Tra comete, asteroidi e meteore: un viaggio nello spazio sulla scia delle Geminidi

Che sia la notte di San Lorenzo, ad Agosto, o che sia la notte di Santa Lucia, a Dicembre, le stelle cadenti tornano periodicamente a “salutare” i nostri cieli. Ma sono davvero stelle?

(fonte immagine: repubblica.it)

Sia gli appassionati di astronomia che quelli più inesperti in materia, in questi giorni, avranno sicuramente sentito parlare delle Geminidi: lo sciame meteorico che ha illuminato il cielo stanotte, 13 dicembre. Paragonabili, in quanto a intensità di luce e frequenza, alle Perseidi, le stelle cadenti di Agosto, le Geminidi tuttavia, rispetto a queste ultime, generate da frammenti di cometa, si formano (forse) a partire da un asteroide. Ma facciamo chiarezza.

Asteroidi, comete, meteore…

Prima di parlare delle Geminidi, e del suo corpo progenitore, che come si è accennato, sembra essere un asteroide, è doveroso fare chiarezza su dei termini che potrebbero destare confusione, o essere scambiati per sinonimi.

Innanzitutto, cos’è una “stella cadente”? E’ sostanzialmente quella che viene definita meteora, ovvero, uno frammento di un corpo celeste che, quando va a contatto con l’atmosfera terrestre, brucia a causa dell’attrito, rendendosi visibile  sotto forma di una scia luminosa. La meteora può generarsi sia a partire da un asteroide che da una cometa.

In breve, una cometa è un corpo celeste formato da gas ghiacciati: principalmente acqua, metano e anidride carbonica, mescolate con frammenti di rocce e minerali. Si pensa che le comete si siano formate dalla condensazione della nebulosa da cui si formò il Sistema Solare: le zone periferiche di tale nebulosa sarebbero state abbastanza fredde da permettere all’acqua di trovarsi in forma di ghiaccio.

Gli asteroidi, invece, sono corpi celesti, costituiti da rocce e minerali, quindi non presentano ghiaccio. Si pensa che siano i corpi “esclusi” dalla formazione dei pianeti, a causa degli effetti delle risonanze gravitazionali con la massa di Giove.

Quando si parla di sciame meteorico, dunque, una vera e propria pioggia di meteore, ci si riferisce a delle meteore provenienti da una cometa, in quanto essa, quando si avvicina al sole, vaporizza parte del suo materiale e “disperde” frammenti di essa stessa, che vanno a costituire la caratteristica coda.  Quando la Terra attraversa queste scie di detriti, otteniamo uno sciame meteorico.

(fonte immagine: ansa.it)

Geminidi, cosa sono?

Le Geminidi devono il loro nome alla costellazione dei Gemelli (Gemini), dalla quale provengono. Esse rappresentano il principale sciame meteorico di Dicembre, di passaggio sulle nostre teste dal 10 al 15 dicembre circa, con un picco di visibilità nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. Visibilità che, purtroppo, è stata ostacolata dalla luce lunare e da un meteo non particolarmente favorevole.

Le Geminidi provengono dall’asteroide 3200 Phaethon, i cui detriti, quando entrano nella nostra atmosfera terrestre, si incendiano, dando vita al caratteristico sciame. Esso è relativamente giovane: è stato osservato per la prima volta nel 1983, grazie alle immagini catturate dal satellite Infrared Astronomical Satellite (IRAS).

Lo sciame meteorico delle Geminidi è molto “generoso”: si stima che, durante il picco, arrivano ad esserci fino a 150 meteore all’ora, secondo l’American Meteor Society. Inoltre, la visibilità è favorita dal fatto che siano relativamente lente: circa 35 km/s.

Inoltre, la quantità di frammenti può solo andare ad aumentare, perché è stato osservato che l’orbita della nube di detriti sta cambiando nel tempo: il centro dell’orbita delle Geminidi si sta avvicinando alla Terra.

(fonte immagine: wikipedia.org)

 

Le controversie sulla natura di 3200 Phaethon

Tuttavia, quello delle Geminidi, sembra essere l’unico sciame meteorico proveniente da un asteroide, e ciò desta non pochi sospetti negli studiosi.

Gli asteroidi come 3200 Phaethon,  (chiamato anche Fetonte), sono oggetti rocciosi che non si comportano allo stesso modo delle comete quando si avvicinano al Sole, quindi non è ben chiaro di come 3200 Phaethon possa creare le Geminidi.

Alcuni hanno ipotizzato che si potrebbe trattare di frammenti derivanti dalla collisione di Fetonte con un altro oggetto nello spazio.

Tuttavia, la teoria più accreditata, è che 3200 Phaethon sia una cometa estinta. Presenta ibfatti un’ orbita ellittica, che dura 1,4 anni, che nel suo cammino incrocia quelle di Mercurio, Venere, Terra e Marte. Proprio l’orbita ellittica, però, è una caratteristica peculiare delle comete.

Dunque Fetonte potrebbe essere una cometa che ha accumulato moltissime polveri e materiale roccioso che ha formato una crosta, ma al di sotto di questa persisterebbe lo stato da cometa. In effetti, esso non ha né la chioma né la coda, che sono caratteristici delle comete, ma sembra avere una particolare e minuscola coda di polvere.

Il dubbio rimane, e intanto la NASA l’ha classificato tra gli oggetti potenzialmente pericolosi (PHA) a causa delle dimensioni e della vicinanza all’orbita terrestre, anche se al momento non desta particolari preoccupazioni di impatto, anche perché questo sciame si sta evolvendo in maniera molto rapida e probabilmente si estinguerà fra meno di un centinaio di anni.

(fonte immagine: wired.it)

Che provengano da una cometa, o da un asteroide, l’effetto finale dello sciame meteorico è sicuramente spettacolare, ancora di più se siete dei sognatori che ancora esprimono un desiderio al loro passaggio. Sapere cosa sono, di cosa sono fatte, poi, può solo aumentarne il fascino. E se stanotte non siete stati molto fortunati da vederne qualcuna, ci sono sempre le Quadrantidi a gennaio!

 

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