Il Regno Unito dopo la Brexit ha stipulatola sua adesione ad un accordo di libero scambio
Dopo la Brexit, la Gran Bretagna di Boris Johnson ha cercato nuovi alleati commerciali per poter portare avanti la loro economia mercantile. Il Premier, per traghettare il Regno Unito fuori dalla crisi covid-19, ha quindi pensato di far aderire il suo paese all’accordo di libero scambio transatlantico. La mente quindi non può tornare indietro al Commonwealth, la rete di stati appartenenti all’impero Britannico
L’accordo di Libero Scambio Transatlantico
La notizia è di pochi giorni fa: il Regno Unito richiederà l’adesione all’accordo di libero scambio transpacifico, il Partenariato transpacifico globale e progressivo (Cptpp). Lo ha annunciato in una dichiarazione il dipartimento del Commercio internazionale britannico, questo è uno dei primi provvedimenti che quindi inaugura la nuova era Brexit. Liz Truss, Segretario di Stato per il commercio internazionale del Regno Unito, infatti nella giornata odierna ha chiesto l’adesione a questo patto per conto degli UK. Tra i vari stati membri ci sono anche alcuni stati chiave della zona del Pacifico come: Australia, Canada, Cile, Giappone, Messico e Vietnam. I negoziati inizieranno quest’anno e si spera in una risposta positiva per il regno inglese dopo aver lasciato la Comunità Economica Europea. Hanno due obbiettivi: ostacolare la crescita economica esponenziale della Cina e rilanciare la Gran Bretagna in campo internazionale.
Il commonwealth delle nazioni
Se cercate in rete la definizione di Commonwealth quella che troverete è questa:
Il Commonwealth delle nazioni o Commonwealth (acronimo CN) è un’organizzazione intergovernativa di 54 Stati indipendenti, tutti accomunati (eccetto il Mozambico e il Ruanda) dalla passata appartenenza all’impero britannico, del quale il Commonwealth è una sorta di sviluppo su base volontaria.a parola Commonwealth deriva dall’unione di common (comune) e wealth (ricchezza), cioè ricchezza comune
In pratica sono quasi tutti gli stati che nel corso della storia hanno subito l’influenza della colonizzazione britannica in passato, soprattutto dall’età vittoriana in poi. Esso è ufficialmente l’erede dell’impero britannico con l’unica differenza che ora è composto ormai da 54 stato indipendenti e non “dipendenti” dal Regno Unito. Nasce nel 1926 quando, durante una conferenza imperiale, venne stilata la dichiarazione Balfour dove si riconobbe l’indipendenza delle colonie dal Regno Unito e gli si riconosceva la parità dei diritti a livello politico ed economico. “Uguali nello status e non inferiori al Regno Unito in alcun aspetto dei loro affari interni ed esteri, sebbene uniti da un’alleanza comune con la Corona e liberamente associati come membri del Commonwealth britannico delle nazioni”; tale rapporto poi fu formalizzato nel 1931 con l’accordo di Westminster.
Che cos’è il Commonwealth?
Il Commonwealth è un’organizzazione internazionale che rappresenta collegamenti culturali e storici significativi tra i Paesi del Primo mondo e i paesi del terzo e quarto mondo, i più poveri del pianeta. L’eredità comune della lingua inglese e della letteratura, della legge, e dei sistemi britannici di amministrazione creano all’interno del Commonwealth un clima simile ad un club privato. Al capo di esso troviamo la Regina Elisabetta II, l’attuale regina di Gran Bretagne e Irlanda del Nord. Essa viene riconosciuta da tutti i membri simbolo di libera associazione dei membri dell’organizzazione. Elisabetta II però governa solo formalmente il Commonwealth e affioca il segretario che presiede il Segretariato del Commonwealth. Ecco un elenco di caratteristiche di questa unione:
- di tutti gli stati membri, oltre il Regno Unito, solo 6 sono monarchie: Brunei, Lesotho, Malesia, Samoa, eSwatini e Tonga
- Ogni quattro anni tutti gli stati membri vedono le loro nazionali sportive partecipare ad una competizione chiamata “Giochi del Commonwealth” dove sono presenti tutti gli sport della sorella maggiore, le Olimpiadi; è il secondo evento mutlisportivo al mondo
- ha come fine quello di creare un’atmosfera di cooperazione economica tra gli Stati membri e di promuovere la democrazia, i diritti umani, e un governo equo in queste nazioni
- Non essendo un’organizzazione politica la Gran Bretagna non esercita alcun potere politico sugli stati membri.