Urbino è stata nominata dal New York Times metà d’interesse mondiale per il 2020
È di pochissimi giorni fa la notizia uscita sul New York Times che elegge Urbino come meta d’interesse mondiale per il 2020. Nella storia italiana, Urbino si è resa protagonista di assoluta importanza per l’Italia soprattutto in epoca Umanistica e Rinascimentale; oggi scopriremo insieme le sue origini e due figure di importanza mondiale originarie di Urbino : Federico da Montefeltro e Raffaello.
Urbino il un piccolo borgo italiano patrimonio mondiale dell’Unesco
La città di Urbino è una delle 52 mete al mondo da visitare nel 2020, secondo il New York Times. La città ducale, il cui centro storico è delimitato da mura perfettamente conservate ed è l’unico sito Unesco della Regione Marche, è riconosciuta come la “culla del Rinascimento”. Anche per un visitatore inesperto e distratto, Urbino si mostra al primo sguardo come uno scrigno ricchissimo di gioielli: per cominciare, il Palazzo Ducale, dimora dei Montefeltro, signori di Urbino, che abitualmente offre i più bei dipinti del ‘400 e ‘500, dalla Muta di Raffaello alla Flagellazione e alla Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, fino alla Città Ideale, al Miracolo dell’Ostia di Paolo Uccello, all’Ultima Cena e la Resurrezione di Tiziano. La visita a Urbino non può prescindere dalla Casa Natale di Raffaello, meta obbligata, come dice lo stesso New York Times, anche per i più importanti artisti nel Rinascimento, data anche la presenza della bottega di Giovanni Santi, padre di Raffaello. Poi ci sono gli Oratori di San Giovanni, con affreschi dei Salimbeni, e di San Giuseppe, con il Presepe del Brandani, dei veri gioielli situati a poca distanza l’uno dall’altro, in via Barocci. Nella zona monumentale, vicino a Palazzo Ducale, c’è anche il Museo Diocesano Albani, con preziosi arredi ecclesiastici, dal XIII secolo ai giorni nostri.Urbino può anzi deve essere visitata a piedi, perché solo così si possono scoprire piazze, vicoli, piole, torrioni e tutti i suoi molteplici scorci suggestivi del centro storico e le splendide vedute sui paesaggi circostanti.

Federico da Montefeltro un Urbinate illustre e di fondamentale importanza per l’Italia Rinascimentale
Federico da Montefeltro è stato un condottiero italiano, capitano di ventura e famoso signore Rinascimentale. Conte di Montefeltro, di Urbino e di Castel Durante, ebbe signoria di molti altri luoghi, arrivando ad assurgere al rango di duca d’Urbino, dal 1474 alla morte. Nel 1437 sposò in prime nozze Gentile Brancaleoni (1416-1457), figlia del signore di Mercatello e Sant’Angelo in Vado Bartolomeo Brancaleoni; in seconde nozze, nel 1460, Battista Sforza (1446-1472), figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro. Impiegò gli enormi guadagni derivati dalle condotte militari per mantenere una splendida corte, ma soprattutto per edificare il Palazzo Ducale d’Urbino e il Palazzo Ducale di Gubbio, per rafforzare le difese militari dello stato con la costruzione e la ristrutturazione di rocche e castelli, per allestire una delle più celebri biblioteche dell’epoca. Per questo è ricordato come uno dei principali mecenati del Rinascimento italiano. Amico intimo di Piero della Francesca, era definito “la luce dell’Italia”. È noto anche per le sue divergenze con Lorenzo de Medici e si crede sia anche tra chi ha progettato la congiura dei Pazi insieme a Sisto V. Federico è colui che ha commissionato l’ultimo restauro di Palazzo Ducale e progettato Urbino così come è nota a noi.

Non solo Federico: ecco perché oggi Urbino è meta d’interesse culturale
Urbino è un comune italiano di 14 266 abitanti, della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l’eredità architettonica. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO. Data la sua importanza, la città è ricordata anche nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici città nobili dell’Italia unita. La vocazione di Urbino come luogo di studio e crescita (qui studiò anche il poeta Giovanni Pascoli) è nota a livello internazionale: in città ci sono prestigiose istituzioni artistiche, come la “Scuola del Libro”, l’Isia e l’Accademia di belle Arti, si fanno corsi di incisione, un festival dell’Acquerello, del Teatro Urbano, del Jazz, di Musica Antica, per cui arrivano in città appassionati da tutto il mondo. Difficile sintetizzare tutto quello che a Urbino si potrebbe fare e visitare. Nel 2020 inoltre, per chi sceglie di visitare questo splendido borgo, sarà possibile conoscere meglio la figura di Raffaello che nacque proprio qui con mostre, eventi e spettacoli teatrali a lui dedicati; insomma una buona occasione per fare una vacanza culturale e conoscere quella ragione meravogliosa dove è collocata: Le Marche.