La filosofia dei supereroi: Tra Batman ed All Might

(Alcune versioni di Batman)
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Senatore… conosce i “demoni”? Tutti ne abbiamo, giusto? Un demone che ci sconvolge la vita. Che ci spinge ad atti disperati. Sempre lì. Sempre nell’ombra. Per ricordarci che siamo fallibili. Mortali.

Quando Batman pronuncia queste parole in Batman: Terra di nessuno, ci mostra tutto il lato oscuro che si cela dietro ad un baluardo supereroe. Ogni supereroe (che si stia parlando di Dc, Marvel o manga) porta con se un carico di umanità: supereroi con super problemi. Pensiamo a Spider-man, giovane adolescente senza genitori con problemi sociali ed economici; pensiamo ad Iron man, miliardario, genio, filantropo ma con evidenti problemi di ego ed alcolismo (nel fumetto). Ogni supereroe nasconde quindi un super problema e dovrà, prima ancora di fare i conti con il proprio villain, confrontarsi con il suo più grande difetto. Ma, ironia della sorte, molto spesso il villain rappresenta il problema interiore del supereroe stesso e si configura come la sua nemesi.

(Il Joker di Heat Ledger)
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Per esempio, il Joker che rappresenta il caos, l’anarchia, la follia, è l’antitesi del nostro amato Cavaliere Oscuro che rappresenta ordine, giustizia e controllo. Ma il Joker è sempre dentro la testa di Batman. Il Cavaliere di Arkham deve infatti fare i conti con il suo passato: la morte dei suoi genitori. Batman nasconde quindi il suo dolore e  la sua voglia di caos sotto la sua perfezione ed il suo self-control. Batman ha il Joker dentro. La sua stessa voglia di farsi giustizia privata è già un atto anarchico per eccellenza, poiché si erge a poliziotto e giudice. Insomma, se fosse pazzo agirebbe proprio come il suo più grande nemico perché legittimato dal suo stesso principio.

Supereroi fragili?

Ma se Batman si configura come l’emblema del villain dentro il protagonista, All Might di Boku No Hero Academia, è di certo l’esempio più appropriato per quanto riguarda la fragilità dell’eroe. All Might è alto, muscoloso, sempre con il sorriso in viso e dotato di forza ed agilità superiori a qualsiasi personaggio della serie. Dove è la pecca? Può mantenere la forma appena descritta solo per qualche ora al giorno. Nella sua forma normale, All Might è un vecchio raggrinzito, secco e privo di poteri. Ricorre spesso la sua filosofia del sorriso: All Might sorride per far sentire tutti al sicuro e, in primis, per far sentire al sicuro se stesso. La pressione che vive come eroe numero uno del pianeta è fortissima e abbinata al limite temporale dei suoi poteri, fa di All Might un eroe tanto forte quanto fragile.

(All MIght Muscle form a sinistra ed All Might normal form a destra)
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Gli eroi sono tali per super poteri o per doti sovrannaturali, ma la loro mente ed il loro cuore sono quelli di una persona comune. Ci troviamo davanti ad eroi che devono gestire tutti i contro dell’attività eroica e che devono per forza di cose farlo nel miglior modo possibile, pena la vittoria del villain di turno.

…O supereroi troppo umani?

L’eroe non diventa tale per scelta. Spider-man viene morso casualmente da un ragno radioattivo; Arrow (Oliver Queen) naufraga casualmente su un’isola deserta e si allena; e ancora, Super-man si ritrova casualmente in un pianeta dove è l’unico individuo in grado di poter fermare criminali con uno schiocco di dita. Ogni supereroe trae il suo potere dal suo super problema. Lo stesso lato oscuro diventa per cui la motivazione e la forza che permettono all’eroe di essere ciò che è. Non c’è nulla di più umano di questo. Ognuno di noi porta con sé fardelli pesanti che, nel tempo, diventano ostacoli insormontabili o nuova fonte di energia. Ed è proprio questa la più grande qualità del supereroe: fare del suo super problema la ragion d’essere della sua esistenza.