I vampiri sono tra noi: ritrovato lo scheletro di un ‘bambino vampiro’

Nella Necropoli dei Bambini in Umbria è stato rinvenuto lo scheletro di un bambino di circa 10 anni, probabilmente ucciso dalla malaria. La cosa curiosa è che presenta una pietra in bocca, come a volerne impedire il ritorno nel mondo dei vivi.

Lo scheletro ritrovato a Terni, nella cosiddetta Necropoli dei Bambini, appartiene ad un bambino vissuto 1500 anni fa (circa nel 450 d.C.). Durante il periodo tardo-romano la malaria ha causato moltissime vittime, soprattutto giovani. Il bambino (o la bambina, il genere non è noto) aveva circa 10 anni ed è il più vecchio ritrovato finora, ma ha qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri scheletri ritrovati nello stesso luogo. La particolarità risiede nel fatto che questo bambino avesse una pietra in bocca.

La scoperta è stata possibile grazie agli archeologi delle Università di Stanford e dell’Arizona, i quali hanno collaborato con degli archeologi italiani. Tutti questi ritrovamenti forniscono importanti informazioni sulla malaria che decimò la popolazione in quel periodo ed anche sui rituali e sulle superstizioni legate al mondo dell’aldilà.

Un bambino vampiro?

Il piccolo era posizionato in modo strano: rannicchiato sul lato sinistro con la bocca aperta in modo innaturale, all’interno del quale si trovava una pietra con i segni dei denti impressi su quest’ultima. Dopo molti approfondimenti gli studiosi sono riusciti a dare una risposta a quello strano trattamento. Sembra infatti che sia una sorta di protezione contro il malocchio, un tentativo di imperidire al bambino di tornare nel mondo dei vivi. E non è l’unico indizio che suggerirebbe usanze del genere perché in altre tombe sono stati ritrovati oggetti ricollegabili alla magia ed alla superstizione come artigli di corvo ed ossa di rospo.

Ciò che fa sospettare un collegamento con i vampiri è il fatto che un simile trattamento veniva riservato proprio a loro, cosicché non potessero tornare a terrorizzare i vivi una volta morti. Ritrovamenti simili sono stati fatti a Venezia, dove una donna risalente al XVI secolo riposava con un mattone in bocca. Un altro ritrovamento del genere si trova nel Northamptonshire (Inghilterra), dove un uomo è stato ritrovato a faccia in giù, con una pietra che sostituiva la lingua.

Da tutti questi ritrovamenti così anomali è possibile comprendere molto non solo sulla tradizionale sepoltura, ma anche sul modo in cui persone ritenute ‘pericolose’ venivano seppellite. Inoltre tutto ciò fornisce importanti informazioni sulle credenze e sulle superstizioni di una determinata popolazione, evidenziando quello che maggiormente la spaventava.

L’ira funesta del conte Dracula

Diventare un vampiro non sembra essere un’operazione molto complicata e ce lo dimostra il celebre filmDracula di Bram Stoker‘, prodotto e diretto da Francis Ford Coppola nel 1992. Il film è tratto dall’omonimo romando ‘Dracula’, scritto da Bram Stoker nel 1897.

1462, Costantinopoli cade nelle mani dei turchi che minacciano l’intero mondo cristiano. Dalla Transilvania però si fa avanti un coraggioso cavaliere romeno del Sacro Ordine del Dragone, Vlad Ţepeş, conosciuto anche come ‘Draculia‘. Dopo una serie di vittorie finalmente riesce a tornare a casa, ma al rientro scopre che la moglie Elisabeta si è tolta la vita. La giovane donna infatti in precedenza aveva ricevuto la notizia della sua morte da parte dei turchi. La Chiesa condanna Elisabeta alla dannazione eterna in quanto suicida. Vlad allora rinnega Dio e tutto ciò per cui aveva combattuto, scatenando i poteri del male e diventando l’oggi conosciutissimo Dracula.

Dracula
Il conte Dracula di Bram Stoker.

L’ambientazione cambia improvvisamente: Londra, 1897. L’avvocato Jonathan Harker sta per concludere un affare per conto di un eccentrico signore, un conte della Transilvania. Nel momento in cui l’avvocato si presenta presso la dimora di Dracula in Transilvania, lui nota subito una foto della sua fidanzata che riconosce come la rincarnazione della moglie Elisabeta. Senza perdere tempo imprigiona l’avvocato nel suo castello e parte alla volta di Londra. Una volta arrivato e ringiovanito di qualche centinaio d’anni non ci mette molto tempo per sedurre Mina Murray, la fidanzata dell’avvocato. Per mantenersi così giovane però Vlad ha bisogno di bere il sangue di qualcuno e sceglie la migliore amica di Mina, Lucy Westerna. Quest’ultima si affida alle cure di un dottore che coinvolge un docente universitario, ben informato del vampirismo che cercherà di contrastare il morbo in tutti i modi possibili.

Nel frattempo in Transilvania…

L’avvocato riesce finalmente a liberarsi dalla sua prigione e si rifugia in un convento, dove racconta alle monache l’accaduto che a sua volta informeranno la stessa Mina. Nonostante si fosse infatuata di Vlad, decide comunque di abbandonarlo e di ritrovare il suo amato Jonathan. Vlad allora per vendicarsi uccide e trasforma in vampiro la sua migliore amica Lucy. Quest’ultima sarà in seguito uccisa dal medico che l’aveva presa in cura e dal docente universitario esperto di vampirismo.

Dracula
Il conte Dracula ringiovanito.

Nel frattempo Mina vuole distruggere la base londinese usata da Dracula come nascondiglio, una vecchia cattedrale abbandonata. Durante la sua missione però sarà morsa da Dracula, trasformandosi anch’essa in vampiro. Alla fine Mina e gli altri riescono ad uccidere il conte, salvandolo dall’essere un non-morto (infilzandolo con una spada nel cuore e poi decapitandolo), nella stessa chiesa dove quattro secoli prima lo stesso Vlad aveva rinnegato Dio.

 

 

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