Per aspera ad astra: Peaky Blinders e Verga mostrano l’ambizione per la scalata sociale

La solare Sicilia di fine ‘800 e l’uggiosa Birmingham del primo dopoguerra sono il teatro di vicende sotto certi aspetti simili.

Giovanni Verga (Fonte: wikipedia)

La serie tv Peaky Blinders è divenuta un fenomeno mondiale, accompagnando lo spettatore nelle vicende di una gang di Birmingham. Verga, nel Ciclo dei vinti, ci trasporta nel mondo della sua Sicilia, attraverso milieux assai differenti. Tra queste due opere c’è tuttavia un preciso collegamento: la ricerca di promozione economica e sociale.

Peaky Blinders: viaggio da allibratori a politici

Nello sguardo gelido di Tommy Shelby, leader della gang dei Peaky Blinders, non è difficile scorgere un’ambizione quasi smisurata. Mente brillante e instancabile, l’ex sergente maggiore nella Grande Guerra conduce la propria famiglia dall’essere una piccola realtà di Birmingham, fino a gestire tutti i traffici illegali della città, inserendosi perfino nella grande Londra. Tutto questo a scapito delle altre gang, che inesorabilmente sono costrette a sottomettersi a Tommy oppure a venir schiacciate. La scalata che si vede nelle cinque stagioni finora andate in onda è vertiginosa e incredibile. Da allibratori delle corse dei cavalli, gli Shelby in poco tempo arrivano a gestire un’ampia fetta di tutte le scommesse della zona, per poi impossessarsi del mercato nero di Londra, in particolare degli alcolici. Il benessere economico però non è sufficiente per Tommy, il quale nel profondo ha un grande desiderio di essere riconosciuto dalla società come qualcosa di più di un gangster. È così che si adopererà per far ottenere alla sua famiglia una licenza per la gestione delle scommesse, trasformando buona parte del suo impero criminale in un’attività legale. I suoi stretti rapporti con la politica, al cui soldo è spesso stato consigliere esterno e mano invisibile che risolvesse situazioni pericolose, gli apriranno gli occhi: non basta il prestigio economico, tra l’altro ampiamente aumentato dopo essersi fatto potente industriale; per essere riconosciuto come persona rispettabile e non più solo come un parvenu, deve scendere in campo e conquistare la promozione sociale a colpi di voti, per colmare in parte il gap con la ricca e tronfia nobiltà inglese.

Pescatori in mare (Fonte: Lanterna)

Il ciclo dei vinti mostra il fallimento delle ambizioni

Giovanni Verga nei romanzi dell’incompiuto Ciclo dei vinti mostra come gli uomini cerchino sempre di migliorare la propria condizione. In pieno spirito verista, però, non si fa problemi a mostrare con precisa durezza i fallimenti dei suoi protagonisti. Questo perché allo scrittore siciliano era ben chiaro come, nella lotta per l’ascesa sociale, solo pochi fortunati e abili possano avere successo. Insomma, era più probabile trovarsi a raccontare un fallimento comune che una vittoria straordinaria. Ed è così che i Malavoglia non riescono a migliorare la propria posizione economica, soprattutto a causa delle disgrazie che si abbattono, una dopo l’altra, su di loro. Mastro Don Gesualdo è riuscito invece a mettere da parte una piccola fortuna, che gli spalanca le porte al mondo della nobiltà e al titolo di “Don”, attraverso un matrimonio combinato con una nobile di famiglia spiantata. Non riesce tuttavia la promozione sociale: Gesualdo non si integrerà nei meccanismi di quel mondo altro, verrà disprezzato da tutti e persino dalla figlia, per poi morire solo e senza onori.

Tommy Shelby è un Mastro Don Gesualdo che ce l’ha fatta

Tralasciando i dettagli della quinta stagione di Peaky Blinders (di cui non parlerò per evitare spoiler), nelle prime quattro stagioni si vede una parabola ascendente per l’ex sergente maggiore davvero invidiabile. In comune con Gesualdo ha il successo economico, l’abilità negli affari e nella gestione del denaro, che gli hanno permesso di progredire. A differenza del personaggio di Verga, Tommy Shelby quando si accorge che c’è ancora una frattura tra lui e il mondo che vuole raggiungere, riesce a ricomporla, con l’astuzia e l’ingegno. Ad ogni modo, sia nel mondo della serie tv, sia nei romanzi di Verga, si nota bene come la società sia colma di individui che lottano non solo per restare a galla, ma anche per emergere, senza curarsi delle conseguenze per chi sta loro intorno. In pieno accordo col Darwinisimo però, solo i più forti ce la fanno.

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