In “Heartstopper”, la storia d’amore fra Nick e Charlie mostra l’importanza e le difficoltà del coming out nella società contemporanea.
Heartstopper è una serie tv britannica pubblicata in streaming su Netflix. Attraverso la storia d’amore fra Nick e Charlie, la serie affronta numerose tematiche legate al mondo della queerness, soffermandosi, in particolare, sull’importanza e le difficoltà del coming out.
NICK E CHARLIE: UNA STORIA D’AMORE
Tratta dall’omonima serie di graphic novels scritta e ideata da Alice Oseman, Heartstopper (2022 – in produzione) racconta la storia d’amicizia e d’amore fra due adolescenti, Charlie Spring e Nick Nelson. Il titolo, infatti, fa riferimento a un’espressione inglese che indica un preciso momento nel processo di innamoramento, in cui un’emozione, positiva o negativa che sia, è talmente intensa da dare l’impressione che il cuore si stia fermando.
I due ragazzi appartengono a due mondi totalmente diversi: Charlie, infatti, è timido e tranquillo al contrario di Nick, classico atleta appassionato di sport e benvoluto da tutti. Ciononostante, i due diventano amici e progressivamente s’innamorano l’uno dell’altro: nel vivere la loro storia, entrambi si confronteranno non solo con un sentimento nuovo ma anche con la difficoltà di far accettare tale sentimento al prossimo.
Al momento, la serie consta di due stagioni, pubblicate rispettivamente nel 2022 e nel 2023, sono state accolte molto positivamente dalla critica e dal pubblico, non solo per le ottime performance degli attori o per la rappresentazione del mondo LGBT, ma anche e soprattutto per la sua capacità di raccontare, con tono romantico e leggero, realtà che spesso provocano sofferenza e turbamento negli adolescenti.
COMING OUT OF THE CLOSET
Pur adottando un registro decisamente leggero e fiabesco, Heartstopper riesce ad affrontare numerosi temi legati al mondo della queerness e dell’adolescenza, come la scoperta della propria identità di genere, l’omofobia e il viversi più o meno tranquillamente il proprio orientamento sessuale.
Tuttavia, la serie si concentra maggiormente su uno dei temi più intrinseci e contraddittori dell’esperienza queer, ossia il coming out. Nell’affrontare questo aspetto, però, Heartstopper riesce a sovvertire molti topoi sul coming out, tipici delle commedie gay romantiche, e a scegliere un punto di vista molto più realistico. La scelta di rappresentare la bisessualità maschile senza pregiudizi, la presenza non solo di bullismo e di omofobia ma anche di figure supportive e familiari e la perdita dell’idea di coming out come annuncio pubblico ma rivisto nella sua sfera più autentica di condivisione rendono questa serie come una delle rappresentazioni più piacevoli dell’universo queer.
IL CASO KIT CONNOR
Nonostante gli encomiabili propositi della serie, proprio uno dei suoi attori principali è stato vittima di attacchi da parte dei fan inerenti alla sfera del coming out. Dopo l’uscita della prima stagione di Heartstopper, in concomitanza del mese del Pride e alla partecipazione ad alcune manifestazioni queer, Kit Connor (Nick Nelson) ha subito una serie di commenti negativi da parte dei fan, i quali lo hanno accusato di queerbaiting e di sfruttare l’identità queer del suo personaggio per motivi d’immagine.
Nel novembre 2022, in seguito anche ad un’opprimente ossessione da parte della stampa, l’attore si trova costretto a difendersi dalle accuse di queerbaiting, dichiarando apertamente il orientamento sessuale tramite il suo account Twitter e sottolineando quanto questo gesto non sia stato affatto spontaneo ma sia stato forzato dall’audience e dalla stampa.