Mr. Krab e Spongebob ci mostrano lo sfruttamento del capo sui lavoratori

La distruzione psicologica e fisica del lavoratore.

Lo sfruttamento dei lavoratori, purtroppo, avviene ancora adesso. Un problema che per essere risolto deve essere spiegato a ogni persona, grandi e piccini.  Per farlo, il cartone “Spongebob Squarepants” mostrerà a tutti la figura del capo che sfrutta il dipendente.

MR. KRAB UN DATORE DI LAVORO VIOLENTO E SCHIAVISTA

Piace o non piace quando si nomina il cartone/personaggio “Spongebob Squarepants” la maggior parte sa di chi si parla. Una spugna gialla che vive in una casa a forma di ananas con la lumaca domestica Gary e ha come amici/vicini di casa Patrick (una stella marina) e Squiddi (un polpo). Spongebob si diverte molto ad andare a caccia di meduse ma ciò che ama fare, più di ogni altra cosa, è cucinare i “krabby patty” (panini con hamburger) per rendere felici i clienti. -Non so a te ma a me è venuta fame immaginandoli-. La spugna gialla lavora come dipendente per il proprietario del locale Mr. Krab (un granchio). Specchio della nostra realtà, Mr. Krab è il datore di lavoro che sfrutta i suoi dipendenti per ricavare più profitto per sé. Infatti lui ama solo ed esclusivamente il denaro. In un episodio, del cartone, il proprietario del locale paga Spongebob, dopo il duro lavoro ai fornelli, con una monetina. La spugna risponde “WOW! È più di quello che guadagno in un anno”. Un capo che non concede mai pause e si disinteressa della salute fisica e psichica di Spongebob e Squiddi (si anche lui lavora nel ristorante). La spugna gialla è molto positiva e l’importante per lui è cucinare e ciò porta a non accorgersi delle cose negative nel luogo di lavoro. Però lui non ha bisogno di pagare bollette (e altro) vere, quindi la realtà è ben diversa!

“LAVORARE PER IMPARARE NON SIGNIFICA PER FORZA ESSERE PAGATI”

Sono passati pochi giorni dalla festa dei lavoratori e sono passati altrettanti pochi giorni da alcune frasi molto discutibili dette da personaggi conosciuti. Uno tra questi disse proprio la frase del titolo. Vorrei dire, e credo che anche tu sia d’accordo, che non siamo tutti degli Spongebob! Non viviamo in un mondo fantastico dove non si hanno bisogno di soldi per campare! Infatti non tutti hanno delle famiglie che possono permettere ai figli di imparare senza essere pagati. Anzi molti giovani lavorano per aiutare economicamente la famiglia. Certe frasi andrebbero pensate prima di farle uscire dalla bocca! Molti datori di lavoro, proprio come Mr.Krab, sfruttano i propri dipendenti trattandoli più come “schiavi” che come lavoratori. I ragazzi infatti preferiscono licenziarsi che essere trattati in quel modo. Non tutti i titolari si comportano cosi per fortuna. Alcuni pagano, come tutti dovrebbero fare, la giusta e onesta somma. Quindi basta col dire “I giovani non vogliono lavorare”. Piuttosto iniziate ad essere corretti!

VIOLENZA PSICOLOGICA A LAVORO

Malessere fisico e malessere psicologico, a volte, sono correlati. Anche sul luogo di lavoro possono esserci trattamenti riservati ai dipendenti che possono causare sofferenze psicologiche. Vediamone alcune.

Mobbing: è una persecuzione sistematica esercitata sul posto di lavoro da colleghi o superiori nei confronti di un individuo, che consiste per lo più in piccoli atti quotidiani di emarginazione sociale, violenza psicologica o sabotaggio professionale. Può anche spingersi fino all’aggressione fisica.

Bossing: terrorismo psicologico messo in atto dai dirigenti per allontanare la vittima dal posto di lavoro

Straining: simile al mobbing ma con una differenza. Nello straining viene meno la continuità delle azioni vessatorie. Si pensi al demansionamento, alla dequalificazione, all’isolamento o alla privazione degli strumenti di lavoro.

Sindrome del burnout: quando il carico di lavoro e di tensione all’interno del lavoro sono troppi può succedere che il lavoratore si faccia carico in modo eccessivo delle problematiche a cui dover badare.

Il tutto può produrre depersonalizzazione, riduzione dell’autostima, frustrazione, insoddisfazione, esaurimento emozionale, panico, senso di colpa, agitazione ma anche insonnia, disturbi gastrointestinali e molto altro. Cerchiamo di combattere contro ogni tipo di sfruttamento per un mondo più sano ed equilibrato. Non è facile certo. Ma non è nemmeno impossibile.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.