Grazie a “Super Size Me” ecco spiegata l’importanza di una alimentazione corretta anche nei pesci

Anche nei pesci risulta essere di vitale importanza la somministrazione di una dieta completa ed equilibrata per evitare l’insorgenza di diverse problematiche.

“Super size me” è un documentario del 2004 in cui il protagonista, Morgan Spurlock, consuma a ogni pasto, per un periodo di un mese, alimenti provenienti da fast food al fine di dimostrare come una scorretta alimentazione può portare a gravi problemi di salute. Allo stesso modo, nel caso dell’allevamento di pesci, è opportuno che gli animali seguano delle diete corrette al fine di evitare numerose problematiche. E’ infatti di vitale importanza che le diete somministrate presentino in modo equilibrato tutti i componenti necessari, di modo tale che non si verifichino carenze o eccessi.

VITAMINE

Con questo termine si indicano delle sostanze organiche contenute negli alimenti, attive già a piccole dosi, che risultano essere indispensabili per la vita. Inoltre queste non risultano essere sintetizzabili da parte dell’organismo e vengono impiegate nella sintesi di cofattori metabolici. Il concetto secondo cui non sono sintetizzabili da parte dell’organismo, ammette in realtà alcune eccezioni, come nel caso della vitamina A la cui biosintesi può infatti iniziare da provitamine. Nel caso delle vitamine entrano inoltre in gioco alcuni termini molto importanti, ovvero ipovitaminosi, avitaminosi e ipervitaminosi. Nel primo caso si indica uno stato morboso che si concretizza nel momento in cui si ha un apporto vitaminico inferiore al fabbisogno, mentre nel secondo caso con il termine “avitaminosi” si indica uno stato morboso conseguente alla totale assenza di una vitamina nella dieta, anche se questa situazione è stata provata solamente in laboratorio. Infine, in particolare per le vitamine liposolubili, si distingue l’ipervitaminosi, stato morboso che si concretizza in seguito all’eccessiva somministrazione di una specifica vitamina. In caso di pesci che manifestano una carenza di vitamina A sarà possibile osservare cecità degli animali, emorragie (in particolare alla base delle pinne) e deformità delle strutture portanti delle branchie e degli opercoli. Nel caso invece di eccessi di vitamina A, situazione che si verifica nel caso di diete che presentano un eccessivo quantitativo di fegato, si può osservare splenomegalia, epatomegalia, cheratite e, infine, osteopatie varie.  Un’altra vitamina molto importante per i pesci è la vitamina C (fattore vitaminico solo per l’uomo, i pesci, le cavie e le scimmie) dove infatti, in caso di carenza è possibile osservare lordosi, scoliosi, fratture e deformità della testa. E’ quindi chiaro che in caso di carenza di questa vitamina, si genera un perdita economica molto importante in quanto i pesci andranno incontro alla morte.

MACROELEMENTI

Quando parliamo di macroelementi facciamo riferimento a dei nutrienti minerali, in particolare a calcio, fosforo, potassio, magnesio, sodio e cloro. Considerando il calcio, questo risulta essere di vitale importanza in quanto entra a far parte di strutture biologiche come ad esempio il tessuto osseo. Inoltre, risulta essere anche coinvolto nella contrazione muscolare e nella coagulazione sanguigna. Tuttavia l’eccesso di calcio può determinare l’insorgenza di ipercalcemia e calcificazione metastatiche, ovvero i cosiddetti granulomi viscerali, in particolar modo nelle vie digestive dei salmonidi. Un’altra problematica correlata ad un eccesso di calcio è la nefrocalcinosi, dove si verifica la precipitazione di complessi di calcio nei tubuli renali con ectasia della capsula di Bowmann. Un altra macroelemento il cui eccesso determina gravi problematiche è il fosforo: in caso di eccessi si verifica anoressia, deformità scheletriche di testa e vertebre e, infine, si determina anchilosi dell’articolazione mandibolare.

MICROELEMENTI

Anche i microelementi sono dei nutrienti minerali e, in questo caso, facciamo particolare riferimento a a ferro, rame, cobalto, molibdeno, manganese, selenio e zinco. Considerando il rame, questo risulta essere di vitale importanza per la mobilitazione del ferro e per l’attività dei cupro-enzimi. Benché la carenza di questo microelemento sia piuttosto rara in quanto la sua presenza risulta essere ubiquitaria nelle acque, i suoi eccessi sono invece molto probabili e determinano cataratta, crescita ridotta e infezioni. Considerando invece lo zinco, questo risulta essere di vitale importanza per enzimi come DNA e RNA polimerasi, ed è inoltre estremamente importante per la liberazione della vitamina A dal fegato. Tuttavia, in caso di carenza, si verifica erosione della cute e delle pinne, colorazione più scura della livrea e si osserva inoltre una scarsa crescita.

 

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