Un nuovo modo di intendere la ploidia come chiave unificatrice di embriogenesi e tumorigenesi.
Esiste un legame profondo tra vita cellulare biologica e tumori. Per Deadpool i tumori sono stati la base della sua alterazione sia biologicamente sia come storia personale.
Il professr del dipartimento di patologia molecolare del centro MD Anderson per il cancro in Texas partendo da questo presupposto propone un innovativo modo di interpretare il torrente di dati con cui qualsiasi patologo molecolare deve avere a che fare quando si tratta di tumori.
Sempre una brutta notizia
MEDICO: Le persone reagiscono in modo diverso alle notizie sul cancro allo stadio avanzato. Ci sono sicuramente opzioni che possiamo esaminare. I farmaci vengono sviluppati ogni giorno.
Wade e Vanessa si guardano.
VANESSA: Quindi cosa facciamo? Sicuramente ci deve essere qualcosa che possiamo fare. A mio zio Ivan è stato diagnosticato un cancro alla tiroide e tutti questi nuovi farmaci sperimentali …
La sua voce svanisce. Wade la guarda.
WADE: ( Raccontare ) di Vanessa già al lavoro su piano A, B, tutto il percorso attraverso Z. Me? Sto memorizzando i dettagli del suo viso. Come se fosse la prima volta che lo vedo. O l’ultimo.
Uno dei pensieri che può tenerci svegli è il terrore che a qualche nostro parente o amico venga diagnosticato un tumore maligno.
Nonostante la velocità con cui avanza la ricerca oggi rappresenta un po’ l’equivalente di una bomba sganciata sulla nostra casa durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, un’ansia che volenti o nolenti ci ricorda sempre di questa spada di Damocle.
Per chiunque si intenda di un minimo di patologia molecolare è ben noto come approcciarsi al tema tumori sia un ginepraio indistricabile, con alcuni tratti ricorrenti e tipici ma con sempre una mole esorbitante di dati con cui fare i conti.
Ma se tra vita e tumori ci fosse un legame basilare e mai considerato?
La tesi del professor Liu:
La tesi del professor Liu parte da un presupposto logico, prima che biochimico:Un tumore è sempre correlato alla presenza di vita: niente vita, niente tumore. Dunque, per capire come si originano i tumori è necessario comprendere il nostro ciclo vitale, partendo a monte di esso, ossia dalla gametogenesi, e quindi poi dall’embriogenersi.
Liu affronta sia tumori ben differenziati (tipicamente benigni) che non differenziati (tipicamente maligni, caotici e altamente invasivi)partendo dal paradigma di formazione della cellula più potente, cioè con le più alte capacità differenziative e riproduttive di tutte, lo zigote, parte tutto da li.
In questo la base della vita stessa e della rigenerazione, dell’architettura stessa degli organi hanno base comune con la patologia più temuta da tutti.
Il professore si sofferma infatti ad osservare come alla base della differenziazione progressiva da zigote, a blastula a morula e a gastrula avvengano successive sequenze di soppressioni geniche a livello epigenetico simili in tutto a quelle che si ritrovano alla base delle patologie oncologiche e neoplastiche in tessuti di varia natura.
All’inizio era il caos:
Scrive il professore:
“All’inizio non c’era altro che caos”.
Quando il poeta romano Ovidio scrisse queste parole nelle sue famose Metamorfosi per descrivere come la terra e il cielo e vari ibridi trasformati le vite sono create dal caos, molto probabilmente non stava pensando al ciclo di vita umano. Tuttavia, la citazione di Ovidio è una descrizione appropriata dell’inizio di una vita umana.
Lo stadio blastomero della replicazione genomica e della divisione cellulare è stato descritto come caotico. La percentuale stimata di cellule aneuploidi negli embrioni risultante dalla fecondazione in vitro può essere dal 50% all’80% . Durante la fase blastomera, vi è una marcata instabilità genomica con numerose anomalie cromosomiche, citocinesi e mitosi fallite, poliploidia e persino cromotripsi,tutte caratteristiche comuni nei tumori di alto grado. Il caos genomico durante la scissione è probabilmente dovuto a molteplici meccanismi. Innanzitutto, studi di inizio la divisione embrionale mostra che la divisione di scissione dello zigote è ottenuta attraverso un doppio soggetto a errori mandrino piuttosto che tramite un solo fuso che si è formato sia attorno al genoma del padre che al il genoma della madre,come si pensava in precedenza. Il doppio mandrino allinea i poli prima dell’anafase e il i genomi dei genitori vengono tenuti separati durante la scissione.
Il professore cerca di evidenziare come il vero anello di congiunzione tra sviluppo cellulare e della vita pluricellulare stia nella numerosità genetica del nucleo all’interno delle cellule. In questo modi il rapporto Nucleo/Cellula diviene una sorta di codice della vita che unifica tumori e cellule sane.
In sintesi, il ciclo di vita umano, che è un ciclo di vita delle cellule germinali e un ciclo di vita delle cellule somatiche, è caratterizzato da una variazione ciclica delle dimensioni delle cellule: la gametogenesi è associata ad un aumento delle dimensioni delle cellule nel il gamete femminile e la dimensione delle cellule diminuiscono nel gamete maschile, mentre l’embriogenesi inizia con un progressivo diminuzione delle dimensioni delle cellule con un breve periodo di caos che dà origine a cellule somatiche per la nascita di un nuovo la vita e le cellule germinali primordiali di piccole dimensioni per la gametogenesi per la vita della prossima generazione. Ciclico i cambiamenti nelle dimensioni delle cellule possono rappresentare un meccanismo universale, conservato per miliardi di anni evoluzione, per il proseguimento della vita.
Le conclusioni della prospettiva di Liu:
Nonostante l'eterogeneità apparentemente caotica e intrattabile dei tumori a livello genetico / epigenetico e fenotipico, sembra che l'origine della vita e l'origine dei tumori possano essere unificati attraverso un aumento della ploidia che si traduce in un aumento del rapporto N / C e nell'acquisizione della radice che porta a una nuova vita o un nuovo tumore. L'aumento della ploidia può essere considerato un "codice di vita". Il concetto del codice della vita piuttosto che del codice genetico può fornire un nuovo quadro concettuale unificato da guidare future ricerche sul cancro.