“Unedited footage of a bear” è un video rilasciato dal canale AdultSwim su YouTube, relativo ad un farmaco contro l’allergia.
Il video appartiene alla serie Informercials, ossia a quei video che solitamente vengono proiettati fra vari film o programmi quando l’audience è stanca e guarda queste pubblicità relative a dei prodotti che vengono venduti.
Il video: le teorie dietro la narrazione
Numerosi forum su Reddit e blog amatoriali hanno discusso a lungo di questo video apparso su YouTube diversi anni fa. Il titolo presta fede alla scena di apertura: i primi 30 secondi sono infatti un video di un orso grizzly ad alta definizione, anche se la descrizione del video afferma che non si sa con certezza quale specie di orso sia.
La scena si sposta poi su una pubblicità di Youtube vera e propria con il pulsante “skip this ad” di fianco.
In particolare, la pubblicità riguarda la promozione di un farmaco noto come Claridryl e vede come protagonista una signora di nome Donna. Nella pubblicità, la protagonista inizia ad assumere le pillole che vengono sponsorizzate e come effetto collaterale inizia a sviluppare una personalità alternativa, una versione folle di se stessa. Mentre si trova nell’auto, infatti, ci sono numerose bottiglie e pacchi di pillole che indicano che ne ha abusato nei giorni precedenti. All’inizio, ancora durante la pubblicità, si vede anche la altra versione di se stessa in background. Inoltre, mentre sta guidando, passa vicino ad una casa con una scena del crimine dove tutti i membri della famiglia sono stati uccisi. La persona che piange per i cadaveri ha le stesse scarpe dei corpi morti avvolti nelle lenzuola. Quando comprende che cosa sta succedendo (la sua versione che cerca di rispondere al telefono urlando il suo nome), è ormai troppo tardi siccome la versione folle ha iniziato a prendere il controllo e a cercare di uccidere l’altra parte di se stessa. La parte finale del video mostra tutti i flashback delle volte che la parte malata è stata in controllo o tutte le volte in passato che ha preso le pillole ed ha avuto degli effetti avversi.
Che cos’è il Claridryl?
Osservando la metamorfosi comportamentale della protagonista, siamo subito portati a pensare che il farmaco sia una sorta di antidepressivo o di stabilizzatore dell’umore che potrebbe aiutare una qualsiasi mamma a gestire lo stress di badare ad una famiglia. Tuttavia, lo sgomento principale associato all’assunzione del farmaco è proprio la sua funzione farmacologica: si tratta infatti di un antiallergenico o un decongestionante, ossia un farmaco che, seppur venduto dietro prescrizione, non dovrebbe assolutamente avere degli effetti avversi così gravi da compromettere lo stato mentale del paziente che ne fa uso. Adult Swim non fa dei commenti circa gli errori della industria farmaceutica moderna nel complesso, ma fa una critica indiretta all’abuso di farmaci che viene effettuato dalle persone semplicemente per nostra convenienza, mostrando come siamo anche responsabili delle conseguenze e delle nostre azioni.
Alcuni farmaci possono compromettere il sistema nervoso
Al giorno d’oggi non è raro trovare, soprattutto nelle fasce di età avanzata, pazienti che si trovano in un regime polifarmacologico, ossia caratterizzato dalla assunzione di differenti farmaci fra loro. Il compito principale di un medico e di un farmacista, all’atto della prescrizione, è di valutare l’impatto dei singoli farmaci sul soggetto ma anche valutare e descrivere delle possibili interazioni metaboliche che potrebbero esporre il paziente ad un rischio di reazione avversa.
Oggi si parla di NSE, ossia di neurologic side effect, che descrive una sindrome (o un disturbo) neurologica indotta dai farmaci. I farmacisti potrebbero non prevedere o riconoscere queste nuove condizioni causate da agenti farmacologici comuni. I cambiamenti nel sistema nervoso centrale o nei nervi periferici potrebbero causare una grande varietà di sintomi, inclusi la perdita della coordinazione e della forza muscolare, uno stato di stupore, la perdita di conoscenza, convulsioni e paralisi.
Per fare un esempio di patologia neurologica indotta dai farmaci, si pensa alla sindrome cerebellare, conseguenza dell’alterazione della normale funzione della regione cerebrale responsabile per la coordinazione e l’equilibrio. Questa sindrome potrebbe essere indotta da una serie di farmaci come la fenitoina, il litio, la carbamazepina, alcuni agenti chemioterapici ma anche degli antibiotici aminoglicosidici. Molti casi, fortunatamente, sono reversibili anche se in letteratura sono stati descritti dei casi di sindrome cerebellare permanente, soprattutto con la somministrazione di elevate dosi e di agenti farmacologici ad alto rischio come il litio associato a degli antipsicotici.