Circa 30 Gigabit al secondo: è la velocità record di trasferimento dati raggiunto da un gruppo di ricercatori dell’Università giapponese di Osaka che sono riusciti a creare con il nuovo ricevitore per le radiazioni di frequenza terahertz.
Il record di trasmissione da 30 gigabit al secondo in tempo reale senza errori che hanno ottenuto potrebbe aprire la strada alla tecnologia di rete cellulare di prossima generazione appunto il 6G. Tutto questo mentre da noi si discute delle potenzialità e pericoli di una tecnologia che potrebbe già essere diventata obsoleta.
Ma quindi il 5G?
Rispetto al 4G, il 5G offriva due grandi vantaggi: una larghezza di banda molto più ampia e la possibilità di connettere molti più dispositivi ad una sola antenna. Se il 4G ha un limite reale di circa 28 Mbit al secondo, con il 5G si parte da 600 Mbits al secondo e si potrebbe ben presto arrivare oltre il gigabit. Ma non solo la vera innovazione riguarda la moltitudine di dispositivi gestiti. se infatti il 4G raggiunge un limite massimo di 4.000 dispositivi connessi ad una sola stazione, con il 5G si potranno connettere un milione di dispositivi per antenna. Limiti teorici, ovviamente, ma ben più alti di quelli del 4G. Ma se il 5G è così strepitoso, da dove nasce la necessita di una generazione ancora successiva ad una tecnologia non ancora implementata? Beh nonostante i pregi, il 5G ha anche dei difetti e dei limiti che paradossalmente derivano dai pregi stessi, si dovrà infatti trovare il modo di gestire in maniera efficiente una quantità enorme di dispositivi connessi e il traffico dati da essi generato. Secondo i due ricercatori dell’Università di Osaka che hanno inventato il nuovo ricevitore sulla rete 6G viaggeranno “agenti intelligenti” (cioè, in estrema sintesi, algoritmi) in grado di collaborare tra loro su vasta scala per risolvere al volo complicate negoziazioni e trovare in tempo reale soluzioni a problemi complessi. Sempre tramite l’intelligenza artificiale, poi, le connessioni e il traffico dati verranno instradati e smistati tra i vari nodi della rete per limitare la congestione. O in parole povere lasciare ad un intelligenza artificiale il controllo e lo smistamento di questo enorme flusso di dati.
I Primi Problemi
I dati wireless sono molto richiesti. Non solo i telefoni cellulari hanno bisogno di alte velocità per lo streaming di video in movimento, ma alcune persone che vivono nelle aree rurali fanno affidamento interamente sul wireless per le loro connessioni a banda larga domestica. L’alta frequenza della radiazione terahertz consentirebbe di trasmettere più dati al secondo, rispetto all’attuale standard di circa 800 MHz. Tuttavia, un pratico ricevitore terahertz è rimasto irrealizzabile, per due motivi principali. Innanzitutto, le oscillazioni elettromagnetiche sono troppo veloci per essere gestite dall’elettronica convenzionale, e sia l’oscillatore che il rivelatore terahertz hanno una scarsa efficienza.
La spiegazione Tecnica
Masayuki Fujita uno degli scienziati artefici del 6G spiega “La tecnologia si basa su uno speciale componente elettronico chiamato diodo tunneling risonante. Contrariamente all’elettronica normale – per la quale la corrente aumenta sempre a tensioni maggiori – in un diodo a tunnel risonante, esiste una specifica tensione “risonante” che produce la corrente di picco. Pertanto, esiste una regione in cui la corrente cade effettivamente all’aumentare della tensione. Questo comportamento non lineare consente agli scienziati di sincronizzare i segnali terahertz ricevuti rapidamente con un oscillatore elettronico interno nel dispositivo e quindi separare i dati dall’onda portante”. O più semplicemente questo implica che la sensibilità del ricevitore è stata migliorata di un fattore di 10.000. E tutto questo potrebbe ben presto trovare applicazioni ben diversi dall’aumentare la nostra velocità di connessione “Questa tecnologia può essere utilizzata in un’ampia gamma di applicazioni, oltre alla comunicazione wireless 6G di nuova generazione. Questi includono il rilevamento spettroscopico, l’ispezione non distruttiva e il radar ad alta risoluzione”.
Il Problema Culturale
Insomma mentre la società cerca di adattarsi ad una nuova tecnologia la scienza si supera e va avanti. siamo arrivati al punto della nostra storia come specie in cui la nostra adattabilità è stata superata dal genio dei nostri migliori scienziati, e ciò chiama a un nuovo sistema con il quale integrare i prossimi grandi obbiettivi raggiunti dalla nostra specie, altrimenti ogni futuro passo avanti della nostra specie rimarrà nulla più che un interessante argomento di conversazione di cui discutere al bar con gli amici.
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