L’opera lirica: ecco come nasce uno dei generi più importanti del panorama italiano

In un articolo di VanityFair vengono elencati dieci motivi per innamorarsi dell’opera, ma come si evoluta con il tempo?

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Molti i luoghi comuni sull’opera: non è accessibile a tutti, occorre un determinato codice di abbigliamento o una vasta cultura per assistervi, ma le cose non stanno esattamente così. Con il passare dei secoli l’opera si è evoluta ed è cambiata, ecco in che modo.

Come e dove nasce l’opera?

Oggi, con opera, s’intende un genere teatrale e musicale, durante la cui esecuzione scenica si abbina la musica al canto. Il termine, usato come abbreviazione di opera lirica, ha origini latine e indicava, già agli inizi, un lavoro di tipo artistico. La sua storia abbraccia un arco cronologico molto vasto, di quasi quattro secoli: le sue origini, infatti, risalgono al XVI-XVII secolo, quando la Camerata de’ Bardi – un gruppo di intellettuali – formalizza questo nuovo genere. Se dovessimo però guardare il tutto da una prospettiva maggiore, notiamo come le sue radici risalgono al teatro medievale. Un grande esempio è, a questo proposito, Ildegarda di Bingen, con la sua Ordo Virtutum.

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Di Pietro Tessarin – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=69089131

La diffusione e la nascita dell’opera comica

L’opera raggiunge l’apice della sua diffusione durate l’epoca barocca, in città di prestigio come Venezia e Roma. In questo periodo, però, l’opera era riservata solo a determinati ceti, in riferimento all’élite e agli intellettuali, dati anche i costi. Cambiano le sorti quando vengono aperti i primi teatri pubblici e, nel frattempo, ne sorgono di moderni per impostazione e materiali intercambiabili. Nello stesso periodo in Italia si affermano autori come Pietro Metastasio e Apostolo Zeno, i quali riescono a stabilire e a dare dei canoni formali, agendo sulla metrica e dedicandosi quasi ed esclusivamente alla drammaturgia. Tale scelta provoca l’esplusione di ogni personaggio giocoso o buffo dalle opere, motivo per cui nasce un genere a parte: l’opera comica.

La drammaturgia in Italia

La predilezione per l’opera drammaturgica in Italia non cessa e con l’incursione del realismo e il nascente interesse per la situazione politica, sociale e quindi storica dell’Italia di quel tempo, si affermano figure di spicco nel nostro panorama, come quella di Giuseppe Verdi. Gli insegnamenti del maestro Verdi vennero rielaborati dai compositori della Giovane Scuola, un gruppo di giovani operisti italiani emergenti attivi durante la fine del XIX sec, tra i quali spicca Puccini, grazie anche l’apporto di Ponchielli, Catalani e Boito. è in questi anni che gli operisti italiani, forse segnati dal panorama storico e culturale, decidono di orientarsi verso un fare più realista o verista, rifacendosi a quelli che erano i canoni del teatro francese della seconda metà del XIX sec. Naturalmente, a causa dell’avvento della tecnologia e l’espandersi della cinematografia, la produzione di nuove opere liriche subisce una battuta d’arresto.

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