Carl Sagan e Stanley Kubrick hanno narrato in modo diverso l’ odissea nello spazio: un messaggio propagato nell’universo alla ricerca di forme di vita ed un embrione fluttuante ottenuto da varie droghe. Indovinate qual è reale.
2001: Odissea nello spazio è un film diretto e prodotto da Stanley Kubrick nel 1968. Quattro milioni di anni fa un misterioso monolite nero, simile ad una lastra metallica spinge gli ominidi ad imparare a maneggiare gli utensili e a trasformarli in armi semplicemente venendovi a contatto. Dopo un enorme salto temporale, nel XXI secolo, l’astronauta Bowman partecipa alla missione spaziale Jupiter, col fine ultimo di recuperare un misterioso monolite, sì, proprio quello in cui si sono imbattuti gli ominidi milioni di anni prima. Giunto a contatto col monolite, l’astronauta viene immerso in un viaggio nello spazio (più che altro in un trip psichedelico) portandolo ad un’esperienza extracorporea alla fine della quale si ritrova incredibilmente invecchiato in una suite francese, muore e pochi istanti dopo rinasce come “bambino delle stelle”, letteralmente un embrione che fluttua nello spazio. No, non ho avuto un ictus mentre scrivevo questa introduzione, è la vera incredibile ed insensata trama di Kubrick, che lascia spazio a qualsiasi chiave di interpretazione ma che inevitabilmente spinge lo spettatore a fantasticare su altre possibili forme di vita, ed ecco il ruolo dell’astrobiologia: non cerca (forse) l’origine dei misteriosi monoliti avvistati, bensì eventuali forme di vita nascoste nel cosmo.
C’è vita nell’universo?
Tutti abbiamo guardato le stelle e ci siamo posti questo quesito fantasticando su eventuali bizzarre e stravaganti forme di vita su Proxima Centauri, Ganimede o altre costellazioni distanti anni luce dalla nostra. È una domanda legittima che da secoli tormenta l’umanità: Plinio il vecchio nel Naturalis historia rinnega l’esistenza di una divinità ponendo lo “spirito della natura” come creatore di tutte le cose. Giordano Bruno scrive “io infatti penso a un universo infinito. Stimo infatti cosa indegna della infinita potenza divina che, potendo creare oltre a questo mondo un altro e altri ancora, infiniti, ne avesse prodotto uno solo, finito. Così ho parlato di infiniti mondi particolari simili alla Terra.” Esistono realmente infiniti modi simili alla Terra che hanno portato la scienza a cercare la vita nel cosmo e ad originare questa branca dell’astronomia e della biologia: l’astrobiologia. È una scienza multidisciplinare, tutte le nostre conoscenze scientifiche si basano principalmente sulla chimica e sulla fisica terrestre, rendendo la ricerca di molecole complesse o di forme di vita nel cosmo altamente complessa.
Messaggio Arecibo: reale odissea nello spazio
Carl Sagan è stato un astronomo ma tanto altro ancora: è stato uno dei più grandi astrofisici e astrochimici del novecento, ha divulgato davvero forte nella sua vita conducendo ad esempio “Cosmo” (prequel di Cosmos: odissea nello spazio, attualmente condotto da Neil deGrasse Tyson) nei quali si discute della panspermia, teoria secondo la quale la vita si sposta nello spazio in forme complesse ed evolute, o sull’origine degli elementi ed infine di altre possibili forme di vita. Carl Sagan è stato anche uno dei fondatori del progetto SETI, deputato alla ricerca di forme di vita nello spazio, abbastanza complesse ed evolute da poter ricevere o trasmettere segnali nell’universo. Nel 1974 è stato propagato il messaggio Arecibo: un segnale radio indirizzato all’Ammasso Globulare di Ercole distante 25000 anni luce. Adesso questa storia inizierà a sembrare insensata come la trama di 2001 odissea nello spazio ma allo stesso modo sembra anche geniale, suggestiva ed impensabile: il messaggio è volutamente composto da cifre binarie, precisamente 1679, cifra che si ottiene dal prodotto dei numeri 23 e 73.
Il bambino delle stelle
Coloro che (teoricamente) riceveranno il messaggio, dovranno ordinarlo in 73 righe e 23 colonne per rivelare il disegno (crittogramma di Drake) che mostra la nascita e lo sviluppo della nostra umanità. Il disegno dev’essere letto da sinistra a destra e dall’alto in basso per leggere le seguenti informazioni: numeri da 1 a 10 sulle prime righe; i numeri atomici di idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e fosforo (principali componenti del nostro DNA); descrizione delle molecole che compongono i nucleotidi; rappresentazione grafica del DNA; disegno di un uomo e il numero della popolazione mondiale nel 1974 per rappresentare l’umanità; rappresentazione in scala del sistema solare; infine la rappresentazione dello stesso telescopio dal quale è stato mandato il messaggio. Questa settimana la parabola ricevente del telescopio Arecibo è collassata a causa del suo grave stato di abbandono. È uno dei telescopi più iconici della storia, ha letteralmente narrato la nostra storia in codice binario propagandola nello spazio, fornendo accuratissime informazioni sulla genesi e sulla biologia terrestre e fluttuerà per molto ancora nel cosmo proprio come un bambino delle stelle.