Mattarella incontra il Presidente dell’Uzbekistan: ricordiamo le orgini storiche di questo stato

Il Presidente Sergio Mattarella è a Samarcanda e ha visitato nella mattinata dell’11 novembre, piazza del Registan e il Complesso Monumentale Shah-i-Zinda.

Nelle prossime ore avrà una serie di importanticolloqui politici a Tashkent, con il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev.

L’incontro

Il capo dello Stato, è arrivato al palazzo presidenziale accolto da una cerimonia ufficiale di benvenuto. Si tratterebbe di una tradizione ricorrente nella storia diplomatica più recente e non. Saranno firmati anche una serie di intese bilaterali, riguardanti diversi ambiti. La prima è un accordo tra i due stati sull’esenzione dall’obbligo di visto per corto soggiorno in favore dei titolari di passaporto diplomatico. La seconda è un Memorandum of Understanding fra il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Scienza e dell’Innovazione uzbeko sulla cooperazione scientifica e di ricerca. Infine un Memorandum  per le politiche giovanili e lo sport, che prevede quindi una cooperazione nel campo dello sport e dell’educazione fisica. Forte è stata poi la revocazione storica e nazionalista tra i due stati. Prima dei colloqui il presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori al monumento dell’Indipendenza uzbeko. Nel pomeriggio visiterà la sede del Politecnico di Torino nella capitale uzbeka dove parteciperà a un seminario di lavoro.

Una storia antica

Si tratta certamente di uno Stato poco conosciuto dalla maggioranza dell’opinione pubblica, ma che presenta certamente moltissimi aspetti affascinanti. delineandone la fisionomia possiamo dire che questa terra acquistò maggiore centralità e rilevanza attraverso  la propria capitale Samarcanda, conquistata già da Alessandro Magno nel 329 a.C. Sotto i sasanidi rifiorì in breve tempo “sogno color turchese” crocevia carovaniero Via della Seta, visitata ancheda  Marco Polo, che la descrisse come una nobile città, popolata da cristiani e saracini. L’estetica turchese molto riconoscibile attira oggi tramite i media principali moltissimi turisti. Così si sono potuti formare Regni ed Imperi molto importanti. Doveroso è quindi citare anche Gengis Khan, il condottiero mongolo che  entrò a Urgench e seminò il terrore distruggendo tutte le principali città uzbeke. Furono molte le contaminazioni culturali e le dominazioni legate a questa terra.

Il multiculturalismo

La storia contemporanea dell’Uzbekistan è invece strettamente legata a quella dell’ Unione Sovietica. L’Uzbekistan era parte dell’Impero russo dal 19° secolo e della Repubblica Socialista Sovietica dal 1924. Inoltre è una della cinque repubbliche nate nel 1991 a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica. Erede della tradizione del mitico Regno di Tamerlano, il paese è infatti il più popoloso della regione centro-asiatica, ospitando importanti minoranze etnico-religiose, indice di un notevole multiculturalismo che fonda le radici certamente nella storia passata, ma che non hai mai smesso di condizionare il presente e  il futuro di quest’area centro-asiatica.

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