Genio o follia: cosa c’è dietro il nuovo brano di Nuela? Forse i limerick

Non preoccupatevi se non avevate mai sentito parlare prima di Nuela, nome d’arte di Emanuele Crisanti, ma se non avete ancora sentito il suo brano d’esordio, Carote, allora dovete correre ad ascoltarlo!

Nuela (Emanuele Crisanti), autore di Carote

Eccolo che sale sul palco, Nuela, alle edizioni di X Factor 2019. Appena sedicenne, in pochi secondi incanta il pubblico, ottenendo una standing ovation e il favore dei giudici. Già, perché il suo brano inedito, Carote, è un successo strepitoso. Non di certo per la melodia di fondo, o per la profondità del testo. Anzi. Ciò che rende Carote la hit del momento è proprio la sua assurdità, esilarante e travolgente al tempo stesso. Sopra un beat piuttosto lineare, infatti, Nuela canta un vero e proprio elogio alle carote, accostando rime divertenti e, sicuramente, nonsense. Ma è proprio questo il suo fattore X. E mentre alcuni si stanno ancora chiedendo se si è trattato di un colpo di genio o di pura follia, noi abbiamo visto in Carote un vago richiamo dei limerick, la poesia del nonsenso.

Carote, non potrete più farne a meno

C’è poco da fare, nonostante il testo di Nuela sembri inizialmente del tutto assurdo, dopo pochissimo ti prende. Sarà per le rime senza senso che propone, che già alla fine della prima strofa ti hanno fatto sorridere, o per la genialità di cambiare improvvisamente parola con quell’ “armadio”, per straniare e spiazzare pubblico e giuria, che scoppiano in una fragorosa risata. In ogni caso, dopo aver ascoltato Carote anche solo una volta, la canzone ti è già in testa. E proprio a questo puntava, probabilmente, Nuela, alias Emanuele Crisanti. D’altronde molti tormentoni nascono semplicemente da un testo divertente, che non necessariamente deve raccontare una grande gioia o un grande dolore. Basta che sia orecchiabile, ritmato e, perché no, ridondante. Già, perché basta che ci sia quella strofa, con qualche rima ben riuscita e facile da ricordare, che ti resta impressa. E se ti fa anche ridere, il successo è assicurato. Vi ricordate Numero Uno, dedicata al calciatore Luca Toni?

Nuela alle audizioni di X Factor 2019 con il suo primo singolo: Carote

Nuela: un genio incompreso?

Parliamoci chiaro: con tutta probabilità Nuela voleva solamente proporre una canzone divertente, per farsi notare alle audizioni di X Factor 2019. E ci è riuscito. Tuttavia, forse senza nemmeno rendersene conto, Nuela, con il suo brano, sembra aver riproposto in televisione un genere letterario molto diffuso e particolare: il filone del nonsenso e, nello specifico, dei limerick. I limerick sono un componimento poetico, generalmente breve e scandito da regole categoriche, tipico della lingua inglese. Le origini di questa forma di poesia sono difficili da stabilire con certezza, ma, secondo l’Oxford English Dictionary, deriverebbero dall’usanza di raccontare aneddoti divertenti, e spesso in rima, ai matrimoni. La peculiarità dei limerick è quella di essere componimenti nonsense, di intento umoristico. Composti sempre da cinque versi, hanno come schema metrico due rime baciate, a cui segue un verso, l’ultimo, concordato con quello iniziale (dunque, AABBA). I limerick sono, dunque, un esempio di poesia, per così dire, assurda, il cui scopo è quello di far divertire il lettore. Un po’ come la canzone di Nuela che, con le sue rime insensate ma spigliate e coinvolgenti, è riuscito a conquistare X Factor 2019, prima ancora del suo debutto ufficiale.

Un esempio di limerick:

Una volta un dottore di Ferrara

voleva levare le tonsille a una zanzara.

L’insetto si rivoltò

e il naso puncicò

a quel tonsillifico dottore di Ferrara.

Il genere del nonsenso

Come abbiamo già detto, i limerick sono un genere di poesia basata sull’assurdo, volta a far divertire i lettori. Questo genere, tuttavia, si inserisce in un contesto letterario più ampio: quello del nonsense. Il nonsenso è un espediente artistico, usato in prosa, poesia, teatro o altro, che consiste nell’inserimento di elementi privi di senso compiuto in un qualcosa di ordinato, così da creare un apparente e indecifrabile caos. Uno dei più grandi esempi di questo genere, in letteratura, è sicuramente dato dal libro Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll, che rimane tutt’oggi un’opera difficilissima da analizzare. Il testo, infatti, presenta parole completamente inventate, oltre che giochetti logici e umoristici assolutamente privi di senso. Certo, non vogliamo insinuare che il testo Carote di Nuela sia un esempio di poesia nonsenso fatta e compiuta. Ma non si può nemmeno negare che, nel suo testo, il nonsense sia uno degli elementi centrali, oltre che il fattore di divertimento numero uno.

Illustrazione nonsenso dal libro di Alice nel Paese delle Meraviglie (da visitcornwall)

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