Pianeti del sistema solare: vivere o sopravvivere?

Il sistema solare è un concentrato di curiosità. Immaginare, descrivere e raccontare le varie teorie e le numerose scoperte riguardo i componenti del nostro piccolo cosmo affascina tutti, sempre. La Terra è probabilmente un’oasi nello spazio, una piccola meraviglia immersa in un mare insidioso. Sul nostro pianeta il genere umano ha un’aspettativa di vita, mixata con un po’ di fortuna, di circa 80 anni. Non possiamo dire sicuramente lo stesso se parliamo dei restanti sette pianeti. Sappiamo con relativa sicurezza che non ospitano forme di vita (Marte regalerà sorprese?), ma per quanto potremmo essere in grado, noi uomini, di resistere su ogni pianeta del sistema, senza tuta spaziale?  In realtà anche il vuoto cosmico è poco accogliente. Basterebbero circa 30 secondi per metterci fuori uso, per mancanza di ossigeno. Il nostro corpo,

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tuttavia, non si congelerebbe all’istante, dato che l’assenza di aria renderebbe il processo del trasferimento del calore più lento. Superate, in ogni caso, le insidie dello spazio, trasferiamoci nei vari pianeti, per testare il livello di accoglienza.

Sopravvivere nel sistema solare

 

Partiamo dalla nostra stella, il Sole. La temperatura della sua superficie è estrema, 5500°c per l’esattezza. Non è la migliore destinazione, dato che finiremmo vaporizzati all’istante. La seconda tappa del tour è Mercurio. E’ un pianeta molto caldo, si trova a soli 58 milioni di km dal Sole. I suoi dati orbitali sono interessanti: compie tre rotazioni ogni due rivoluzioni. Il risultato di questi movimenti è quello di avere una superficie completamente esposta ai raggi solari per 176 giorni. Mercurio presenta due facce, una esposta all’insolazione (430°c) e l’altra all’ombra (-180°c). Se ci trovassimo esattamente a metà fra queste due aree potremmo sopravvivere per circa due minuti, il tempo di trattenere il respiro. Non male, ma vediamo cosa Venere ha da offrirci.  Il secondo pianeta del sistema solare è molto simile alla Terra. Massa, densità e dimensioni sono infatti confrontabili e rendono la gravità dei due corpi celesti quasi la stessa. Tuttavia è decisamente inospitale. La vicinanza al Sole e la sua atmosfera, composta prevalentemente da CO2

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Venere

e da acido solforico, gas che producono un intenso effetto serra, rendono la temperatura insopportabile (500°c). Una temperatura così alta da poter fondere il metallo. Inutile dire che, camminandoci sopra, verremmo bruciati vivi in meno di un secondo. A 227 milioni di km dalla nostra stella si trova il pianeta rosso. Marte è uno dei pianeti più piccoli del sistema solare e presenta le condizioni ambientali più favorevoli alla vita. La temperatura risulta essere il problema più difficile: una media di -40° non è per niente invitante. Con una tuta spaziale non sarebbe poi così spinoso, ma senza? I soliti due minuti prima di morire per asfissia. Passiamo a Giove, il nostro gigante. E’ un pianeta gassoso, fattore che complica parecchio le condizioni a noi favorevoli per la sopravvivenza. Camminare sulla sua superficie è praticamente impossibile, la conseguenza è che cadremmo verso il centro del pianeta e saremmo schiacciati dall’imponente pressione atmosferica. Sopravvivremmo per circa 1 secondo. Saltiamo, ora, su Saturno. Oltre ad essere famosi per i suoi anelli, il sesto pianeta del sistema solare è conosciuto grazie anche ai suoi venti. Soffiano ad una velocità che arriva anche a 1800 km/h. E’, anche Saturno, un pianeta gassoso. Come su Giove, quindi, la pressione atmosferica aumenterebbe con l’avvicinarsi al centro del pianeta. Il risultato sarebbe lo stesso: schiacciati in 1 secondo. Urano e Nettuno si trovano a circa 3 miliardi di km dal Sole. Sono i pianeti più freddi del sistema solare, con una temperatura che si aggira intorno ai -200°c, e sono,

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Urano

anch’essi, gassosi. Sono, si potrebbe dire, i fratelli minori di Giove e Saturno. Anche su questi due pianeti la morte sopraggiungerebbe in circa 1 secondo, a causa della bassissima temperatura.

La regina dei pianeti: la Terra

Nessuno ha voglia di trattenere il respiro, morire di freddo, precipitare verso il centro di un pianeta o scottarsi i piedi su una superficie rovente. Restiamo sul nostro pianeta, l’unico ad aver creato la vita. Non dimentichiamo però che il sistema solare, o il cosmo in generale, è un concentrato di curiosità. Regala storie interessanti, affascina e meraviglia, stuzzica e stimola persone di tutte le età e oggi, durante l’età contemporanea, sta regalando i risultati scientifici astronomici più emozionanti. Apprezziamo e rispettiamo il nostro pianeta, e ricordiamoci che fa parte di un complesso armonico più grande. Un sistema che, unito, già da un po’ di tempo, risveglia periodicamente quel misterioso senso di meraviglia e di scoperta.