Fuori dall’Hype, l’album dei Pinguini Tattici Nucleari e la rivoluzione linguistica dell’indie

‘Fuori dall’Hype’, questo il titolo dell’ultimo album dei Pinguini Tattici Nucleari, a lungo band di nicchia, ma finalmente arrivata al grande pubblico. Nonostante il nome dell’album, infatti i Pinguini Tattici Nucleari nell’hype ci sono eccome. A pubblicare il nuovo disco è stata la casa discografica RCA Records, niente poco di meno che una divisione della major Sony. Con il nuovo album i Pinguini Tattici Nucleari si sono inoltre aggiudicati la copertina della playlist Indie Italia di Spotify. Tra interviste, recensioni e concerti, la giovane band bergamasca si è imposta tutta d’un colpo sulla scena indie, segnando una svolta per sé e per il genere in Italia.

Pinguini Tattici Nucleari Fuori dall'Hype
Uscito il 5 aprile, Fuori dall’Hype è l’ultimo album dei Pinguini Tattici Nucleari

Pinguini Tattici Nucleari, un nome una certezza

La band nasce nel 2010, in Val Seriana (provincia di Bergamo). Qui, cinque adolescenti iniziano ad incontrarsi per suonare canzoni di chiesa e sigle di cartoni animati, rigorosamente in versione metal. Il gruppo, diventato successivamente un sestetto, prende il proprio nome da una birra scozzese, la Tactical Nuclear Penguin, che ha tra l’altro la fama di essere tra le più alcoliche al mondo. Con un nome così, la band non poteva che prendere una piega del tutto particolare. Tra musica prog, reggae e sperimentale, la ricerca delle sonorità è diventata il loro manifesto, ma è nei testi che esce ancor più tutta la loro originalità. Un linguaggio ironico, pieno di riferimenti pop e giochi di parole, rende le loro liriche uniche e indimenticabili.

‘Fuori dall’Hype’, pur essendo un disco più maturo e adatto al grande pubblico, non rinuncia a quell’originalità che ha contraddistinto la band fino ad oggi. A brani come Fuori dall’Hype Verdura, con una marcata vena pop, si alternano infatti canzoni dalla spiccata ricerca sonora, come Sashimi e Nonono. Nonostante le opinioni negative di alcuni fan, arrivate, come spesso accade, a seguito del grande salto, i Pinguini Tattici Nucleari hanno raccolto grande entusiasmo, dal pubblico e dalla critica.

Pinguini Tattici Nucleari Fuori dall'Hype
I Pinguini Tattici Nucleari, giovane band di Bergamo, scala le classifiche e conquista la copertina della playlist “Indie Italia” di Spotify

Indie e rivoluzione del linguaggio

Pinguini Tattici Nucleari, come il resto della scena indie, stanno compiendo una vera e propria rivoluzione del linguaggio. La lingua dell’indie, dismessa e legata alla quotidianità del mondo moderno, è divenuta bandiera di una generazione. I continui riferimenti alla cultura pop e l’utilizzo di raffinati giochi di parole (questo in particolare per i Pinguini Tattici Nucleari), sono tratti distintivi di questo nuovo nuovo genere. In realtà, inizialmente, con indie si intendeva la musica prodotta in maniera indipendente rispetto alle major, ma individua ormai un genere vero e proprio, codificato. Questo fenomeno è poi particolarmente interessante per quel che riguarda i testi. Quello che gli autori indie fanno con il linguaggio non è poi così lontano da quello che venne fatto dai crepuscolari.

L’avvicinamento a forme linguistiche vicine al parlato e soprattutto il riferimento costante alle piccole cose, che nel nostro caso sono gli oggetti di uso quotidiano del mondo iperconnesso, rendono l’indie un vero e proprio crepuscolarsimo post-moderno. Quello che fanno poi i Pinguini Tattici Nucleari in particolare, sia con ‘Fuori dall’Hype’ che con i precedenti lavori, è quello di congiungere questa innovazione linguistica ad una costante rivisitazione dei generi musicali. Questo l’elemento che, del resto, ha permesso alla band di entrare nell’hype.

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