L’affido e l’adozione servono ad assicurare i diritti fondamentali di cui ogni bambino ha bisogno fin dalla nascita.
Il film “Lion – La strada verso casa” narra della storia vera di Saroo Brierley, un bambino indiano che allontanatosi da casa viene adottato e cresciuto nel pieno dei propri diritti eccetto uno: avere contatti con la propria famiglia d’origine.
Lion – La strada verso casa
Il film “Lion – La strada verso casa” narra della storia vera di Saroo Brierley, un bambino di origine indiane che, in una mite notte del 1986, decide di accompagnare suo fratello Guddu, unico sostentatore della sua povera famiglia, a lavorare nei pressi della stazione più vicina al suo villaggio. Il piccolo, di soli cinque anni, esausto, rimane su una fredda panchina a riposare avvolto dai rumorosi silenzi notturni, ma al suo risveglio si accorge di essere solo e inizia a girovagare alla ricerca di suo fratello, inconsapevole del fatto che non lo avrebbe mai più rivisto. Il giovane Saroo prova a cercare suo fratello sul vagone di un treno che, purtroppo, si chiude bloccando il piccolo al suo interno e partendo così alla volta di Calcutta. Nel caos della metropoli indiana Saroo, angosciato e solo, tenta di sopravvivere per strada rischiando anche di finire tra le grinfie di malviventi, finché non viene accompagnato da un uomo ad una stazione di polizia dove si è poi provveduto ad inserire la sua foto sui giornali ma, come capita ancora oggi a migliaia di bambini indiani abbandonati, non viene reclamato da nessuno. A dare una svolta alla sua storia è un assistente sociale che, vista la sua notizia sui giornali, trova una famiglia affidataria australiana pronta a prendersi cura del piccolo. L’adozione di Saroo è solo il primo passo verso il suo ritorno a casa, dove tornerà anni dopo quando sarà ormai adulto, cresciuto nel migliore dei modi da una famiglia che lo ha allontanato da un luogo che avrebbe calpestato i suoi diritti di essere bambino ed umano.
Adozione
Come abbiamo potuto osservare dalla storia di Saroo, l’adozione ha aiutato il piccolo protagonista a crescere in un mondo in cui i diritti dei più piccoli non vengono calpestati, in cui la speranza di un futuro migliore è certamente più concreta e la stessa sopravvivenza è più certa. L’adozione è un processo che viene però attivato, e deve essere attivato, solo in casi particolari in cui è messa in discussione la sopravvivenza stessa dei bambini. L’allontanamento permanente dalla propria famiglia d’origine infatti è di per sé una questione molto delicata che va attuata solo quando ci sono atti di violenza o abuso da parte dei genitori nei confronti del proprio figlio, o quando un bambino viene reiteratamente o costantemente lasciato a sé stesso e abbandonato. In altre situazioni in cui i diritti fondamentali per i minori potrebbero venir meno, come trascuratezza (non reiterata), conflittualità di coppia, povertà, disturbi psichiatrici dei genitori e tossicodipendenza, non si procede all’adozione ma all’affido non permanente dei bambini presso un’altra famiglia con il fine di attivare un programma che sia di supporto e crescita personale tanto per i minori quanto per le famiglie d’origine. Infondo, come recita l’articolo 1- 1 della legge 149 del 2001 “Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia.”
Affidamento
L’affidamento di un minore ha lo scopo di garantire ai bambini quegli aspetti fondamentali per il loro sviluppo che a causa di disagi possono venire a mancare all’interno del proprio cotesto famigliare. Con questa tipologia d’intervento si evita il completo allontanamento dei bambini dalla propria famiglia d’origine che si ritrova in un periodo di difficoltà e, inoltre, si aiuta quest’ultima a migliorarsi e a recuperare la dove ci sono delle mancanze dannose per i propri figli. Le tipologie utilizzate oggi sono:
- affido a tempo pieno: il minore trascorre ventiquattro ore su ventiquattro con la famiglia affidataria ma sono sempre permesse, sotto osservazione dei servizi sociali, visite e incontri;
- affido pronta accoglienza: viene adoperato per bambini molto piccoli (0/5 anni) con il fine di tutelarli in tenerissima età nel mentre viene offerto sostegno alla famiglia d’origine;
- affido part-time: la famiglia affidataria si prende cura di un minore per un determinato periodo di tempo nel corso della giornata in cui la famiglia d’origine non ha possibilità di accudirlo;
- accoglienza madre-bambino: questa tipologia di affido viene messa tipicamente in atto quando la mamma del piccolo da tutelare è essa stessa minorenne e quindi una famiglia affidataria accoglie entrambi;
- famiglia tutor: in questo caso è un’intera famiglia che viene accolta da una seconda famiglia con il fine di eliminare completamente il distacco del minore dai genitori originari e dando così anche questi ultimi la possibilità di migliorarsi assieme al proprio figlio.
Diritti è futuro
I bambini sono il futuro della nostra società, sono coloro che potranno un giorno migliorare il mondo malconcio in cui viviamo oggi, ma questo accadrà solo se tuteleremo con ogni nostro sforzo il loro benessere e la loro felicità.