Da sempre la Chiesa cattolica (ma non solo) nasconde molti misteri e vicende oscure. Cerchiamo di fare un po’ di luce su questo attore internazionale fondamentale.Istituzione millenaria che sembra sempre più in declino (ma che non lo è mai davvero), la Chiesa cattolica condiziona ancora oggi tutto lo scacchiere internazionale. Le sue aree di influenza sono le più diverse: politica, società, religione, cultura, economia, usi e costumi. Tanti i meriti che si riconoscono alla Chiesa, tra cui un ruolo cruciale di pacificatore e comunicatore internazionale, ma anche un ponte di collegamento fra molti popoli del mondo e una mano porta alle persone più fragili e bisognose del globo. Ma a così tante cose positive, corrispondono almeno tante zone d’ombra. Vediamone qualcuna di stampo recente.
1. I rapporti fra mafia e Chiesa cattolica
A molti di noi, appena si nomina la mafia, viene in mente l’associazione Libera contro le mafie, ma anche figure di singoli cittadini come Peppino Impastato, o i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. La lista degli ecclesiastici che si sono apertamente schierati contro la criminalità organizzata è sicuramente nutrita: don Luigi Ciotti in primis. La Chiesa ci ha messo anni, però, per condannare pubblicamente l’azione mafiosa: solamente nel 1993 papa Wojtyla, in un discorso alla Valle dei Templi di Agrigento, depreca i terribili attentati avvenuti l’anno prima, in cui rimasero uccisi proprio Falcone e Borsellino. Prima, però, solo pochi e isolati ministri del culto si erano schierati contro la criminalità organizzata, mentre le sfere alte della Chiesa ignoravano il problema. Addirittura nel 1963 il cardinale di Palermo Ernesto Ruffini nega l’esistenza della mafia, bollandola come un’invenzione dell’estrema sinistra e dei sindacati. E tutt’ora si parla di questo legame dopo la morte di Matteo Messina Denaro, che ha descritto la Chiesa come corrotta.
2. La scomparsa di Emanuela Orlandi
E’ il 1983 quando la giovanissima Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, scompare nel nulla. Tutt’ora non si sa praticamente niente del suo rapimento, della sua vita o della sua morte, nonostante il lavoro instancabile del fratello Paolo. Il caso però è da sempre considerato invischiato con le alte gerarchie della Chiesa cattolica. Questi perché, innanzitutto, si svolge nella Città del Vaticano. Emanuela era vaticana lei stessa e viene rapita proprio lì, in quel piccolissimo territorio ecclesiastico in mezzo alla penisola italiana. Le numerose piste hanno portato a pensare che la ragazza fosse stata rapita da Renatino de Pedis, un boss della Banda della Magliana, sotto le indicazioni di Monsignor Paolo Marcinkus, probabilmente perché sapeva cose riguardanti violenze sessuali compiute dai prelati. Tutte queste sono ancora supposizioni e ancora oggi si cercano risposte nel mezzo chilometro quadrato della Santa Sede.
3. Le elezioni del 1948 e il regno della DC
Il 18 aprile 1948 si svolgono in Italia le prime elezioni politiche per la costituzione del Parlamento repubblicano. La partecipazione è altissima: il 92% degli italiani si reca alle urne per poter esprimere la propria preferenza. Fino al momento dello scrutinio delle schede, il risultato sembra molto difficile da predire, con gli schieramenti coinvolti in un clamoroso testa a testa. Il Fronte Popolare, formato dal Partito Comunista Italiano e dal Partito Socialista Italiano, si ferma “solo” al 31% dei voti, mentre la Democrazia Cristiana ottiene un ottimo 48%. Da questo momento, la DC sarà al governo fino agli anni ’80 senza sosta. Durante la sua campagna elettorale, ha potuto godere del sostegno della Chiesa cattolica grazie a papa Pio XII, che ha condannato chiunque votasse comunista. Per Cristo o contro Cristo: questa la dicotomia fra cui scegliere. Vincendo la DC, l’Italia è passata sotto la protezione della NATO, che mai ha voluto governi comunisti in Italia.