Torino 1967, Palazzo Campana viene occupato: conosciamo una delle anticipazioni del Maggio Francese

Il 27 Novembre del 1967 cominciano le prime occupazioni universitarie a Torino. 

Di SetteTreSette – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=122187566

Le occupazioni studentesche sono state parte integrante della storia delle università: è la scintilla che accende la ribellione e, da questo momento, una serie di azioni simili prenderanno vita anche in altri atenei.

 

Torino, 1967

Nel Novembre del 1967 Palazzo Campana viene occupato. Si tratta del Palazzo sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino. Un periodo non semplice, di certo, che anticipò di qualche mese il famoso Maggio Francese. A parlare della questione è stato De Luna, storico e protagonista dei disordini di quel periodo, il quale racconta:

«Cominciò con un pretesto molto pragmatico: si era diffusa la voce che volessero spostare le facoltà umanistiche nella tenuta della Mandria. Pertanto la prima mobilitazione – io ero all’ ultimo anno di Giurisprudenza – avvenne su un obiettivo certamente non rivoluzionario. Facemmo irruzione nel senato accademico e nel consiglio d’ amministrazione, rompendo così la sacralità del potere accademico. Poi venne il resto.»

Quando cominciarono le occupazioni?

I tempi di occupazione, furono, in realtà, molto brevi. L’assemblea si svolse il 1 Febbraio e il nucleo della questione era, sostanzialmente, questo: “continuano ad essere esclusi da ogni posizione di responsabilità nella gestione dell’Università che non viene riconosciuto da parte del Governo il diritto degli studenti a una retribuzione in quanto lavoratori intellettuali (e continua) di sviluppare nelle prossime settimane una vasta azione di massa nelle Facoltà volta a contestare la struttura autoritaria dell’Università […]”.

Passò circa una settimana e il 9 Febbraio Palazzo Campana fu occupato per la prima volta. La Polizia non tardò a entrare e prima di sera 81 studenti furono denunciati. Occupazioni e denunce si alternarono per mesi, fino a Novembre.

Palazzo Campana occupato

27 Novembre Palazzo Campana viene occupato nuovamente e in maniera radicalmente nuova. Gli studenti impediscono ai professori di entrare nel Palazzo e, nel frattempo, l’attività didattica è di conseguenza sospesa. Questo stato di ribellione e di denuncia si estese in tutta Torino e si perpetuò anche negli altri atenei italiani. Il 27 è, però, una piccola grande svolta: è l’inizio di qualcosa di molto più concreto, l’inizio di quello che sarà il Maggio Francese e, successivamente, uno dei punti cardine della storia. Gli studenti resistettero per circa un mese, quando nel 27 Dicembre dello stesso anno, la protesta fu sedata e ci fu il primo sgombero. Lì, a Palazzo Campana, gli studenti si erano attrezzati con brandine e altre piccole comodità che permisero loro di essere sempre presenti e di instaurare un ciclo di continua alternanza. Neanche il primo sgombero, comunque, riuscì a destabilizzarli: continuarono gli scontri, anche con i professori e furono spesso molto duri.

 

«[…] Noi contestiamo la società partendo da una struttura ben definita, nella quale siamo inseriti. Invece il tipo di scontro che avviene tra i partiti è essenzialmente ideologico, astratto: avviene al di fuori di ogni movimento, studentesco o operaio, capace comunque di dare concretezza al dibattito.»

(Gli studenti di Palazzo Campana)

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