Questo non vuole essere un articolo che ti porti a scongiurare. Sicuramente nessuno si augura che il proprio aereo cada, e altrettanto sicuramente stiamo parlando di un’eventualità davvero remota. Pensa che, la probabilità di morire per un incidente aereo è 1 su 11 milioni. Ciò nonostante, se dovesse malauguratamente accadere, ci sono consigli e istruzioni da seguire per avere più change di restare in vita. Curioso?
Sii preparato all’eventualità
Purtroppo, la probabilità di restare in vita a seguito di un incidente aereo è molto bassa. Ricorda, però, che anche la probabilità che un aereo cada è decisamente bassa. Il capitano di un Boeing 787 – aereo molto utilizzato da diverse compagnie aeree internazionali – Dave Inch, ha precisato quali siano accortezze ed istruzioni da seguire in caso di un incidente aereo. Non solo, ha rivelato anche cosa si dovrebbe fare per essere preparati ad un eventuale incidente. Per essere preparato ad una eventualità del genere, dovresti innanzitutto, rimuovere oggetti taglienti dalle tue tasche, allentare la cintura e togliere cravatte, sciarpe, tacchi alti o occhiali.
Il passo successivo, è quello di contare il numero di file tra il tuo sedile e le uscite, per capire quale sia quella più vicina e quale quella di riserva. Non solo, getta anche un occhio a ostacoli e sporgenze eventuali nel tragitto tra il tuo sedile e l’uscita. A cosa serve individuare anche un’uscita di riserva? Ad esempio, in caso di atterraggio su acqua, non tutte le uscite potrebbero essere utilizzabili. Ed individuare sporgenze o ostacoli nel tragitto, a cosa serve? Potrebbe tornarti utile nel caso in cui la cabina sia invasa dal fumo.
Istruzioni pratiche da seguire in caso di incidente aereo
Sempre nell’eventualità che ci sia del fumo in cabina, respirare attraverso un tessuto inumidito può aiutare, così come restare il più in basso possibile. Una raccomandazione del capitano del Boeing 787, è quella di seguire le istruzioni degli assistenti di volo ed evitare di fare video col cellulare: “Se tutti fanno le stesse cose e capiscono cosa ci si aspetta da loro, le persone lavoreranno insieme per far uscire tutti. Non sprecare il tuo tempo a fare video con la tua fotocamera”. Ma, una delle istruzioni principali, è sicuramente quella di non gonfiare il giubbotto di salvataggio dentro l’abitacolo, ma solo ed unicamente fuori. Potresti rimanere intrappolato nel caso in cui la cabina si riempia di acqua, non riuscendo a nuotare sott’acqua per raggiungere l’uscita. Se dovessi erroneamente gonfiarlo in una situazione simile, toglilo e aggrappati a qualcun altro una volta fuori l’abitacolo. Un solo giubbotto può far, infatti, restare a galla due persone. Una volta fuori dall’abitacolo, allontanati se c’è fumo o fuoco, ed evita quindi di fermarti in zone erbose che potrebbero prendere fuoco. Attenzione a non allontanarti troppo però, rischieresti di non essere contato.

Cos’è l’aerofobia?
Tra molte fobie, quella del volo è una delle più diffuse. Un sondaggio dell’Associazione europea disturbi attacchi di panico (Eurodap), ci dice che solo in Italia l’aerofobia interessa 6 persone su 10. Negli Stati Uniti riguarda un passeggero su 3, ed in generale – in tutto il mondo – gli aerofobici sono intorno al 50% della popolazione. Non si parla di semplice timore, che può invece interessare chiunque, ma di un vero e proprio terrore di viaggiare in aereo. La paura più grande sembra essere riferita ad eventuali problemi meccanici (73%), segue la paura di turbolenze (62%) e infine ci sono i problemi meccanici al suolo (36%). Questi dati sono stati offerti dallo studio
Fear of Flying: Impact on the U.S. Air Travel Industry.
L’aviofobia, rientra tra i disturbi d’ansia proprio perché il grande quantitativo di ansia provata dai soggetti è la caratteristica preponderante della sopracitata fobia. Sembra più diffusa tra le donne e non vi sono differenze quanto a distribuzione geografica, estrazione sociale o grado di istruzione.

Superare l’aviofobia
Per superare la paura di volare, esistono diversi corsi o seminari accompagnati da consulenza psicoterapeutica. In questi corsi vengono insegnati esercizi di rilassamento, strumenti per gestire l’ansia e informazioni tecniche sui voli in aereo. Oltre questo, ci sono anche consigli più immediati che puoi provare ad attuare. Al momento della partenza sii abbastanza riposato, viaggia (se puoi) con qualche conoscente, non guardare fuori dal finestrino, non consumare bevande eccitanti, mantieni la mente occupata leggendo, parlando o ascoltando musica. Se possibile, prendi dimestichezza iniziando a viaggiare su voli brevi.
Nel caso in cui queste accortezze non dovessero bastare, ricorda che è consigliabile non utilizzare farmaci calmanti senza aver consultato un medico, se ne dovessi sentire il bisogno, rivolgiti a lui. Valuta, inoltre, di intraprendere un percorso psicoterapeutico o psicologico che possa portarti fuori dalla morsa gelida della fobia e permetterti di vivere normalmente la tua vita, anche in volo.
Serena Vitale