Perché l’evoluzione dei Pokémon ha conseguenze simili ad un’esplosione nucleare?

Il momento che ogni giocatore aspetta durante le sessioni con i titoli di Game Freak è probabilmente uno degli eventi più catastrofici che il mondo di gioco possa mai vedere.

La meccanica dell’evoluzione ormai definisce la saga pokemon. Ma sopratutto, quanto era grasso Pikachu nei giochi originali?

Hai 9 anni, Pokémon Platino è appena uscito e giustamente ti sei fiondato in negozio a comprarlo il prima possibile. Inizi subito l’avventura, scegli lo starter e ti butti nel magico mondo di lotte clandestine che adori. Passa qualche ora di gioco, e dopo aver umiliato il primo capopalestra, succede qualcosa di strano: il tuo personale mostriciattolo si sta evolvendo! Tutto felice, ti godi il fatto che la tua scimmia si è trasformata in una scimmia più grande con cui puoi portare avanti al meglio i tuoi piani di distruzione. Dieci anni dopo, stai completando per la dodicesima volta SoulSilver, e nel mentre cerchi di allenare il Magikarp di turno per farlo arrivare al livello 20 e così farlo evolvere in un rispettabilissimo Gyarados. D’un tratto, le illusioni d’infanzia spariscono e ti accorgi che un processo che trasforma una carpa in un irascibile drago di 6 metri e mezzo in cinque secondi netti ha degli evidenti problemi energetici e possibilmente conseguenze apocalittiche.

Poké precisazioni

Innanzitutto, vanno fatte delle premesse: ciò che accade ai personaggi di Game Freak non è evoluzione, secondo la definizione scientifica. Il processo tanto caro a Darwin non è immediato, anzi, necessita generazioni, e consiste in lenti cambiamenti che, in combinazione con il fenomeno di selezione naturale, portano alla creazione di nuove specie che dopo qualche iterazione non assomigliano nemmeno a quella da cui discendono. Come è già stato teorizzato numerose volte su internet, l’evoluzione di Pokemon si avvicina di più al processo di metamorfosi, tramite il quale l’individuo va incontro a diversi stadi durante la propria vita che fanno parte del suo sviluppo vero e proprio. Questo è ciò che succede ai lepidotteri: nascono da uova, e crescono come bruchi, passando le giornate a consumare fogliame. Quando raggiungono il punto giusto della crescita, smettono di nutrirsi, e cercano un posto adatto in cui generare la crisalide, che darà origine alla farfalla adulta. Ecco, c’è un dato particolare che va sottolineato da tutto questo: il bruco vive per nutrirsi. Nel corso di questa fase, l’accumulo di risorse è fondamentale, perché il processo di metamorfosi è altamente dispendioso in termini di energia, che l’animale si preoccupa di procurare sul lungo periodo. Già a questo punto dovrebbe essere evidente il primo problema della poké-evoluzione: avviene quasi immediatamente. Di certo non vediamo il nostro animaletto consumare metri cubi di cibo prima di essa, quindi, da dove viene presa l’energia necessaria? E soprattutto, visto che nella maggior parte dei casi il pokémon aumenta le proprie dimensioni, da dove viene presa la massa che viene aggiunta?

Per contesto, il coso a sinistra diventa quello a destra.

Poké conservazione della massa

Proviamo ad analizzare proprio il caso di Magikarp. Magikarp è una carpa. E in quanto tale, avrà una massa relativamente modesta, che secondo la Pokémon Wiki è di 10kg. Gyarados, invece, è un immondo mostro marino di 235kg. Un semplice calcolo ci dà una massa di 225kg che il nostro pesce deve trovare in 5 secondi. Ora, dal momento che probabilmente non è in grado di creare massa dal nulla, e anche se lo fosse sicuramente non possiederebbe l’energia necessaria (che è circa nell’ordine di quella totale consumata dal mondo intero in un anno), dovrà andarla a prendere da qualche parte, e per scoprire da dove dobbiamo prima capire che cosa gli serve. La strada più semplice da seguire è quella di definire la composizione chimica di una carpa, in termini di elementi chimici, dati sorprendentemente facili da trovare su internet (qualcuno ci ha già pensato, o c’è uno strano interesse nei confronti delle carpe). Dopo qualche veloce calcolo di massa molare, ci accorgiamo che ovviamente gli elementi più presenti sono l’ossigeno (O2) e l’idrogeno (H2), ovviamente derivanti dall’acqua, componendo circa il 58%. Seguono fosforo (P) ad un sorprendente 20% e calcio (Ca) al 8%, e chiude l’azoto (N2) al 2%, precedendo numerosi altri elementi, specialmente metalli, di cui non ne vale la pena parlare. La maggior parte di questa roba è presente in abbondanza anche solo nel suolo: P, Ca e gli altri metalli non menzionati sono un po’ dappertutto. Il problema sorge quando dobbiamo trovare oltre 100kg di O2 e H2 in pochi secondi. Perché nonostante l’atmosfera sia in effetti composta anche da questi due gas, le percentuali in cui questi si trovano sono abbastanza modeste, dal momento che è N2 a dominare lo spazio aereo: abbiamo un 20.9% contro un 78.1%. Ma c’è un problema nel problema: questo 20.9% è composto quasi tutto da O2.

Spezziamo una lancia in favore di Magikarp, segnalando che il pokemon più ridicolo è Goldeen (a sinistra), un pesce, che si evolve in un altro pesce, Seaking (a destra)

Poké conseguenze

Vediamo cosa succede esattamente quando la nostra magica carpa dall’espressione sveglia decide di poké-evolversi. Cominciamo dall’O2, presente al livello del mare in quantità di circa 250g ogni metro cubo di aria, il che vuol dire che il pokémon si approprierà di tutto l’ossigeno presente nel raggio di 4 metri e mezzo. Ma l’idrogeno? Ecco, l’idrogeno. Secondo la Royal Meteorological Society, la quantità di H2 presente in atmosfera, a livello del mare e in giornate molto umide, si avvicina alla strabiliante cifra di 0.6 parti su un milione. Cosa vuol dire questo? Che se non c’è un lago o qualcosa di simile nelle immediate vicinanze di Magikarp la fonte più adatta di H2 da cui il pesce attingerà sicuramente è il suo malcapitato allenatore. Questo improvviso e pesante assorbimento di gas atmosferici creerà una differenza di pressione enorme, abbastanza da creare danni permanenti a qualsiasi essere dotato di timpani. Ma ovviamente non è tutto. C’è bisogno anche di tutti i metalli precedentemente elencati, che il mostriciattolo tascabile preleverà dai circa 90kg di terreno assorbiti, per poi espellere tutti gli elementi non necessari, i quali probabilmente, data la grande quantità di energia cinetica coinvolta nell’assorbimento, verranno sparati via ad una velocità sufficiente a ionizzare le restanti particelle nell’aria, emettendo così grandi quantità di pericolosissime radiazioni dalla frequenza vicina a quella dei raggi Gamma. Tutto questo ben di Dio provvederà ad uccidere ogni forma di vita non abbastanza lontana, dal momento che la combinazione di tutti questi fenomeni compone qualcosa di abbastanza simile ad una bomba nucleare. Immaginando che, in proporzioni diverse, questa cosa avvenga per ogni tipo di poké-evoluzione, un mondo Pokémon realistico dovrebbe assomigliare a quello di Fallout: una landa desolata devastata dalle radiazioni e popolata da ogni tipo di immonda creatura pronta a divorarti per poter sopravvivere. Queste informazioni dovrebbero migliorare sensibilmente il prossimo playthrough del vostro titolo Pokémon preferito.

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