È certo che nel mondo degli uomini nulla è necessario, tranne l’amore.
(Johann Wolfgang von Goethe)
Ci sono personalità che riescono ad imporsi nel corso della storia, a sconvolgere in una sola vita secoli di cultura precedente; uno di questi è senza dubbio Johann Wolfgang von Goethe. Poeta, drammaturgo, filosofo, letterato e tanto altro, Goethe è un pilastro della letteratura tedesca del primo Ottocento, e ha dato alla luce opere immortali come il Faust, i Dolori del giovane Werther e Le affinità elettive. Pur essendo un personaggio così noto, ci sono molti lati della sua figura che sono ignorati dai più.
Vediamone alcuni:
I dolori del giovane Werther parla di Goethe
Il Werther è un romanzo epistolare pubblicato nel 1774, e ha al centro l’amore struggente e impossibile che un ragazzo di buona famiglia, Werther, prova nei confronti della quasi maritata Charlotte, o Lotte, e che finirà in tragedia. Opera simbolo del movimento dello Sturm und Drang, non molti sanno che in realtà la vicenda è semi-autobiografica: il romanzo prende ispirazione dal suicidio di un conoscente di Goethe, Karl Wilhelm Jerusalem, per amore della moglie di un amico (esattamente come Werther), e da un amore giovanile di Goethe, Charlotte Buff (che diventerà poi Lotte)
Werther divenne un eroe da imitare
Il romanzo di Goethe, all’uscita, ebbe subito un’ampia diffusione e un impatto culturale sorprendente. Le capitali europee si riempirono di giovani e ricchi emulatori, che giravano vestiti con cappotto blu e giacca e pantaloni gialli, come Werther nel momento culminante del romanzo (il suicidio); la cosa fu inoltre sfruttata da venditori e commercianti, che guadagnavano da prodotti come “L’eau de Werther” somme importanti. Vi fu anche un picco di morti suicidi in quel periodo, trovati quasi sempre con una rivoltella in una mano e il Werther nell’altra.
Il Faust accompagnò Goethe per tutta la vita
Il Faust è l’Opera per eccellenza di Goethe, paragonabile per importanza alla Divina Commedia. È un dramma in versi che narra le vicende del leggendario Dottor Faust, e del suo incontro con il diavolo Mefistofele. Una rappresentazione monumentale dell’anima moderna, a cui Goethe dedicò, tra prime stesure e revisioni, sessant’anni in tutto; un’opera, insomma, che cresce e si evolve assieme all’autore, e che lo accompagna per tutta la vita.
Faust è realmente esistito
Se Goethe fu colui che rese immortale il personaggio di Faust, non ne fu però l’inventore. Pare infatti che George Faust sia realmente esistito, nato intorno al 1480 e nella vita insegnante, mago, consigliere, medico e barbiere. Attorno alle persona nacque poi il personaggio, con un libro scritto da Johann Spies (a cinquant’anni dalla morte di Faust), e con numerose e varie leggende.
Goethe fu un iniziato alla magia*
Così Eliphas Lévi, occultista e celebre esoterista francese di metà Ottocento, su Goethe: Il sabba (specie rito di ritrovo tra maghi) ebbe in Germania il suo grande poeta, e la magia la sua epopea: questa epopea è il dramma gigantesco di Faust […] Goethe era iniziato a tutti i misteri della magia filosofica, aveva anche praticato in gioventù la magia cerimoniale […].
*N.B. Eliphas Lèvi è l’unica fonte (che ho trovato) che da notizie al riguardo; va da sé quindi che deve essere presa come un punto di vista, non come un dato di fatto.