deve attraversare uno strato di atmosfera molto maggiore. Le radiazioni più corte vengono diffuse nella prima parte di atmosfera che incontra, perciò queste non arrivano ai nostri occhi. Allo stesso tempo però, la maggiore distanza consente anche alle radiazioni con maggiore lunghezza d’onda di essere diffuse. Di conseguenza vedremo il cielo attorno al sole con sfumature rosso-arancio, avendo così il classico spettacolo di un tramonto.

Il fenomeno varia anche in base all’altezza cui ci si trova. In montagna, dove l’atmosfera è più rarefatta si ha un azzurro più intenso. Se invece ci trovassimo su un corpo celeste senza atmosfera, come la luna, il cielo ci apparirebbe nero proprio perché non ci sono particelle che diffondono la luce.

Michele Sciamanna