L’8 settembre del 1522 Antonio Pigafetta fece rientro dal suo giro intorno al mondo, venenedo a contatto con nuovi mondi e popoli.
Inoltre fu uno dei primi a intuire la necessità di introdurre i fusi orari, per poter ottimizzare la gestione e la stima del tempo cronologico.
La spedizione
L’8 settembre dell’anno 1522, Antonio Lombardo, detto Pigafetta rientrava dalla spedizione partita nei pressi di Siviglia il 20 settembre 1519, con 18 uomini a bordo della Victoria, con un equipaggio di circa 235 uomini. Fu così che riuscì a concludere tutta la circumnavigazione del globo. Inoltre fino all’8 gennaio 2023, presso le Gallerie d’Italia a Vicenza, sarà possibile visitare la mostra “dedicata proprio a Pigafetta e i suoi viaggi. La spedizione a cui partecipò era proprio la celebre circumnavigazione capitanata dal portoghese Ferdinando Magellano, che però morì prima di portarla a termine. Pigafetta, cronista di bordo, si accorse delle numerose perdite dell’equipaggio di partenza. Inoltre facendo sosta nella piccola baia di São Miguel, presso le Azzorre, si accorse del cambiamento cronologico e del passaggio dal 9 luglio al 10.
Il fuso orario
Il cronista geografo e esploratore vicentino, ricontrollando il suo diario senza trovare inesattezze, aveva concluso che l’errore dovevano averlo commesso i portoghesi delle Azzorre, vedendo come a livello cronologico ci siano state delle inesattezze rispetto al tempo reale. Ma anche quando fdu gettata l’ancora dopo altri due mesi nel porto di Sanlúcar le date non combaciavano. Per gli esploratori era il 5 settembre, per il calendario il 6. Era solo l’inizio di una una serie di scoperte eccezionali esenza precedenti, inclusa proprio quella appena presa in questione, ovvero del fuso orario. Oltretutto Pigafetta inizialmente non avrebbe nemmeno dovuto partecipare a questa spedizione, ma con il suo bizzarro italiano misto a dialetto vicentino e a contaminazioni di spagnolo, fu la voce narrante del viaggio e lo rese più colorito.
Il mondo diventa connesso
In seguito alle prime scoperte geografiche che videro protagonisti Pigafetta, Magellano e Colombo, grazie alle esplorazioni planetarie e circumnavigazioni, i confini si allargarono via via sempre di più, con reti commerciali che divennero globali. In Italia si formarono questi navigatori, oltre che scuole di cartografia di fondamentale importanza. Genova e soprattutto Venezia furono molto attive e all’avanguardia nella produzione di carte geografiche, fondamentali per poter esplorare nuovi terriotri. Merci di ogni provenienza arrivarono così in Europa e non solo. Si andò formando gradualmente un mercato di interazioni globali e omologazione dei consumi, che vide un vertiginoso aumento proprio in Europa. Tabacco e tè furono consumati quotidianamente inizialmete dalle classi più abbienti, trovando in seguito una diffsuione a livello popolare e una dimunuzione del proprio prezzo. Per concludere le prime esplorazione d’età Moderna ebbero un ruolo cruciale per la formazione del mondo che conosciamo oggi.