Vaccini, l’obbligo di vaccinazioni slitta al 2019: l’attacco di Burioni

Il tema dei vaccini è tornato a infiammare il Senato. Ieri si è discusso ancora riguardo al Decreto Milleproroghe, che ha portato con sé diversi momenti di tensione. In particolare, il senato si è scontrato al momento dell’approvazione di un emendamento promosso da M5Se Lega, il quale propone il rinvio all’anno scolastico 2019-2020 il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia per i bambini le cui famiglie non presentino la documentazione sulle vaccinazioni effettuate. I voti favorevoli sono stati 149, i contrari 110 (tra cui quello della senatrice M5s Elena Fattori, in dissenso dal suo gruppo), e un astenuto.

Vaccini, viene approvato lo slittamento dell'obbligo
Il senato approva lo slittamento dell’obbligo di copertura vaccinale

Le voci dell’opposizione e le fratture interne sul tema vaccini

La ministra Grillo ha voluto ribadire attraverso la sua pagina Facebook che la soluzione è stata semplicemente rimandata, non eliminata. Questo porta però, come preannunciato, al libero accesso alle scuole d’infanzia, in attesa di una soluzione definitiva sulla questione vaccini. Ma voci di dissenso non sono mancate. L’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin non ha apprezzato per niente questa decisione. “Di fatto hanno vinto i no-vax e di fatto la legge sull’obbligo vaccinale per la frequenza della scuola è stata annullata -ha controbattuto la Lorenzin – e la conseguenza di ciò è ora il forte rischio di una diminuzione delle coperture vaccinali e di nuove epidemie per varie malattie”. Ha quindi aggiunto che si sono sposate le tesi dei no-vax, che rappresentano comunque una parte esigua della popolazione italiana. “È una cosa gravissima: in questo modo – ha concluso – l’Italia disconosce il valore della scienza e del metodo scientifico. La cosa più grave è che così si mettono a rischio le nuove generazioni“.

Persino il M5S ha visto delle fratture al suo interno: Elena Fattori si è separata dal suo gruppo votando contro, sostenendo addirittura fosse un “voto indignato“. Contro il provvedimento anche Pd e Forza Italia.

L’indignazione di Roberto Burioni, portavoce pro-vax

Burioni contro la scelta del senato sui vaccini
Burioni, noto immunologo italiano, si scaglia contro la decisione del senato. Foto da Rainews24

Non è mancato neanche l’affondo indignato di Roberto Burioni, noto virologo italiano che si batte in difesa dei vaccini e della loro diffusione. “Il senato ieri sui vaccini ha scritto una pagina infame nella storia della Repubblica, mettendo a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del paese” scrive l’immunologo sulla sua pagina Twitter. “Il ministro che tace è surreale. Vergogna”. Comprensibili le sue dure parole, vista il suo impegno nella campagna pro-vax e la sua lotta contro l’ignoranza propugnata dai no-vax. Per quanto questi ultimi siano in netta minoranza in Italia, i rischi che scaturiscono dalle loro azioni non sono di certo di piccola entità.