Chi corre vive più a lungo, anche nella memoria come Fidippide

 

                                                                                    Statua di Fidippide ad Atene

 

Sembra che correre allunga la vita degli essere umani. Però forse è meglio non esagerare chiedere al nostro eroe greco.

 

Correre aiuta a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e previene la comparsa del cancro. Non importa la durata della corsa e nemmeno l’intensità purché si faccia un po’ di corsetta. Ma guardando al passato possiamo non commettere errori fatali.

 

Correre per vivere di più e meglio

 

Sono state analizzati ben 232 mila persone, in un arco di tempo che va da 5 ai 35 anni. Gli studi si sono concentrati sia su tutti i possibili tipi di morte legate a malattie cardiovascolari e tumori. Del campione analizzato sono risultate decedute 25 mila persone. Da queste analisi è uscito fuori che coloro che tra coloro che praticano la corsa e tra chi non la pratica un divario del 27%. Notevoli le differenza anche tra coloro che sono stati colpiti da infarti o da cancro. Oltre a ridurre il tasso di mortalità correre ci porta anche altri benefici. Dopo una corsa ci si sente sempre energici e attivi. Allenarci ci aiuterà a svolgere in maniera più efficiente le nostre attività giornaliere e ci farà perdere anche peso e diminuirà il colesterolo affaticando così di meno il nostro cuore.

Correre poco, ma bene

 

Vengono suggerite delle piccole “dosi” di corsa, soprattutto per i meno allenati, infatti correre anche pochi minuti al giorno contribuisce a migliorare il nostro corpo. Infatti un allenamento molto intenso, oltre a essere quasi impossibile per i non sportivi, non fa diminuire il tasso di mortalità. Anzi un allenamento troppo intenso può nuocere alla salute del cuore causando un invecchiamento precoce e cancellare tutti i benefici ottenuti da un’attività aerobica più moderata, infatti chi corre molte ore al giorno o corre troppo veloce annulla causa l’aumento di stress ossidativo e peggiora la rigidità vascolare. 

Fidippide, il primo maratoneta della storia

 

Fidippide fu un militare ateniese, più nello specifico un emerodromo, uomini che potevano correre più di un giorno. Secondo la leggenda, Fidippide venne incaricato dopo la battaglia di Maratona, che vide i greci trionfanti sui persiani di portare la buona notizia a Atene. La distanza tra Maratona ed Atene era di 42 Km, da qui la distanza e il nome delle maratone odierne. Una volta arrivato ad Atene e aver dato la buona notizia Fidippide molto probabilmente tra la gioia di aver salvato la civiltà greca, ma molto più probabilmente dal terribile sforzo compiuto morì. Fidippide quindi non è sopravvissuto alla sua lunga corsa,però la sua missione lo farà vivere per sempre nella memoria di tutti noi.

 

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