Quali sono gli effetti dell’alcol sulla salute? Parliamone con Thomas Vinterberg

Il miglior film straniero agli Oscar 2021 ci racconta le due facce del primissimo vizio dell’uomo

Martin, Tommy, Nikolaj e Peter sono professori e grandi amici. Hanno in comune delle vite insoddisfacenti. Optano per questo motivo di sperimentare l’effetto positivo dell’alcol sul piano sociale e lavorativo, mostrandone col tempo gli aspetti oscuri e indesiderati. Cosa dice la scienza a riguardo?

SKÅRDERUD IPOTIZZA UN DEFICIT DI ALCOL

La vicenda nasce al compleanno di Nikolaj, il quale racconta la teoria dello psichiatra Finn Skårderud, secondo cui l’uomo nasce con un deficit di alcol pari allo 0,05% che lo limita da un punto di vista relazionale. Tale affermazione è in realtà un’interpretazione erronea della prefazione scritta per l’opera Gli effetti psicologici del vino di Edmondo de Amicis che voleva essere un intervento di spirito piuttosto che di carattere scientifico.
Tuttavia i quattro colleghi danno inizio allo studio, testando su loro stessi la presenza continua durante la giornata del tanto discusso 0,05% di alcol. I risultati sono incredibilmente positivi a livello sociale e lavorativo. Il quartetto decide di alzare l’asticella sperimentando dosi maggiori, con la speranza di ottenere risultati ancora più sbalorditivi. Il risultato è la scoperta della faccia arrugginita della medaglia, che porta con sé tutti gli effetti deleteri.

LA SCIENZA CATALOGA L’ALCOL COME SOSTANZA D’ABUSO

Malessere, nausea, sete e mal di testa sono le classiche conseguenze del dopo sbornia. La causa di questi sintomi si chiama acetaldeide ed è lo step intermedio nella fase di digestione dell’alcol etilico.

Alcol etilico + Alcol deidrogenasi → Acetaldeide + Acetaldeide deidrogenasi → Acido acetico

L’acetaldeide è una sostanza cancerogena in grado di creare degli addotti al DNA, ovvero composti in grado di legarsi covalentemente, promuovendo la formazione di cellule cancerose. L’eccesso di acetaldeide ne determina l’accumulo perché l’organismo non riesce a smaltirlo abbastanza rapidamente e la sua tossicità porta ai noti effetti.
Il motivo per cui l’alcol è classificato come droga è spiegato dalla biochimica: è dimostrato che anche l’assunzione di quantità minime di alcol determini un aumento della produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che regola positivamente le sensazioni di piacere e di gratificazione. Piacere e rilassamento sono effetti effimeri che innescano i processi di dipendenza, variabili a seconda delle proprietà di rinforzo della sostanza, ovvero il grado di piacere tratto dall’assunzione.
Per via della dipendenza che crea e il fattore di rischio che rappresenta, l’alcol è catalogato come sostanza d’abuso a tutti gli effetti.

L’ALCOL È LA SOSTANZA D’ABUSO PIÙ PERICOLOSA?

Fra tutte le sostanze d’abuso l’alcol è quella che in assoluto desta maggiore preoccupazione per via dell’alto tasso di consumo e diffusione. È stata il primissimo vizio dell’uomo primitivo e col tempo si è cementato in numerosissime culture. Il risultato è la situazione attuale, in cui gli alcolici sono facilmente reperibili anche e soprattutto dai più giovani, fisiologicamente più soggetti alle dipendenze.
Il documento pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità sulla mortalità causata dal consumo di alcol riporta tra le principali patologie alcol-attribuibili le sindromi psicotiche, polineuropatie, cardiomiopatie, gastriti, epatopatie, pancreatiti e degenerazione del sistema nervoso. Inoltre le stime sui decessi totalmente e parzialmente alcol-attribuiti si attestano intorno a 17.000 morti ogni anno. Il cancro è la prima causa (7852 morti), seguito dalla cirrosi epatica (5209) e dagli incidenti stradali (1019).
È fondamentale che più persone siano informate e che possano sviluppare la propria idea basandosi su dati oggettivi, indipendentemente da preconcetti infondatamente polarizzanti.

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