Viene fondato il WWF: ecco la su storia e i suoi principali interventi

Il WWF è un’associazione ormai quasi conosciuta da tutti, dedita alla tutale dall’ambiente naturale e degli animali, ecco la sua storia.

Di J. Patrick Fischer – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9010137

L’11 settembre del 1961, nasce il WWF, per iniziativa di Sir Julian Huxley, famoso biologo. Sebbene nasca con altri intenti, il WWF controlla,ormai, parchi nazionali per quasi il 10% della superficie mondiale.

Due principi e un sir

Nato per iniziativa di Huxley, insieme al principe Bernardo d’Olanda e al principe Filippo di Edimburgo, il WWF doveva inizialmente servire uno scopo preciso: quello di raccogliere fondi per l’IUCN – dello stesso Huxley – ma dopo pochi anni, lo aveva già soppiantato.

Il nome completo dell’associazione è World Wildlife Fund, traducibile come Fondo mondiale per la vita selvatica. Il nome dice già tanto sugli obbiettivi, tutti incentrati sulla conservazione della natura.

Quali sono i principi del WWF?

Quello primario è bloccare la degradazione del pianeta e dell’ambiente naturale, in modo tale da far vivere l’uomo in comunione e in sintonia con la natura. A questo possono essere aggiunte le misure di cautela verso la biodiversità presente nella terra e il sicuro utilizzo di alcune risorse rinnovabili, naturalmente tutto svolto in chiave sostenibile. Si concentra molto anche sulle forme di inquinamento e tutto lo spreco che coinvolge risorse primarie e non, prendendosi cura di ampi spazi, quali foreste, oceani, acqua dolce, cibo e clima.

«Bloccare la degradazione dell’ambiente naturale del pianeta e di costruire un futuro in cui l’uomo vivrà in armonia con la natura»

Non trascura nemmeno l’impatto delle imprese nel mondo, ormai indispensabili, ma con un forte impatto sull’ambiente. Lo scopo è cercare di portarle dalla loro parte e cambiare l’approccio nei confronti della natura, tanto da stipulare dei patti in cui entrambe e parti si impegnano, soprattutto la prima, alla quale viene chiesto di ridurre al minimo il proprio impatto.

Due dei progetti importanti

  • 1992, Progetto Orso: nasce la collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, grazie alla quale si cerca di limitare la dispersione degli orsi in tutte quelle aree che non possono essere definite protette. A collaborare anche l’Università degli studi di Roma, ovvero “La Sapienza” e il Corpo Forestale, i quali anno aiutato nelle indagini. Grazie a coloro i quali hanno disposto i fondi – tra cui anche la Nokia – è stato possibile comprare delle recinzioni per limitare i danni apportati dagli stesi orsi. Il fine, quindi, vince su due fronti: proteggere gli orsi, ma anche specie che questi possono attaccare, come i greggi o, per esempio, le arnie.
  • 1995, Spadare: le reti da pesca sono sempre state un pericolo per alcune specie, poiché rischiano di ucciderle. Proprio per questa ragione, nel 1995, il WWF decide di raccogliere una serie di firme atte a proibire l’uso delle reti da pesca. La vincita, in questo caso, è stata più che concreta, perché nel 2002 è stata la stessa Unione Europea a proibire le reti.

 

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