Si chiama FlyKube la piattaforma italo-spagnola che è diventata punto di riferimento dei viaggi a sorpresa. È già da un po’ che se ne parla, ma adesso più che mai. I viaggi a sorpresa stanno prendendo piede e non possiamo che considerarla una piacevolissima opzione. Che sia un viaggio di maturità, estivo o col proprio partner, cosa c’è di più eccitante di non sapere dove si stia andando? I tre imprenditori di FlyKube infatti ci hanno visto lungo e hanno capito quanto l’effetto sorpresa possa attrarre le persone. Non a caso nel 2018 sono riusciti a fatturare circa 2 milioni di euro e sempre più persone scelgono l’ebrezza dell’ignoto.
FlyKube è la startup che rivoluzionerà il modo di viaggiare
Se siete alla ricerca di avventure, FlyKube è la piattaforma perfetta. Come funziona? Il sito vi mette a disposizione cinque piani di viaggio: Destinazione a sorpresa, Vipkube se intendete fare una vacanza di lusso, Tutto a sorpresa per chi non vuole decidere nemmeno la data, il pacchetto Estate a sorpresa per fare una vacanza al mare o Multidestinazione se il vostro sogno è fare un interrail. Poi potete scegliere l’aeroporto da cui partire e infine sarà l’algoritmo del sito web a proporvi la destinazione. Il costo è contenuto, a seconda dell’opzione scelta si può partire da una cifra di 150 euro. E’ l’ideale per chi ama improvvisare e è a caccia di nuove esperienze. FlyKube non è l’unica startup a organizzare questo tipo di viaggi, le fanno concorrenza Blindfold Travel, Waynabox e Holidayguru. Ma perchè sempre più investitori puntano sulle piattaforme dei viaggi a sorpresa? Anzi, la domanda a cui voglio rispondere oggi è un’ altra: perché ne siamo così attratti? Sembra che le novità siano il motore di tutte le nostre emozioni.
Perchè i viaggi a sorpresa eccitano tanto il nostro cervello
C’è un motivo se FlyKube è riuscita a ottenere un finanziamento di 400mila euro da parte degli investitori Bbooster Ventures, Enisa e Arcipelago Next. La loro carta vincente è stata capire l’enorme potere che ha la sorpresa sulle persone. Il nostro cervello è biologicamente programmato per attivarsi davanti a una novità e non è una cosa di poco conto. E’ proprio grazie a questa capacità che l’uomo a differenza delle altre specie, si è potuto evolvere. La sorpresa per l’uomo primitivo infatti poteva significare due cose: un pericolo (un predatore) o un’opportunità (una preda), per questo motivo il cervello è sensibile agli stimoli che non conosce. Vi siete mai chiesti perchè l’espressione sorpresa implica occhi e bocca spalancati? Il motivo è che in questo modo riusciamo ad allargare il campo visivo, mentre la bocca aperta serve per garantire una respirazione profonda che in caso di emergenza ci aiuta a fuggire dal pericolo.
La sorpresa fa parte delle sei emozioni primarie dell’essere umano tra cui troviamo rabbia, paura, disgusto, felicità e tristezza. L’aspetto particolare della sorpresa è che ogni emozione nasce da essa. Infatti proviamo un’emozione tutte le volte che cogliamo qualcosa di nuovo. La sorpresa però dura soltanto una frazione di secondo, infatti subito dopo il cervello elabora l’evento e lo etichetta con un’ altra emozione. A decidere quale sarà l’emozione del momento è l’amigdala, una ghiandola del cervello a forma di mandorla. Ovviamente la sorpresa può essere interpretata anche negativamente, come la scoperta di un tradimento o di aver preso un brutto voto all’esame per cui abbiamo studiato giorno e notte. In fondo però è proprio il rischio che la sorpresa sia brutta ad incrementare il piacere che si prova quando invece l’evento è positivo. E’ quel meccanismo paura-sollievo che viene usato anche nelle montagne russe per farci divertire. Una cosa è certa: qualunque sia la meta, un viaggio a sorpresa è un’esperienza a cui è impossibile dire di no.
Virginia Famà